“Nessuno di noi arriva a Dio da solo”: Festa di don Bosco 2025

Venerdì 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, è stata una giornata ricca di momenti di preghiera e celebrazioni, che ha animato il cuore salesiano di Torino, presso il Santuario di Maria Ausiliatrice a Valdocco.

Fin dalle prime ore del mattino, numerosi fedeli, religiosi e giovani si sono riuniti per vivere insieme questa importante occasione di fede. La giornata si è aperta alle ore 7:00 con la Messa per il popolo, presieduta da Padre Carmine Arice, Padre generale del Cottolengo. Subito dopo, alle 8:00, è stata celebrata la Messa per i religiosi, presieduta da Padre Fabio Malesa, missionario della Consolata.

Un momento particolarmente significativo si è svolto alle 9:30 con la Messa dedicata alle scuole salesiane di Torino Valdocco, presieduta da don Alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta. La Messa delle 17:00 è stata celebrata da S. Ecc. Mons. Gabriele Mana, Vescovo emerito di Biella.

La giornata si è conclusa alle 18:30 con una Messa dedicata al Movimento Giovanile Salesiano, presieduta da don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore.

Il Vicario del Rettor Maggiore ha saputo trasmettere il cuore del carisma salesiano: la dimensione comunitaria della fede e l’importanza di portare sempre nel cuore le persone che incontriamo. “Se siamo qui è perchè don Bosco ci ha portato qui” (don Stefano Martoglio). Don Bosco stesso aveva un pensiero profondo su questo cammino: la vita è fatta di volti, incontri e relazioni che portiamo nel cuore.

Nessuno di noi arriva a Dio da solo.

In questo giorno di luce e festa, don Stefano Martoglio con questa frase ci ha invitato a portare idealmente con noi tutte le persone che hanno fatto e fanno parte del nostro cammino. Ha rivelato come questo gesto rappresenti qualcosa di più grande, che ci supera: il senso autentico dell’essere Chiesa. Nell’omelia, ha consegnato ai giovani l’immagine del Signore buon Pastore, che si prende cura di ciascuno in modo unico e personale. E anche quando con i nostri limiti fatichiamo a prenderci cura gli uni degli altri, la Sua presenza non ci abbandona mai. Allo stesso modo, siamo chiamati anche noi a essere pastori gli uni per gli altri lungo il cammino della vita.

Un appuntamento corale che ha saputo coniugare fede, comunità e spiritualità, nel solco della tradizione salesiana, sempre attenta alla formazione e all’accompagnamento spirituale di giovani e fedeli di ogni età, offrendo un esempio concreto di quella cura reciproca che ci rende parte di una Chiesa viva e accogliente.

Subito dopo la Messa Mgs, tutto il Movimento Giovanile Salesiano si è ritrovato per la cena e per un momento di gioco insieme, terminato con la Buonanotte dell’Ispettore e la Messa delle ore 21.00 con il SERMIG, presieduta da don Andrea Bisacchi.