Workshop di formazione per i Salesiani Cooperatori ITA-MOR: “Essere lievito di umanità, se non ora quando?”

Dal 14 al 16 aprile, nella casa salesiana di Monteortone si è svolto il Workshop dell’associazione dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta.

Oltre centro persone, tra consigli provinciali, referenti dei settori di animazione e accompagnatori, hanno vissuto tre giornate di formazione e confronto sul tema dell’impegno laicale nella società: “Essere lievito di umanità, se non ora quando?”

“La presenza di tutti i consigli provinciali per essere lievito nel territorio, testimoniano la partecipazione attiva di una scelta vocazionale e laicale di impegno”, ha detto il consigliere mondiale Italo Canaletti.

Ad animare le giornate sono stati il prof. Lorenzo Biagi, dell’Università Salesiana IUSVE, che ha tracciato una strada per i salesiani cooperatori: donne e uomini che portano la loro vocazione nella società, e attraverso l’incontro con il Signore, come ha suggerito un altro relatore, don Paolo Bolognani, a essere lievito nella Chiesa.

Durante le tre giornate c’è stato lo spazio per incontrarsi con i referenti dei settori di animazione, proseguendo un cammino iniziato con il workshop di Firenze del 2019. I settori, nelle Province, sono presenze attive sul territorio, supporto all’animazione dei Consigli Provinciali nella dimensione familiare, giovanile, sociale-politica e comunicativa.

Significativa la testimonianza di Pier Mario Riva, salesiano cooperatore e uno dei ragazzi di Attilio Giordani. Una figura come Giordani, servo di Dio, deve essere il riferimento e la bussola per orientarsi nel mondo come laici impegnati. Nel cortile della casa di Monteortone, i Salesiani Cooperatori della Provincia Lombardia hanno allestito una mostra fotografica per raccontare la straordinaria vita di Attilio Giordani.

Il tema del workshop è stato il lievito, richiamo anche alla Strenna del Rettor Maggiore. Conclude il consigliere mondiale: “Cogliamo l’attimo per donare questi giorni vissuti a tutti i Salesiani Cooperatori, per rispondere come Pietro e Giovanni, forti dell’esperienza di Cristo: «Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». I discepoli sono disposti a pagare di persona il loro discepolato, ma non solo, fanno loro l’invito del Signore «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura», come ci ha ricordato don Igino Biffi nella sua omelia. Cerchiamoci, Troviamoci e Doniamoci, attraverso la ri-significazione per essere lievito, indicata da Sr. Elena Cavaliere nella buonanotte, Dio all’uomo, l’uomo a Dio, l’uomo a se stesso, l’uomo all’altro uomo, per evangelizzare la religione, la cultura-pensiero e linguaggio, le relazioni, il sociale-cittadinanza-legalità e responsabilità civile; Tutto questo è il senso del nostro impegno nell’Associazione dei Salesiani Cooperatori. “Accompagnati per accompagnare” questa l’esortazione di don Stefano Pastorino all’inizio delle giornate a tutti i partecipanti e che ci ha sostenuti nei nostri lavori. Torniamo a casa consapevoli dei doni ricevuti facendo tesoro di queste parole e del gesto che ha concluso la Celebrazione Eucaristica: vogliamo come don Bosco essere quelle “braccia aperte” che accolgono e accompagnano tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino”.

Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale

Oggi, 4 maggio, Giornata Nazionale dell’Affidamento Familiare, Salesiani per il Sociale con il Borgo Ragazzi Don Bosco e la Comunità Harambée presenta “Affidarsi: carta d’identità dell’affido e della solidarietà familiare di Salesiani per il Sociale”, un documento che ripercorre la storia dell’affidamento familiare e ne traccia i confini attuali, diventando quindi uno strumento che racconta l’esperienza di famiglie e comunità ma che vuole sensibilizzare ai temi dell’accoglienza.

Sono le radici del nostro carisma a richiamare l’importanza della presenza della famiglia per la crescita dei giovani, l’importanza di donare loro non solo un clima familiare, ma una vera e propria famiglia che si prenda cura di loro. La famiglia come protagonista, non è dispensatrice di servizi, ma, nella disposizione del servire, vive l’apertura e dà testimonianza dell’accoglienza come fondamento del carisma salesiano”, scrive don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, nell’introduzione.

“Nella lettera al Cavaliere Giuseppe Brambilla, che abbiamo posto in apertura di questa pubblicazione, è lo stesso Don Bosco a sottolineare: Più vale un occhio del padre, che cento occhi di assistenti. Don Bosco con Mamma Margherita ha aperto la propria casa a tanti giovani soli e, ancora oggi, sono tanti i giovani fuori famiglia e i minori stranieri non accompagnati che diventano invisibili agli occhi della società, ma che ugualmente necessitano del calore e dell’affetto che solo una famiglia sa dare. Speriamo, attraverso questo contributo, di restituire il valore e l’impegno di tutte le famiglie e degli operatori che insieme, fianco a fianco, hanno cooperato per il bene di tanti giovani aprendo le loro case e le loro vite”, prosegue.

“È necessario oggi promuovere e attivare comunità di reti solidali, aprire ancor di più le porte e il cuore ai bambini e ai ragazzi che dalla vita hanno avuto di meno. Insieme abbiamo la responsabilità di affidarci gli uni agli altri, reciprocamente; abbiamo la responsabilità di costruire e sognare reti di comunità solidali, certi che per far crescere uno solo dei giovani affidati alle nostre strutture e ai nostri operatori, c’è bisogno di un intero villaggio”.

Novena mondiale a Maria Ausiliatrice del Rettor Maggiore ispirata alla Strenna 2023

In occasione della Festa di Maria Ausiliatrice 2023 saranno resi disponibili i video e i libretti di accompagnamento della Novena mondiale a Maria Ausiliatrice (15-23 maggio) promossa dalla Sede Centrale Salesiana e di rilievo per tutti i membri della Famiglia Salesiana che intendono prepararsi adeguatamente per questa ricorrenza.

La proposta spirituale per la novena di quest’anno, affidata dal Rettor Maggiore al gruppo degli ExAllievi/e di don Bosco e realizzata da IME Comunicazione srl, è ispirata al al tema della Strenna 2023, «COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI». Si concentrerà sull’umanità di Maria, che illumina la  dimensione laicale della Famiglia Salesiana.

Ci lasceremo condurre dalle stimolanti riflessioni di don Tonino Bello, compianto e coraggioso vescovo di Molfetta. In Maria don Tonino ha trovato una umanità vera, schietta, completa e compiuta; un’umanità che vive e comprende la nostra; ancora di più, un’umanità che è madre della nostra, nel cammino di vivere l’amore del Signore nel servizio degli ultimi e dei piccoli, di chi soffre e di chi è nel bisogno.

Ogni video vedrà alternarsi diversi momenti: una riflessione del Rettor Maggiore, una storia, scritta da Bruno Ferrero, a cui seguirà la testimonianza di un ex allievo/e degli SDB o FMA. A conclusione di ogni video, la preghiera finale di invocazione a Maria.

I video saranno accessibili in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese nei diversi canali linguistici di ANSChannel e su TELEGRAM SDB.ORG. Ogni video sarà reso visibile con un giorno d’anticipo – quindi i primi video saranno pubblici il 14 maggio.

I libretti, elaborati in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese saranno scaricabili liberamente sul sito istituzionale della Congregazione: www.sdb.org e pubblicati con le medesime modalità utilizzate per i video.

 

L’Ufficio Nazionale Vocazioni (Don Bosco Italia) ha inoltre coinvolto alcune case di formazione per garantire, declinato, un cammino per le varie età. Di seguito i materiali, nella speranza che possano essere utili al percorso di ciascuno:
Ringraziamo per aver realizzato questo lavoro le comunità di: Noviziato delle FMA di Castelgandolfo (medie), Noviziato delle FMA di via Appia-Roma (biennio) e Post-noviziato di S. Tarcisio (giovani).

Cagliero 11 – “Per i gruppi ecclesiastici” – Maggio2023

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°173 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Maggio 2023.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perchè i movimenti e i gruppi ecclesiali riscoprano ogni giorno la loro missione evangelizzatrice, mettendo  proprio carismi al servizio delle necessità del mondo.

Per lo sviluppo dei gruppi giovanili presso le opere salesiane in Madagascar.

Cari amici,

Nel centenario della Pasqua del Beato Luigi Variara, il suo esempio i vita e la sua dedizione missionaria ci incoraggino nel cammino!

Luigi, già seminarista salesiano, all’età di 19 anni chiese alla Beata Vergine Ausiliatrice la grazia di essere missionario tra i malati di lebbra presso il lazzaretto di Agua de Dios, in Colombia. Lasciata la famiglia e la patria, si dedicò totalmente a questa missione, in un ambiente molto povero e ostile, a causa dell’isolamento patito dai malati in quel periodo.

Nella sua generosa dedizione, fu guida per le giovani malate o figlie di ammalati, che esprimevano una sollecitudine vocazionale allora “impossibile da realizzare”. Fondò così l’Istituto delle Figlie dei Sacri Curi di Gesù e Maria.

Il vostro esempio ci incoraggi  ad un rinnovato impegno e anelito missionario!
Sr. Eulalia Marín R. Superiora Generale Figlie dei Sacri Cuori, HHSSCC (Hijas Sagrados Corazones)

 

Italia – XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione: “Leggere e interpretare per annunciare”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Sabato 28 e domenica 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si è svolta la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione, due giornate di riflessione e formazione sui temi legati alla comunicazione.

Organizzate dal Dicastero per la Comunicazione Sociale dei Salesiani di Don Bosco (SDB), dall’Ambito per la Comunicazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, le Giornate sono state ispirate dal Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, “Parlare col cuore. ‘Secondo verità nella carità’” (Ef 4,15), e hanno approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare”. Complessivamente, hanno visto la partecipazione di circa 120 giovani in formazione della Famiglia Salesiana, con i loro formatori e formatrici.

In particolare, si segnala la presenza dei Novizi SDB del Colle Don Bosco e dei salesiani in formazione delle comunità “Zeffirino Namuncurà”, di Via della Bufalotta, e “San Tarcisio”, entrambe a Roma; e quelle delle novizie FMA dei Noviziati Internazionali “Suor Teresa Valsè Pantellini” di Via Appia, a Roma; e Maria Ausiliatrice di Castelgandolfo.

In apertura dei lavori, hanno offerto i loro saluti i due Consiglieri Generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e suor Maria Ausilia De Siena; la Consigliera Generale per la Formazione FMA, suor Nilza Fátima de Moraes; il Superiore della Visitatoria UPS, don Maria Arokiam Kanaga; il Rettor Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, e don Fabio Pasqualetti, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale presso l’UPS.

Successivamente, il dott. Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ed exallievo dell’UPS, ha proposto una riflessione a partire dal Messaggio di Papa Francesco per la GMCS 2023.

Nel suo intervento, ha ripreso il trittico dei temi lasciati da Papa Francesco per le GMCS degli ultimi tre anni, invitando ad “andare a vedere” tra le pieghe del mondo, ad ascoltare le sue debolezze con il cuore e quindi a parlarne: “La comunicazione, prima che dell’utilizzo di strumenti concreti di comunicazione, ha proprio bisogno di riscoprire questa vocazione di porsi in una dimensione spirituale rispetto all’umanità”. Seguire questa via significa somministrare all’organismo comunicativo la “terapia della speranza” in un mondo in cui, sempre di più, si fatica a sperare.

Successivamente, dopo alcune domande dei presenti, i giovani formandi si sono suddivisi in gruppi per condividere le rispettive modalità di informazione e discutere su una tematica di attualità, che spaziava dalla testimonianza di Chiesa di Papa Francesco al mondo giovanile, dai social alla divisione tra repubblicani e democratici, fino al tema più “caldo” delle guerre.

Grazie alla guida di don Andrea Lonardo, Direttore del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, in serata, la parola è stata lasciata a Caravaggio, grande comunicatore della bellezza, attraverso le sue opere presenti nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio e nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

La mattinata di sabato si è aperta con la Celebrazione dell’Eucaristia nella cappella dell’UPS, nella Festa di S. Caterina da Siena, Patrona d’Europa, presieduta da don Mendes e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Nell’omelia il Consigliere, riprendendo la testimonianza di San Paolo, grande comunicatore, ha detto: “Leggere e interpretare per annunciare, richiede una chiara opzione di comunicare a partire dalla nostra esperienza di Cristo risorto. Il nostro impulso a comunicare non parte da noi stessi, dalla nostra autoreferenzialità, ma dal Regno di Dio”.

Per questo don Mendes ha messo in guardia dal perdere la visione integrale del senso della comunicazione: “La nostra interpretazione della realtà del mondo digitale, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale richiede sempre, ovunque, lo sguardo biblico, lo sguardo di Gesù. Perdere la referenzialità del Vangelo è un rischio per tutti noi: il rischio di perdere la nostra missione profetica di comunicare nel tempo di oggi.

Così, ha concluso: “Continuiamo a comunicare come annunciatori del Vangelo e proclamatori del Cristo Risorto”.

A seguire, si sono svolti i diversi Seminari proposti – a scelta di ciascuno – sui temi della comunicazione mediatica: sviluppo, economia e povertà; La “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondo; Il racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondo; Il mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovani; L’arte narratrice della contemporaneità; Post Covid-19 ed emergenza educativa; I giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioni; Uomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPT; Disordine informativo e ricerca della verità.

Nei diversi gruppi, tenuti da esperti e appassionati del settore, si è avuta l’occasione, oltre che di imparare molto, di porre domande, di condividere e riflettere insieme.

Successivamente, i giovani formandi hanno ricevuto la visita dei Consiglieri Generali per la CS, i quali li hanno esortati a perseguire il loro cammino di ricerca della verità e di approfondimento della dimensione della comunicazione.

La giornata si è infine conclusa con un momento di condivisione assembleare su quanto vissuto e un tempo di agape fraterna tra tutti, nella consapevolezza di tutti i presenti di aver potuto godere di un’occasione speciale di riflessione, di comunione e di rilancio della missione della comunicazione secondo la visione di Don Bosco.

ELLEDICI “Don Bosco e la realtà digitale” – Il nuovo libro di Gildàsio Mendes Dos Santos

Si segnala il nuovo libro edito da EllediciDon Bosco e la realtà digitale” di Gildàsio Mendes Dos Santos.

Di seguito le principali informazioni e il rimando alla scheda del libro sul sito Elledici.

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Don Bosco è vissuto in un’epoca nella quale la realtà digitale non esisteva affatto, eppure la sua pratica educativa e spirituale contiene alcune intuizioni estremamente innovative e attuali. Questo libro propone un approfondimento per rispondere ad alcune domande: come collegare la tematica del digitale e la pratica educativa di Don Bosco? Come abitare nel mondo digitale? Come educare ed evangelizzare i giovani?

Senza forzare l’esperienza di Don Bosco, vissuto però in un altro contesto temporale, le intuizioni che questo grande santo ebbe in merito alla comunicazione ci aiutano ad approfondire diverse tematiche, quali l’interattività, il rapporto umano, l’ambiente e il linguaggio comunicativo. In particolare vengono trattati e sviluppati alcuni temi particolarmente importanti anche oggi:

1. Don Bosco e la sua visione sull’esperienza educativa a partire dall’infanzia: le radici di un grande comunicatore attuale anche oggi.

2. Come Don Bosco abbia ispirato le persone sviluppando un rapporto personale ed efficace nell’educazione dei giovani. Don Bosco crea un vero e proprio eco-sistema comunicativo fondato sul rapporto umano, sociale e interpersonale.

3. Don Bosco storyteller, il suo modo creativo e immaginativo di comunicare attraverso della narrazione dei sogni, dell’arte e dei suoi scritti.

