CS – 21/12 Convegno Lombriasco sul reddito degli allevatori da latte
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Carissimi,
Per l’ultima ascensione Don Luciano Giovanni non ha più avuto bisogno né di piccozza né di una delle sue abituali camicie scozzesi, che facevano di lui un eterno alpinista e che indossava anche quando si trovava in una piatta pianura. Gli è bastato il calvario degli ultimi anni per farsi subito riconoscere ed accogliere dal Padre misericordioso.
Ed oggi è entrato nel paradiso salesiano. Forse pensava che le sue amate montagne, i 6.000 che ha scalato e le distese infinite di ghiaccio che ha solcato con temerarietà fossero una bella immagine del paradiso. Oggi si è accorto che il Paradiso Salesiano è molto più bello ed affascinante.
Don Bosco era la sua passione, era nel suo cuore e nei suoi progetti. I giovani erano di destinatati di tante fatiche e di tante iniziative.
Soprattutto Cuneo e Lanzo hanno goduto della sua dinamicità, audace e non sempre ben tenuta sulle righe, ma sinceramente salesiana.
E poi le missioni. La partenza di Don Francesco Borello per la missione di Kami, in Bolliva, ha svegliato in lui un amore, mai più spento, per le missioni, una attività di sensibilizzazione e di aiuti che ha accompagnato il gemellaggio di Kami per tanto tempo ed ha dato ai suoi missionari la consolazione e l’appoggio fraterno di un confratello sempre presente con il suo cuore.
Ed adesso, che sta decisamente meglio, starà già scalando qualche nuvole impegnativa e celestiale.
Don Giorgio
Credo proprio che oggi, in Paradiso, un po’ tutti si stiano scansando per far posto a Don Dante. Lui, del resto, non è mai stato il tipo di starsene indietro e certamente oggi sarà in prima fila a godersi il buon Dio, la cara Madonna e tutta la Santità Salesiana al completo.
Don Bosco gli starà strizzando l’occhio come per dirgli: “sei stato un po’ testone, ma in fondo sono contento di te”. E lui, con Don Bosco, ha vissuto una vita, 70 anni!
E poi il suo secondo amore: Borgo San Martino: 60 anni di fila. Sarà stata l’aria de suo paese così vicino, o sarà stato il ricordo sempre vivo di don Bosco che ha fondato questo Collegio, saranno stati gli innumerevoli allievi, oggi ex allievi che ancora lo visitavano, ma lui da Borgo San Martino non sarebbe mai andato via, forse nemmeno per andare in Paradiso, tanto il paradiso ce l’aveva già lì.
Che fosse o no Direttore, o Preside, o Consigliere, lui ERA Borgo San Martino. Gli altri, Confratelli o insegnanti, era come se fossero solo di passaggio, come le foglie ed i fiori un grande albero, che con le stagioni vanno e vengono sempre nuovi e freschi.
Ma lui, don Dante, forte e tenace, di questo albero era il tronco robusto e le radici profonde,.
Adesso è un fiore profumato nel giardino salesiano.
Ottenga per noi da Don Bosco la fedeltà al suo spirito e la sua sana e santa testardaggine.
Don Giorgio

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Il Sistema duale FIxO
Formazione e innovazione per l’occupazione: il ruolo delle aziende
IMPARARE LAVORANDO IN ITALIA SI PUO’
Lunedì 28 Novembre 2016 – ore 16,00 -18,00
Salone Istituto Salesiano
P.zza Guglielmo da Volpiano n° 2
San Benigno C.se (TO)
L’evento è realizzato dal CNOS FAP Piemonte di San Benigno C.se in collaborazione con CNA/Unione Benessere Sanità, Genitori e Allievi dei percorsi formativi in oggetto, Istituzioni scolastiche del territorio.
E’ rivolto a Rappresentanti delle istituzioni del territorio, ad Aziende del settore ristorazione, alberghiero e del benessere, (settori in cui è stata avviata la sperimentazione), Enti di formazione professionale del territorio.
La sfida duale è iniziata! Cosa significa in termini concreti SISTEMA DUALE ed a chi si rivolge.
Il CFP di San Benigno C.se del CNOS FAP Piemonte ne da una sua interpretazione alla luce dei percorsi avviati, coinvolgendo i principali attori di questa sperimentazione: l’On. Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, ispiratore e promotore della sperimentazione; l’Assessore alla FP della Regione Piemonte Giovanna Pentenero, che per prima ha voluto metterla in campo; le associazioni e le imprese; gli allievi iscritti e le loro famiglie.
Il direttore del CFP
Carlo Vallero
Per informazioni:
segreteria.sanbenigno@cnosfap.net
tel. 011 982 4311
per scaricare la locandina ed il comunicato stampa visitare il sito
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Carissimi,
Anche spiritualmente, è stato il classico “paghi uno, prendi tre”.
