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CFP Alessandria: apertura iscrizioni per il corso gratuito di Operatore Socio Sanitario

Lunedì 7 settembre 2020 aprono le iscrizioni per il corso gratuito finanziato dalla Regione Piemonte di Operatore Socio Sanitario (O.S.S. – Corso in attesa di approvazione D. 576 del 26/06/2018). Di seguito le informazioni inerenti al corso da parte del Centro di Formazione Professionale di Alessandria.

L’operatore Socio Sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario: in ambiente ospedaliero, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali e al domicilio dell’utente. L’operatore O.S.S., nell’assolvimento delle sue mansioni, agisce come figura di supporto in base alle proprie competenze ed in applicazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi predisposti dal personale sanitario e sociale preposto. Deve soprattutto saper svolgere attività di aiuto attraverso interventi igienico-sanitari e di carattere sociale.

Il corso è rivolto a: persone in prevalenza disoccupate, giovani (di età pari o superiore a 18 anni) e adulte in possesso di Licenza di Scuola Secondaria di I° grado. La prevalenza è determinata dalla metà più uno del totale degli allievi iscritti (max 25). Alcune quote sono riservate ad immigrati stranieri (tra il 20% e il 30% sul totale), giovani e adulti in bassa scolarità (almeno il 40% del totale degli allievi iscritti).

La durata del corso è di 1000 ore (di cui 440 di stage) con orario diurno. Obbligo di frequenza, ore assenza massime consentite il 10%.

Data iscrizioni: dal 7 settembre 2020 al 25 settembre 2020.

Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria dell’agenzia formativa Cnos-Fap dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Per ulteriori informazioni scarica il PDF

Salesiani Cooperatori Alessandria: preghiera continua del Rosario

Si riporta la notizia proveniente dalla Coordinatrice dei Salesiani Cooperatori di Alessandria, Giuliana Iannucci, relativa all’iniziativa del “Rosario h24”:

I Salesiani Cooperatori di Alessandria sono dislocati in tre centri: l’Istituto Maria Ausiliatrice, la Casa Angelo Custode e il Centro Don Bosco; operano insieme in costante confronto ed efficace sinergia, realizzando, oltre agli incontri propri di ogni casa, un momento mensile di preghiera e formazione che li riunisca tutti, un evento periodico che crea conoscenza, familiarità e rinsalda obiettivi comuni. 

Per mesi ciò non è stato possibile, a causa dell’isolamento imposto per contenere i contagi del COVID-19.

Chiusi in casa, all’inizio di questa pandemia, i Salesiani Cooperatori di Alessandria hanno lanciato l’idea del “Rosario continuo”: volontariamente molte persone si sono impegnate a recitare il rosario in determinate ore, in modo che non ci fosse interruzione tra la preghiera dell’uno e quella dell’altro, arrivando così, ormai da diverse settimane, ad una preghiera incessante notte e giorno. Sono tantissime le persone di ogni età che stanno partecipando: una prima stima conta circa 2.800 adesioni di singoli e di gruppi, di comunità religiose, di oratori e di famiglie

L’iniziativa ha raggiunto tutta l’Italia e ha valicato i confini: sono diversi infatti anche i devoti che ci hanno scritto dall’estero per impegnarsi in questa preghiera continua. 

Alcune persone che lavorano facendo dei turni, non hanno potuto fissare un orario, ma ci hanno tenuto a garantire la loro preghiera unita alla nostra, in diversi momenti a seconda delle loro necessità lavorative. 

Avendo scritto e condiviso i nomi delle persone, sappiamo sempre con chi stiamo recitando il rosario in quel momento, persone sconosciute, ma unite a noi dalla medesima preghiera.

Dietro ogni adesione c’è una vita, una storia: sono storie di fede, di speranza, di lutto a volte, ma sempre di amore per Gesù e per Maria.

Abbiamo registrato i nomi, in modo da poterli contare. 

Dunque, tutte queste persone innamorate di Maria, che credono nella potenza della preghiera, sono unite in un elenco che, fra qualche tempo, sarà portato ai piedi di Maria Ausiliatrice a Torino, come ringraziamento e anche come segno della nostra fede e del nostro amore per Lei.

In questo periodo di isolamento, di malattia e di paura, con la preghiera abbiamo tentato di realizzare la vera koinonìa, quella comunione spirituale, quella comunione fraterna a cui aspiriamo; con Maria Santissima tra noi, la distanza è diventata presenza e la solitudine è diventata legame del cuore.

 

Centro don Bosco Alessandria: pacchi viveri alle famiglie bisognose

Il portale di informazione di Alessandria e Provincia Radio Gold dedica un articolo al Centro don Bosco di Alessandria per l’attività di volontariato che sta svolgendo in questo periodo di emergenza sanitaria. Si riporta di seguito l’artico pubblicato domenica 5 Aprile 2020.

ALESSANDRIA – Il Centro don Bosco, in corso Acqui 398 al quartiere Cristo di Alessandria, è molto attivo in questo periodo di emergenza sanitaria da coronavirus. La Parrocchia, i sacerdoti e i volontari si sono infatti subito messi a disposizione – come del resto accade sempre – di chi ha più bisogno. Ogni due lunedì, in collaborazione con la San Vincenzo, vengono distribuiti pacchi viveri a chi è in difficoltà.

A oggi sono circa 60 le famiglie che vengono da noi“, spiega don Gianfranco Avallone.

“I volontari sono a disposizione per chi ha bisogno di commissioni a domicilio in farmacia oppure con la spesa. Cerchiamo per quello che possiamo di aiutare le famiglie“. Il sacerdote ha spiegato come, “nella settimana che porta alla Santa Pasqua bisognerà pregare tutti insieme nella speranza che questa emergenza possa finire al più presto. Iniziamo questa settimana pensando e ricordando l’amore di Gesù. La solidarietà verso il prossimo diventa impegno costante in questo momento così drammatico”.

Sulle orme di Don Bosco con don Pietro Ricaldone e don Filippo Rinaldi

Sulle orme di Don Bosco“, un video che parla delle grandi figure di don Pietro Ricaldone e del Beato don Filippo Rinaldi, grazie alle voci di Alessio Franco (Sindaco di Lu Monferrato e Cuccaro), don Pier Giorgio Verri s.d.b. (parroco di Lu Monferrato), don Egidio Deiana (parroco del Centro Don Bosco di Alessandria) e Paola Volpi (studiosa di storia di Mirabello Monferrato).

Siamo in Piemonte, tra le colline del Monferrato, in provincia di Alessandria. Un territorio molto legato a Don Bosco. Durante le passeggiate autunnali che il Santo infatti proponeva ai suoi ragazzi, diverse volte è passato per questi paesi lasciando un’impronta di vita cristiana e di sana allegria giovanile.

Quest’anno alcuni di questi paesi sono in festa perché ricordano e celebrano date importanti di Salesiani loro compaesani che hanno portato il carisma e la passione educativa di Don Bosco nel mondo, insieme alle loro radici monferrine.

Il comune di Mirabello Monferrato ricorda i 150 anni della nascita di don Pietro Ricaldone, 4° successore di  Don Bosco come Rettor Maggiore dei Salesiani dal 1932 al 1951. Prima di lui, come successore di Don Bosco, don Filippo Rinaldi, di Lu Monferrato, a 5 km da Mirabello, ricco di umanità e santità, beatificato nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Sia don Pietro Ricaldone che don Filippo Rinaldi sono stati due personalità importanti in un periodo storico delicato, guidando la Famiglia Salesiana con il cuore di Don Bosco.

Un video che trasmette le radici di vita cristiana di don Pietro Ricaldone e don Filippo Rinaldi e che incentiva a venire a scoprire questi meravigliosi luoghi. Accanto a queste due figure di eccellenza, questo territorio ha visto altri grandi testimoni salesiani, come il missionario salesiano Evasio Rabagliati di cui si ricordano i 100 anni dalla morte, e Mons. Ernesto Coppo, nato a Rosignano e formatosi a Borgo San Martino, poi missionario salesiano a New York e infine Vicario Apostolico in Australia, il quale trasmise l’impronta di don Bosco a tutta la famiglia salesiana.

(don Egidio Deiana)

Per informazioni  per la visita dei luoghi di don Pietro Ricaldone:

comitato.donpietroricaldone@gmail.it

Borgo San Martino: Gli ex allievi comprano il collegio in omaggio a Don Bosco

Nella giornata di oggi, il quotidiano La Stampa dedica un articolo al Collegio di Borgo San Martino in provincia di Alessandria dell’originaria Villa Scarampi che recentemente gli ex allievi hanno acquistato per realizzarvi un centro culturale e un museo su Don Bosco e sul Rettore don Dante Caprioglio. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato, a cura di Franca Nebbia.

Gli ex allievi comprano il collegio in omaggio a Don Bosco

All’interno nasceranno un centro culturale e un museo sul fondatore dei salesiani e sul rettore don Dante Caprioglio

BORGO SAN MARTINO (AL)

«Don Bosco dormiva in questa stanzetta affacciata sul grande cortile quando era in visita a Borgo San Martino. Aveva acquistato nel 1870 la villa dalla famiglia Scarampi (realizzata a fine Cinquecento) e poi l’aveva ampliata per far nascere un grande collegio dove i giovani potessero istruirsi».

Il geometra Pierluigi Coppo, di Santhià, è il portavoce di una cordata di ex allievi che intendono far uscire lo storico collegio dall’oblio.

Nel paese alle porte di Casale Monferrato (Alessandria) hanno acquistato una parte del grande complesso di 12 mila metri quadrati, quello dell’originaria Villa Scarampi, per realizzarvi un centro culturale e un museo con documenti e immagini su Don Bosco e sull’amatissimo rettore don Dante Caprioglio, morto nel 2016 a 96 anni. Fu rettore dal 1956 fino alla chiusura dell’istituto scolastico nel 1999.

«Il collegio era rinomato e arrivavano tanti ragazzi, anche da lontano. Io ero fra quelli. Qui si diplomarono geometri e ragionieri. Come ex allievi abbiamo tenuto i contatti fra di noi e ora sono il principale rappresentante di una società creata per il progetto» dice Coppo.

Fuori, nel grande cortile su un’area verde dove troneggia una statua del «Santo dei giovani», ci sono ragazzi che giocano a pallone. Di fronte la grande chiesa. «A piano terra c’era il refettorio e al primo piano la chiesa, con affreschi di Giulio Cesare Mussi e sull’altar maggiore la “Prima comunione di S. Luigi” di Giuseppe Rollini nel 1888. Nel 1995 ho voluto che le mie nozze fossero celebrate qui». Negli anni di maggior sviluppo il collegio ha ospitato 450/500 allievi interni che arrivavano da Casalese, Biellese, Lomellina.

«Don Dante era severo, ma generoso – aggiunge Coppo -. Lo chiamavamo “capo” e ci ha insegnato quanto ogni uomo dovrebbe sapere per affrontare la vita: le regole che rendono accettabile la società civile. E ce le ha trasmesse nel modo più piacevole, facendoci giocare a calcio».

Un ricordo che ha anche Gabriele Ferraris, per anni presidente degli ex allievi e ora presidente dell’associazione Don Dante, che dal 4 al 19 aprile curerà una mostra al castello di Casale sull’amato educatore:

«Aveva dato vita al San Carlo, squadra di calcio che aveva giocato anche nel campionato di Eccellenza».

Pierluigi Coppo sta facendo i rilievi nelle stanze ora vuote e ricche di fregi e affreschi a cui si accede da un grande scalone. All’ingresso l’immagine di San Domenico Savio, discepolo di Don Bosco; al primo piano una sala-teatro, a piano terra una in cui i futuri ragionieri facevano esperienza con la Banca San Paolo. Se si chiudono gli occhi, par di sentire ancora le voci dei ragazzi che sono passati di qui. E se oggi tutti hanno qualche anno in più «non importa – dice Coppo -, purché i locali risuonino ancora di vita».

CFP Alessandria: Cerimonia di consegna degli attestati

Sabato 8 febbraio, presso il Centro di Formazione Professionale di Alessandria, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati agli allievi qualificati nel centro. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato lo scorso 14 febbraio sul sito dell’opera, a cura di Roberta Simonetti.

Consegna attestati

Sabato 8 febbraio 2020 si è svolta, come ogni anno, la cerimonia di consegna degli attestati agli alunni qualificati del centro di formazione professionale CNOS FAP di Alessandria.

Un tradizionale momento di incontro in amicizia per scambiarsi un saluto, notizie sulla vita personale e professionale e condividere, in molti casi, la gioia di aver intrapreso un percorso lavorativo concreto grazie alla partecipazione ai corsi di formazione professionale regionali.

All’introduzione e al saluto della Direttrice Lidia Magrassi ha fatto seguito il saluto accorato del direttore dell’Opera Salesiana don Luigi Compagnoni, che per la prima volta ha partecipato in Alessandria a questo momento tradizionale.

La parola è passata quindi al prof. Angelo Teruzzi, direttore del Servizio per la pastorale scolastica della Diocesi di Alessandria, che ha sottolineato l’importanza di luoghi di formazione che offrono, oltre alla pratica professionale, un orizzonte di senso all’intera esistenza.

A lui ha fatto seguito il saluto del presidente dell’Unione ex Allievi Giovanni Salerno, che ancora una volta ha testimoniato il prezioso lavoro di accoglienza e accompagnamento che svolgono nelle aziende del territorio tanti allievi passati dal Centro don Bosco.

L’intervento di Lodovico Como, referente orientamento e operatore per i servizi al lavoro del centro, ha restituito qualche dato sulle risposte offerte dai 100 qualificati nell’anno formativo 2018/2019, come esposto nella tabella

Oltre il 65% dei qualificati ha svolto in questi mesi attività lavorative a seguito del corso di formazione svolto, nel 50% dei casi sono considerate coerenti con le attività oggetto del corso.

Un risultato eccellente che nasce da una stretta collaborazione con le imprese del territorio, rappresentate in questa giornata da Angelo Dragonetti (Bonino SpA) e da Gianluca Spina (GEFIT SpA) che hanno portato il loro saluto e hanno invitato gli ex-allievi a non accontentarsi e a raccogliere la sfida dell’aggiornamento continuo, dopo aver avviato (o riavviato) il proprio percorso professionale.

CNOS-FAP Alessandria: Open day

Sabato 11 Gennaio, il Centro di Formazione Professionale di Alessandria ha aperto le porte della scuola al publico per presentare la propria offerta formativa ai ragazzi e genitori. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato da “La Stampa“.

La scuola che prepara al lavoro e alla vita

Oggi nel rione si parla di opportunità. E si possono vedere, toccare con mano, discuterne. Questo perché è il giorno delle porte aperte al CnosFap di Alessandria, il centro di formazione professionale salesiana che ha sede al Centro Don Bosco, in fondo a corso Acqui, e che permette a tanti ragazzi del quartiere Cristo – e non solo – di costruirsi un futuro. Oggi c’è il secondo «Open day»: alle 9 la scuola apre al pubblico per presentare la proposta formativa e per fornire informazioni e aiuto a famiglie e ragazzi che si apprestano a effettuare la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Non è facile orientarsi in un mondo di lavori
possibili. Ma al CnosFap si possono vedere i laboratori, conoscere i ragazzi che già frequentano e parlare direttamente con orientatori e formatori. Questo è più di un centro per la formazione: è anche un luogo per incontrarsi, per socializzare e per crescere. Il Centro Don Bosco è famoso, in tutto il rione, per la scuola calcio, l’oratorio, la capacità di «esserci» per i ragazzi che abitano intorno alla struttura, in modo pacato ma concreto. Per il prossimo anno formativo, che interessa chi ora frequenta la terza media, ad Alessandria si potrà fare pratica per diventare operatore ai servizi di vendita e operatore meccanico. «Tutti i percorsi – spiegano dal CnosFap – hanno durata triennale per 2970 ore complessive, 990 annue, e consentono di raggiungere la qualifica professionale. Avuta la qualifica sarà possibile, dopo la frequenza di un quarto anno, acquisire il diploma professionale, un diploma a tutti gli effetti e che consente l’ammissione ai percorsi universitari previa la frequenza di un quinto anno propedeutico. Chi non intendesse proseguire il percorso formativo nei corsi che rilasciano il diploma professionale potrà proseguire nella scuola nei percorsi scolastici tradizionali per raggiungere il diploma ovvero stipulare un regolare contratto di lavoro. In ogni momento del percorso gli allievi potranno passare ai percorsi di istruzione tradizionale in quanto la formazione erogata nei corsi di formazione professionale è, nei contenuti, identica a quella dei corsi tradizionali. La differenza consiste nella metodologia con cui si raggiungono queste competenze: nei nostri percorsi presuppongono di partire sempre da un approccio pratico

CNOS-FAP di Alessandria: “Friends”, tanti amici in campo alla Don Bosco

Anche quest’anno il CNOS-FAP di Alessandria ha organizzato il Torneo di calcio a 5Friends“, un’iniziativa all’insegna dello sport e del sano divertimento.

Si riporta l’articolo oggi pubblicato dal giornale della provincia di Alessandria “Il Piccolo” in merito all’iniziativa, a cura di Mimma Caligaris.

“Friends” significa “amici”. E l’amicizia è il valore che unisce, da tre anni, alla festa che coinvolge gli allievi del corso Cnos Fap di Alessandria, la comunità “Il Tiglio” di Acqui e “Martin Pescatore“, sempre nel capoluogo. Presenti anche alcuni rappresentanti della comunità “L’Acero“, in cabina di regia, alla Don Bosco, in corso Acqui, il professor Paolo Robotti, responsabile dell’attività sportiva del Centro Cnos, il direttore della Casa Salesiana don Gianfranco Avallone e il direttore Cfp Mauro Teruggi.

Torneo di calcio a 5, per regalare ai ragazzi diversamente abili una giornata tutta per loro, protagonisti grazie allo sport. Girone all’italiana, sfide molto combattute, al primo posto il Tiglio, nelle sue fila un giovane con importanti esperienze calcistiche. Sul podio, nell’ordine, Cnos e Martin Pescatore. Emozione per il “terzo tempo”, buffet per tutti preparato e offerto dalla Casa Salesiana.

«Anche fuori dal campo un clima, bello, di festa. Il grazie – sottolineano gli organizzatori – alle collaboratrici salesiane, preziose per il rinfresco. Tutti così felici che ci siamo dati appuntamento all ‘ estate 2020, per la quarta edizione. Con sempre più “Friends”».

CNOS-FAP di Alessandria: il progetto “In Pista” per inclusione sociale

Manualità e professionalità, voglia di mettersi in gioco con la concreta speranza di un futuro nel mondo del lavoro.

Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra l’Associazione di Promozione Sociale Cambalache e il CNOS-FAP di Alessandria per un progetto mirato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo di rifugiati e richiedenti asilo. Si chiama “In Pista” ed è il percorso studiato ad hoc per formare professionisti nel settore della riparazione di veicoli a motore, in particolare di componenti e sistemi meccanici ed elettromeccanici.

Il progetto ha il supporto di Confartigianato Alessandria, dell’Associazione Comunità di San Benedetto al Porto e Coompany & Soc. Coop, realtà da anni impegnate nel sostegno alle fasce deboli della popolazione, ed è reso possibile ancora una volta dal contributo della Fondazione CRT, nell’ambito del bando Iniziativa Lavoro. Nove i beneficiari coinvolti, alcuni dei quali alla prima esperienza in questo settore.

Al termine del percorso, In Pista prevede l’avvio di tirocini part-time di tre mesi in realtà del territorio, con un attento abbinamento tra candidato e azienda, che sappia tenere in considerazione le necessità di entrambe le parti.

“Lo scorso anno – sottolinea Maurizio Rena, coordinatore territoriale CNOS-FAP del Piemonte Orientale – il progetto “Saldatura” è stato un successo, con la totalità dei rinnovi in azienda per i beneficiari che vi avevano preso parte. Abbiamo registrato otto proroghe dei tirocini full-time fino a 12 mesi, a cui hanno fatto seguito un’assunzione in apprendistato per un triennio e altre tre che dovrebbero venire concretizzate a fine luglio”.

“Il progetto – spiega Mara Alacqua, presidente di Cambalache – punta alla professionalizzazione dei beneficiari, garantendo loro una formazione pratica nel settore, ma anche approfondimenti in tema di sicurezza sul lavoro e di diritti e doveri dei lavoratori. Il modello, benché in un differente ambito professionale, è lo stesso di Bee My Job, progetto di apicoltura urbana e sociale ideato dalla nostra Associazione e attivo ormai dal 2015 e che dal 2018 gode del sostegno dell’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati. L’obiettivo non è solo creare dei nuovi meccanici professionalmente preparati, ma farlo sostenendo l’inclusione sociale e aumentando la loro consapevolezza in quanto lavoratori”.

 

Sal Day al CNOS-FAP di Alessandria: confronto tra studenti e aziende

Si è svolta la scorsa settimana l’edizione annuale del Sal Day al CNOS-FAP di Alessandria, l’appuntamento dedicato a far incontrare le aziende agli allievi per promuovere l’inserimento lavorativo degli studenti prossimi alla qualifica attraverso gli sportelli per i Servizi al Lavoro.

Tra le aziende protagoniste: Gualapack, Neoceram, Gefit, Abazia, Bonino, Tema, Bierredi, Paglieri, La Sicilia in bocca, Cisl Alessandria-Asti, Consorzio Proplast, FabLab, Mino, Simal, Costa Poco, Arfea, Libreria Berardini e Anfossi Abbigliamento.

«Un’occasione per gli allievi – sostengono dal Cnos Fap – di sostenere un vero colloquio di selezione in vista di future opportunità, ma anche un’occasione per apprendere dalla viva voce delle imprese del territorio quali competenze e abilità sono oggi necessarie per essere apprezzati sul mercato».

Un secondo momento di incontro e di ringraziamento è stato dedicato a una restituzione alle aziende del valore essenziale della loro collaborazione: nell’ambito dei 12 corsi di qualifica e diploma per giovani e adulti, sono stati infatti avviati allo stage 155 allievi, per un totale di più di 50mila ore di formazione svolte in azienda.

«A tutto ciò – concludono dall’istituto – si aggiungono i 23 tirocini attivati alla data attuale, che spesso danno seguito a una esperienza positiva di stage curricolare e che sono destinati ad aumentare con la conclusione delle attività formative a giugno».