4. Don Bosco, un maestro della comunicazione immaginativa e interattiva! Un approfondimento su come Don Bosco studiando la geografia riuscì ad applicarla come metodo nella dimensione spaziale della comunicazione.

Il libro è indirizzato principalmente all’attenzione della sfera salesiana, dei membri della Famiglia Salesiana, agli educatori delle opere pastorali, ma si apre anche ai giovani, ai genitori, e in genere a tutti coloro che si occupano di comunicazione ed educazione nell’era digitale.

DETTAGLI

  • Pagine: 114
  • Prezzo: € 10,00
  • EAN: 9788801068474
  • Codice Elledici: 06847

Amici di Don Bosco: passa in Fondazione Avsi: un’alleanza con i bambini e le famiglie al centro

Dal sito di Amici di Don Bosco.

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Con il 3 aprile scorso è iniziata una nuova stagione per le attività di adozione internazionale di Amici di Don Bosco, incorporate nella Fondazione Avsi, che ha vent’anni di esperienza nelle adozioni internazionali e molti più nella cooperazione internazionale.
Lo scopo principale di questa operazione è offrire a bambini e famiglie un servizio più capillare, articolato, efficace e puntuale, durante ogni fase del percorso adottivo, considerati i cambiamenti che questo settore sta affrontando.
Con questo nuovo assetto Fondazione Avsi estende il suo raggio di azione a nuovi Paesi esteri e offre più sedi in Italia aperte alle famiglie: 12 Paesi (Colombia, Messico, Bolivia, Lituania, Romania, Sierra Leone, Benin, Costa D’Avorio, India, Mongolia, Filippine e Sri Lanka) e 5 sedi distribuite sul territorio italiano (Milano, Torino, Cesena, Firenze e Lecce).

“Le scelte operative di Amici di Don Bosco sono sempre state improntate verso un forte senso di responsabilità nei confronti delle coppie e delle famiglie. Nell’attuale quadro dell’adozione internazionale, la ricerca di sinergie profonde ci sembrava l’unica strategia possibile per non disperdere un patrimonio fatto di relazioni istituzionali e personali, di attività di accompagnamento e sostegno, di progetti di formazione e di trasformazione della cultura dell’adozione accumulato in trentotto anni di lavoro”

dichiara Daniela Bertolusso, coordinatrice di Amici di Don Bosco.

“Il panorama delle adozioni internazionali è profondamente cambiato negli ultimi anni e continuerà a cambiare nel prossimo futuro”

sottolinea Marco Rossin, direttore adozioni internazionali Avsi.

“Se vogliamo, in quanto ente autorizzato, essere una reale risorsa per bambini e famiglie, è necessario investire in un settore in contrazione. Noi puntiamo a realizzare un modello virtuoso che riesca a coniugare un servizio di qualità e un intervento nei Paesi di provenienza dei bambini”.

È una prospettiva di lungo termine, che non considera le adozioni come un sistema separato dalla tutela dell’infanzia e dalle azioni di cooperazione.

Inoltre con l’acquisizione di Amici di Don Bosco viene valorizzata l’attività di accompagnamento delle coppie e delle famiglie, fiore all’occhiello dell’associazione.

“Il vero valore aggiunto di questo accordo con Amici di Don Bosco sta nelle persone, che hanno un capitale di esperienza enorme, soprattutto nel post adozione”.

Commenta così Daniela Bertolusso:

“Penso che fare economie di scala sia inevitabile, che non vuol dire perdere la propria individualità ma trovare il soggetto giusto che raccolga un’eredità e la porti a frutto, valorizzandola. Negli ultimi sette anni in particolare abbiamo fatto un lavoro di enorme valore proprio per ricercare il modo migliore per stare vicino alle coppie e a questi ragazzi che non sono sempre bambini ma che diventano giovani adultiPer noi sono stati importanti agenti di formazione, ci hanno dato un grosso supporto nel progettare un modo di fare formazione e accompagnamento diverso. Il nostro post adozione è sempre andata al di là dell’obbligo e delle relazioni, abbiamo sempre accompagnato le famiglie nel tempo. Questo ci ha molto rafforzato nella relazione con le famiglie: penso davvero di poter dire che le nostre famiglie non sono mai state sole”.

ISRE Mestre, seminario su intelligenza artificiale e i rischi per scuola e famiglie

L’Istituto superiore internazionale salesiano di ricerca educativa (ISRE) di Venezia e Rivista ISRE hanno organizzato per lunedì 15 maggio 2023, dalle ore 15 alle 17, presso l’istituto San Marco di via dei Salesiani 15 a Venezia Mestre una tavola rotonda dal titolo: “Intelligenza artificiale, etica e didattica, comprendere per utilizzarne i vantaggi ed evitarne i rischi a scuola e in famiglia”

L’Intelligenza artificiale ci interpella giorno dopo giorno con una crescente accelerazione nei progressi degli algoritmi che la governano. Il Garante per la Privacy ha pubblicato il 31 marzo scorso un provvedimento concernente la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, l’azienda proprietaria di ChatGPT. Quali rischi corriamo? Quali criteri etici accompagnano coloro che programmano gli algoritmi? Come i genitori possono governare in fenomeno tra le pareti domestiche e come i docenti possono inserire l’intelligenza artificiale nella loro didattica?

Risponderanno a queste altre domande tre fra i massimi esperti della materia in Italia: Pier Cesare Rivoltella, docente di Pedagogia all’Università cattolica del Sacro cuore, presidente CREMIT (Centro di ricerca sull’educazione ai media all’innovazione e alla tecnologia), autore di “Pedagogia Algoritmica. Per una riflessione educativa sull’intelligenza artificiale” che sarà in libreria proprio a partire dal 27 aprile, Andrea Ciucci coordinatore di segreteria della Pontificia accademia per la vita, autore di “Scusi, ma perché lei è qui? Storie di intelligenze umane e artificiali” e Alessio Pomaro, ingegnere informatico, docente universitario di SEO e AI, autore di “Brand Voice”.

Modereranno l’incontro Michela Possamai, presidente ISRE, docente di psicologia IUSVE, Coordinatrice scuole salesiane FMA, già dirigente UAT e Marco Sanavio, direttore Rivista ISRE. L’evento è valido come corso deontologico valido ai fini della formazione continua promossa dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. L’accesso alla tavola rotonda è libero, previa registrazione al link www.isre.it/ai oppure scrivendo a comunicazione@isre.it.

 

Online i materiali della 60ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni – 30 aprile 2023

L’Ufficio della CEI rende disponibili online i materiali per la 60ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si terrà il 30 aprile 2023. Di seguito tutti i riferimenti ai materiali e il messaggio di Papa Francesco in vista della domenica del Buon Pastore.

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I materiali della 60ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, di questa domenica 30 aprile 2023, sono disponibili online a questo link.

La tematica che l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni ha pensato di proporre per il prossimo anno pastorale, vuole cogliere l’invito di Papa Francesco e richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa.

«Un meraviglioso poliedro» (ChV 207)

 

Altri materiali sono disponibili, divise in sezioni, sul sito dedicato alle Giornate Mondiali di Preghiera per le Vocazioni.

Scheda tematica

‘Un meraviglioso poliedro’ (ChV 207)

Scheda della Preghiera e Veglia

Preghiera per le VocazioniVeglia di Preghiera

Scheda dei Sussidi per l’animazione vocazionale 2023

Sussidi per l’animazione vocazionale 2023

Messaggio del Santo Padre Francesco

Messaggio di Papa Francesco

Materiali e proposte dalle diocesi (work in progress)

Materiali e proposte dalle diocesi

Incontro internazionale dei responsabili del Bollettino Salesiano: una grande rete al servizio della gioventù

Dal 22 al 25 aprile, a Valdocco, si è svolto l’incontro internazionale dei responsabili del Bollettino Salesiano, quasi 80 partecipanti. Alla cerimonia inaugurale erano presenti il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e il Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini, il quale ha ricordato come nel 17° volume delle Memorie Biografiche Don Bosco afferma che il Bollettino Salesiano era il miglior mezzo di propaganda mai concepito, perché Don Bosco stesso dava questa rivista sia a chi aveva il piacere di leggere e di essere informato, sia a chi non aveva alcun interesse: è proprio questo il segreto.

