Lettera dell’Ispettore – Marzo 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di marzo 2025.

Valdocco, 23 marzo 2025
III Domenica di Quaresima

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Siamo giunti al termine della quinta settimana (su otto) di Capitolo Generale, e ci apprestiamo ad iniziare le elezioni del membri del Consiglio Generale, che culmineranno martedì prossimo 25 marzo nella nomina dell’11° Successore di Don Bosco, il nuovo Rettor Maggiore, e proseguiranno poi con la nomina degli altri consiglieri.

Approfitto allora di questa fase di “svolta” del Capitolo per farvi arrivare alcune impressioni da parte di chi, a nome della ICP, sta partecipando ai lavori. Certamente finora voi avete avuto modo di seguire l’andamento delle sedute capitolari su ANS, che ogni giorno pubblica notizie su temi e metodologie del CG29. Accanto a queste notizie con don Claudio e don Fabiano abbiamo pensato di farvi arrivare anche alcune riflessioni più personali.

Andando in ordine alfabetico, iniziamo con quanto don Claudio ha scelto di condividere.

È la prima volta che partecipo ad un Capitolo Generale. È un’esperienza bella e intensa, un assaggio di quanto la Congregazione Salesiana sia ricca e varia nelle nazionalità, nelle lingue e nelle culture. Non nascondo una certa fatica di comprensione profonda, per la poca conoscenza di altre lingue. Spesso si parla italiano, ma è ordinario anche l’uso dell’inglese e dello spagnolo, qualche volta anche del francese e del portoghese.

Se penso che tutto è partito da un sogno di un povero ragazzo di periferia, viene spontaneo meravigliarmi per le “grandi cose che ha fatto il Signore” dandoci come madre, maestra e guida la Madonna e come padre fondatore Don Bosco. A 150 anni dalla prima spedizione missionaria si vedono i frutti di questo piccolo seme. In questa fase della storia della Congregazione, l’Africa, il cui progetto missionario è stato avviato attorno al 1980, è un continente in forte espansione, tanto che si è ritenuto opportuno e si è deciso di creare due raggruppamenti regionali con relativo consigliere per un migliore accompagnamento delle Ispettorie e dei confratelli.

Ho trovato di grande aiuto e veramente provvidenziale la presenza di Don Pascual Chavez, che partecipa al Capitolo in quanto Rettor Maggiore emerito. Ogni settimana ci ha offerto una lettura di quanto vissuto, un momento denominato “Facciamo il punto”, spesso raccordando il nostro cammino a quanto vissuto nella Congregazione dal Vaticano II in avanti. Il Signore e la Madonna hanno fatto tutto questo, hanno ispirato e guidato il nostro cammino. E sono sicuro, anche se a volte per vie e scelte non sempre chiare, che continueranno a guidare e sostenere la Congregazione, come via della nostra santificazione e del servizio ai giovani.

Ecco ora quanto don Fabiano desidera comunicare.

La ricchezza del lavoro in commissione è notevole. Sono nella commissione di lingua francese, composta da 24 confratelli da: Italia (uno), Francia (due), Guinea equatoriale (due) e vari paesi dell’Africa francofona. Si tratta di ispettorie giovani come data di costituzione: metà dei salesiani africani ha cambiato ispettoria negli ultimi 5 anni, poiché sono state costituite 10 nuove ispettorie, rimescolando le nazioni di appartenenza delle antiche ispettorie. Quindi molta freschezza di idee, vivo desiderio di impostare bene il cammino, consapevolezza di vivere un tempo ispettoriale vocazionalmente fecondo e zelo per vivere fedeli a don Bosco.

Il dinamismo che si respira deriva anche dalla giovane età dei capitolari: solo fra gli europei (esclusi gli ispettori) io sono fra i più vecchi. Non manca il confronto schietto, ma non “partitico”. La presenza di Don Chavez è essenziale e preziosissima: una vera autorità morale, presenza disponibile e saggia.

Per quanto mi riguarda confermo anche io che il Capitolo Generale è una esperienza molto arricchente, dove si ha la possibilità di osservare il carisma salesiano da tante prospettive differenti, le prospettive delle culture e delle problematiche giovanili tipiche delle diverse parti del mondo. Si fa esercizio di comunione e di mondialità, perché si osserva l’unico carisma salesiano da una parte condiviso fedelmente e dall’altra declinato profeticamente nelle infinite situazioni di fronte a cui la missione giovanile e popolare ci pone. Si respira una grande passione per l’annuncio del Vangelo e per i giovani più poveri; c’è un forte desiderio di fedeltà a Don Bosco, ma anche la costante preoccupazione di ascoltare che cosa lo Spirito oggi dice alla Chiesa ed alla Congregazione, attraverso e per il mondo giovanile. Si nota la freschezza delle ispettorie più giovani e dinamiche (Africa, Asia, Oceania), accanto all’esperienza carismatica più profonda delle ispettorie di antica fondazione e che fronteggiano oggi le sfide del secolarismo e della necessità di ripartire con il primo annuncio (Europa e America). Tutti sono sinceramente impegnati a far sì che ogni salesiano in Congregazione possa essere sempre più appassionato per Gesù Cristo e dedicato ai giovani!

Questo è tutto per ora. Termino – d’accordo con don Claudio e don Fabiano – chiedendo una preghiera particolare perché il discernimento sul Rettor Maggiore e sul Consiglio Generale venga condotto in totale ascolto dello Spirito.

Buon cammino quaresimale, verso la Pasqua di Risurrezione.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP