Dal sito dei salesiani di Borgomanero.
***
Successo per la serata evento organizzata con lo scopo di valorizzare l’importanza della cultura classica come chiave di lettura della contemporaneità.
Don Giuliano (Direttore del don Bosco) ha in introdotto la serata del “CLASSICO: YES, YOU CAN!“, riallacciandosi al mito della figura di Ulisse, andando oltre le epoche e garantendo importanti chiavi di accesso all’interpretazione del mondo, non solo antico, ma anche contemporaneo.
Imparare a pensare” è la competenza chiave del Classico.
ha ricordato il Direttore.
La serata – dopo l’aperitivo culturale – è proseguita con un’escape room e con un percorso fra stanze tematiche, il tutto progettato dai ragazze/i del Classico: Fabrizio Avico, Aurora Patrinostro, Giovanni Giordani, Rodolfo Gariboldi e Grete Ladefoged.
Il viaggio si è articolato sulla figura di Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, ed ha coinvolto giovani ragazzi e ragazze ed adulti in due differenti percorsi: i primi, partendo dall’ascolto del proemio dell’Odissea, hanno ricevuto l’indizio per intraprendere la risoluzione di intricati enigmi di una escape room.
I giovani viaggiatori hanno ripercorso le avventure di Ulisse in un’esperienza coinvolgente e immersiva mettendo a frutto abilità logiche e cooperazione per la fuga dalla stanza e il ritorno all’amata Itaca.
Un percorso culturale invece è stato organizzato per i genitori che hanno potuto incontrare alcuni docenti: si è messo in luce il valore della cultura umanistica, con una lettura da parte di alcune studentesse di Ulysses del poeta romantico Alfred Tennyson.
Si sono distinte con una fluente pronuncia e doti interpretative Emma Rampani, Chiara Cerutti e Giulia Massarotti.
La docente Laura Zabotto ha selezionato questa poesia perché emerge la figura di un uomo con la sete di conoscenza che non si arrende alla stanchezza della vecchiaia ma sottolinea l’importanza di una vita vissuta con intensità.
Nella prima stanza tematica “Guardando Ulisse” dedicata all’arte si è incontrato il prof. Raffaele Aggujaro che ha raccontato il personaggio mitologico attraverso immagini raffinate e insolite.
Il cammino è proseguito nella “Stanza dell’aedo” in cui il prof. Marco Merlin, alias Andrea Temporelli, ha incantato i presenti con la lettura e il commento di due poesie tratte dal suo ultimo libro “L’amore e tutto il resto” con lo scopo di far comprendere la naturalezza della poesia spostando l’accento dal contenuto alla sensibilità espressiva.
L’intervento dell’ultima stanza “Il cibo che venne dal mare” è stato condotto dalla prof.ssa Anna Barattini: la cultura classica ha contribuito a creare uno degli stili alimentari più sani, la Dieta Mediterranea.
I genitori hanno incontrato anche i docenti del Classico, ricevendo rassicurazioni sul metodo di studio, sull’adeguatezza dei carichi di lavoro, sullo studio delle lingue (anche Spagnolo), sull’apertura alle facoltà universitarie (sottolineando i successi dei ragazzi) ed a Medicina in particolare.
Molto apprezzata è stata l’introduzione della curvatura biomedica al Classico, da settembre di quest’anno.
La serata si è conclusa nel nuovo spazio del Don Bosco di Borgomanero, il Teatrosteria: sul palco il Preside prof. Giovanni Campagnoli ha intervistato il giornalista e saggista Lorenzo Del Boca (ex allievo) sul valore del Classico oggi.
E proprio la frase di Ulisse riportata nell’Inferno di Dante rimane ancora oggi il modo migliore di invitare gli studenti ad iscriversi al Classico:
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza“.
Con l’ex presidente della Federazione Nazionale della Stampa e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, si è presentato il progetto della nostra Scuola ed i periodici della Stampa Diocesana Novarese “Il Compito in classe sul giornale“.
Per tutto l’anno scolastico, ogni ultima settimana del mese, studentesse, studenti e docenti del Classico stanno curando la pubblicazione di approfondimenti classici, capaci di aiutarci a comprendere l’oggi.
La buona e bella scrittura diventa strumento per lavorare insieme in un compito condiviso, che diventa “apprendimento pubblico”.