Abbiamo ricevuto in dono don Aldo e ci siamo trovati con un salesiano, con un sacerdote e con un ingegnere.
Difficile poi districare i tre: un salesiano messo fino al collo nell’officina e nell’aula, un confessore che, in un periodo, programmava le confessioni e chiamava per telefono i ritardatari, un caro confratello che, ingegnere, mi correggeva persino le virgole. Preciso, esigente, cordiale, sorridente.
Un salesiano fedele, innamorato di Don Bosco, ha speso la vita per i giovani e per i Confratelli, pronto per qualsiasi lavoro. Sempre presente in Comunità, critico solo fino al punto giusto, ma sempre disposto a comprendere e sorridere. Il suo sorriso, sincero, aperto e grande.
In macchina, aveva una guida un po’ audace; ma, da ingegnere, era tutto calcolato.
L’ultima volta che mi ha visto, tutto felice ha esclamato (ma io non c’entro): Viva il Toro!
Forse Don Bosco, nel Paradiso Salesiano, non si lascerà più di tanto coinvolgere nel tifo sportivo, ma sarà contento di avere con sé una altro salesiano DOC, entusiasta e buono.
Ricordiamolo nella preghiera.
Don Giorgio
Carissimi,
peccato che la malattia lo abbia forzosamente allontanato dalla vita Comunitaria.
Siamo rimasti senza le sue battute, la sua ironia, il suo istinto di libertà e quindi dell’ironia su tutto quelle che gli sapeva a costrizione o rigidità.
Era, a suo modo, uno spirito libero.
Sempre accogliente e sorridente, arguto e scherzoso.
Ricordo sempre la battuta che mi fece al Monterosa, dove andava sabato e domenica per l’apostolato.
Scarseggiava qualcosa a tavola e lui mi disse: serviti tu, tranquillo, tanto io sono della casa.
Adesso sì che è a casa con Don Bosco e gli innumerevoli allievi che ha formato a scuola di lettere.
E che dal cielo continui a sorriderci ed a tenerci allegri.
Don Giorgio

Dopo le celebrazioni degli ultimi due anni, legate al Bicentenario, si desidera continuare a dare, secondo lo spirito del Santo di Castelnuovo, un respiro mondiale all’evento. Saranno infatti presenti, oltre alle migliaia di altri fedeli, giovani provenienti da Slovacchia, Spagna, Portogallo e Croazia.
Ospiti e celebranti principali due figure molto significative:
– Mons. Nicola COTUGNO. Salesiano di origine bresciana, già Arcivescovo di Montevideo. E’ il fondatore dell’ultimo gruppo “nato” nella Famiglia Salesiana ispirata a Don Bosco, la Fraternità contemplativa Maria di Nazaret. Sorto in Uruguay, raduna sia laici sposati che consacrati, ed ha celebrato proprio la settimana scorsa, al Colle Don Bosco, dopo aver ricevuto il riconoscimento del Rettor Maggiore a far parte della Famiglia Salesiana, la sua Assemblea generale. Mons. Cotugno testimonia quindi la freschezza e la creatività del carisma di Don Bosco. Presiederà la Messa delle ore 11;
– Mons. Luigi BIANCO. Originario di Montemagno, è Nunzio apostolico in Etiopia e delegato apostolico per Gibuti e Somalia. Proprio in virtù della attività diplomatica svolta per la Santa Sede, oltre che per essere compaesano di diversi illustri salesiani (tra gli altri: Mons. Luigi Lasagna, apostolo e pioniere in Uruguay e Brasile alla fine del 1800; Don Teresio Bosco, formidabile giornalista scrittore e divulgatore di Don Bosco e di tanti missionari degli ultimi due secoli), è un attento conoscitore delle Missioni Salesiane nel mondo e della mondialità del carisma di San Giovanni Bosco
Ecco in sintesi il PROGRAMMA della giornata:
Ore 8.30 Pellegrinaggio a piedi da Castelnuovo al Colle
Ore 10.00 Accoglienza festosa dei Pellegrini e dei partecipanti
Ore 11.00 Mons. Nicola COTUGNO presiede la Solenne Concebrazione Eucaristica pressa la Chiesa superiore. Durante la celebrazione ci sarà il Rinnovo delle professioni religiose e l’Affidamento a Maria
Ore 16.00 Affidamento dei Bambini a Maria
Ore 17.00 Mons. Luigi BIANCO presiede la Solenne Concebrazione Eucaristica pressa la Chiesa superiore.
Ufficio Stampa
“Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta”
Don Moreno Filipetto
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