La prima sessione dell’incontro si è aperta con l’intervento di don Stefano Martoglio  che ha parlato sul tema “La dimensione carismatica del Bollettino Salesiano”. “Il Bollettino Salesiano è una rivista centenaria nata dal cuore e dalla mente di Don Bosco. Tutti i redattori del Bollettino Salesiano devono essere coinvolti nel cammino e nella missione della Congregazione. Il Bollettino Salesiano è uno strumento per esprimere il cuore della Congregazione e la mente del Rettor Maggiore, che ne è il Capo Redattore”, ha affermato. Don Martoglio ha esortato che il lavoro del Bollettino Salesiano è una missione condivisa. Mentre lavoriamo per la salvezza dei giovani attraverso questo ministero mediatico, dobbiamo collaborare anche con i laici. Fin da quando Don Bosco iniziò il suo lavoro alla Cappella Pinardi, i laici furono attivamente coinvolti nella sua missione. È quindi essenziale lavorare in armonia con i laici, che diventano parte integrante della nostra missione. Questo grande lavoro deve essere sempre fatto come una missione condivisa”.

La seconda giornata dell’Incontro Internazionale è iniziata con il messaggio di don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana, che ha parlato sul tema: “La dimensione salesiana e professionale del Bollettino Salesiano”. Don Costa ha iniziato il suo intervento presentando il contesto in cui assunse questa responsabilità come Direttore del Bollettino Salesiano. Fu un grande passaggio dal bianco e nero alla quadricromia, e furono apportati numerosi cambiamenti. Ha ricordato che in quel periodo il BS aveva il compito di aderire fedelmente al magistero del Rettor Maggiore, alla devozione mariana legata alla basilica, allo sviluppo della missione. Don Costa ha poi fatto un’affermazione suggestiva: “Anche se i salesiani sono di meno, si possono moltiplicare con la presenza del Bollettino Salesiano”, convinto che il BS possa avere un impatto maggiore, comunicare e costruire in un territorio anche se i salesiani sono diminuiti. “Il Bollettino Salesiano è ancora un potente strumento di comunicazione della Missione Salesiana. È stato anche un veicolo per la raccolta di fondi, attraverso il quale i lettori potevano essere trasportati verso un particolare bisogno in una terra di missione, e la propaganda del BS ha portato molto sviluppo e benedizioni alla Missione Salesiana”, ha detto.

C’è stato spazio poi per il confronto sul lavoro fatto nei Continenti: Christoph Sachs, in rappresentanza della Germania e dell’Austria, ha presentato il tema “Come il Bollettino Salesiano può raggiungere le persone in una società sempre più secolare in Europa”, mentre Clarence Watts della Repubblica Sudafricana ha illustrato il tema “Il Bollettino Salesiano al servizio della solidarietà e della pace”. Don Bobby Kannazhath dall’India ha presentato il tema “Comunicare lo spirito salesiano attraverso il Bollettino Salesiano nel contesto della diversità culturale e religiosa”. È stata un’opportunità per conoscere, capire e imparare alcune strategie dagli altri e ha offerto spunti di riflessione su ciò che è necessario fare per rafforzare il Bollettino Salesiano in ciascuna delle Ispettorie.

Nella terza giornata dell’Incontro Internazionale dei Responsabili del Bollettino Salesiano si è svolta la sessione guidata da Flavia Trupia, nota professionista della comunicazione con una forte passione e preparazione sulla retorica. Ha iniziato la sua presentazione descrivendo l’importanza della costruzione del marchio del Bollettino Salesiano che offre la propria identità ed equità. “Il Bollettino Salesiano non è solo una rivista, ma una carta d’identità della Famiglia Salesiana nel mondo”, ha affermato nel suo discorso di apertura. Ha parlato di quanto il BS sia diverso dalle altre riviste, sottolineando la necessità di costruirlo come un marchio internazionale unico e al pari di brand famosi in tutto il mondo come Coca Cola, Ferrari, Tiffany, ecc. Ha indicato i Bollettini Salesiani di varie parti del mondo e ha chiesto ai presenti se fossero in grado di identificarli come un unico marchio. È emerso che erano diversi l’uno dall’altro, e quindi ecco che la volontà di  costruirlo come un unico marchio diventa una necessità. Ha suggerito ai presenti di mantenere un certo rilievo sul mercato accogliendo il cambiamento con i propri tempi, ma li ha anche avvertiti che è importante stare attenti a non perdere l’identità del BS quando si vive una trasformazione simile.

Dopo l’intervento di Flavia Trupia, c’è stato spazio per una tavola rotonda con la relatrice, con  Luca Priuli, Amministratore Delegato dell’editrice salesiana Elledici, insieme a don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione. L’incontro, moderato da don Maciej Makula, ha visto protagonista la platea con domande che hanno stimolato il dibattito. Il nostro modo di comunicare è assolutamente cambiato dopo l’avvento del digitale, si preferisce una comunicazione rapida e magari anche piena di messaggi visuali senza utilizzare tante parole. Ad oggi le persone mostrano pigrizia nell’approfondimento e nell’analisi comunicativa, per questo è necessario modificare la comunicazione adattandola agli interessi comuni dei nostri lettori. Questo vuol dire che se vogliamo fare arrivare un messaggio dobbiamo conoscere i nostri seguaci, dobbiamo studiare un nuovo metodo che possa essere efficace per loro.

Il pomeriggio del terzo giorno è stato dedicato alla relazione di Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana che ha presentato il tema  “Comunicare oggi con identità salesiana, credibilità e visibilità in una società in trasformazione”. Il suo intervento ha toccato tutti i temi di attualità e ha offerto numerosi spunti di riflessione su come il Bollettino Salesiano deve comunicare oggi e sulle sfide da affrontare. Il sig. Muller ha spiegato l’obiettivo e lo scopo del Bollettino Salesiano. Ha detto ai partecipanti: “I nostri lettori devono capire cosa stiamo facendo oggi, quali sono le nostre preoccupazioni, i punti di forza del sistema preventivo, la necessità dei religiosi e l’efficacia della missione dei laici”. Parlando di universalità e di una visione più ampia, il sig. Muller ha affermato: “Dobbiamo affrontare le sfide insieme come Congregazione e Famiglia Salesiana. Non possiamo chiuderci solo nella nostra regione e provincia, perché dobbiamo lavorare come un’unica entità. Siamo chiamati a ispirare i giovani ad assumersi responsabilità e a lavorare insieme in modo sostenibile in un contesto di enorme complessità, creando positività per le generazioni future”.

Don Bosco è stato scrittore, Don Bosco è stato giornalista, Don Bosco è stato un grande comunicatore della Chiesa. Ha scritto una varietà di testi come agiografie, testi storici sulla Chiesa, ma anche scritti di educazione, religione e formazione in genere. Si contano 1.174 suoi documenti. Non solo. Il nostro fondatore è stato anche un giornalista. Nel 1877 fondò il Bollettino Salesiano e vi collaborò fino alla morte”, dice don Gildasio Mendes. “Ogni rete di comunicazione partiva da una pulsione interiore: un sogno, una passione, un proposito. Il suo sistema di comunicare era un vero caleidoscopio. Un mosaico con colori e disegni. Ogni suo gesto era mirato a coinvolgere i suoi giovani, promuovendone il protagonismo e la crescita per la gloria di Dio e grazie all’impulso di Maria Ausiliatrice. Il Bollettino Salesiano di oggi deve essere l’espressione di una rivista che attiva una rete. Deve essere un canale di informazione mondiale, una rivista per creare legami, mostrare il bene che fanno i salesiani per i giovani poveri nel mondo, per esprimere la forza e la bellezza dell’amore. Noi siamo Don Bosco che comunica!”, conclude.