Dal sito dei Salesiani di Lombriasco il resoconto della partecipazione della Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco alla manifestazione Cheese di Bra.
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A Bra, dal 15 al 18 settembre 2023 si è tenuta la prestigiosa manifestazione “Cheese”, riguardante il mondo dei formaggi, dei latticini e non solo.
La rassegna è stata organizzata grazie a “Slow Food”, un’associazione nata a Bra, nel 1986, che si occupa di promuovere e mantenere la cultura del cibo e delle tradizioni.
Questo sodalizio è stato proprio ciò che ha permesso la presenza della nostra scuola durante la manifestazione.
La partecipazione degli studenti della Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco è avvenuta in uno stand, situato in via Guglielmo Marconi, in cui il tema principale trattato è stato quello riguardante il “Prato fiorito”.
Il compito degli allievi è consistito nel gestire e animare l’intero percorso presente nello stand.
La visita si suddivideva in cinque stazioni, le quali andavano a mettere in gioco i cinque sensi che ogni essere umano possiede:
1. Olfatto: all’interno di questa stazione, gli studenti avevano il compito di accogliere i visitatori, spiegare loro cosa fosse un prato stabile e quale fosse la sua reale importanza e, di conseguenza, di far iniziare il percorso sensoriale.
Qui, si potevano svolgere alcune attività come il riuscire ad associare, dall’odore, il fieno (proveniente da prato stabile) al formaggio corrispondente.
2. Tatto: questa stazione era dedicata alla lana e consisteva, utilizzando il tatto, nel far capire e vedere quali sono le quattro fasi principali della raffinazione della lana, dalla tosatura al prodotto finito.
Il percorso, quindi, si divideva in quattro step, in cui era possibile toccare con mano la lana. In questi trovavamo:
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- Lana appena tosata (sucida), con ancora la presenza di grasso (utilizzato successivamente per la produzione di saponi e oli essenziali) e rimasugli di erba e corteccia, dovuti al pascolamento;
- Lana lavata;
- Lana lavorata, ovvero quel tipo di lana in cui l’azione di due pettini permette di eliminare definitivamente tutte le scorie presenti sul vello;
- Prodotto finito, ad esempio cuscini, tovaglie, cappelli, guanti ecc…
Qui, gli allievi dovevano assistere i visitatori e illustrare quali fossero le differenze tra le varie fasi di lavorazione.
3. Vista: in questa postazione erano posizionate due teche di vetro. La prima al cui interno c’era un campione di prato stabile, la seconda contenente un campione proveniente da un terreno di agricoltura convenzionale. L’attività consisteva nel fatto di spiegare (utilizzando la vista) le differenze e le proprietà che i due terreni possedevano, dal punto di vista biologico e vitale.
Per i bambini più piccoli, invece, era possibile usufruire del memory, nel quale erano presentati i principali insetti e animali presenti all’interno dei prati stabili.
Inoltre, la scuola di Lombriasco ha messo anche a disposizione un’arnia illustrativa, che permetteva la pubblicizzazione del progetto riguardante l’apicoltura, intrapreso da alcuni anni.
4. Udito: l’argomento principale trattato è stato quello riferito agli uccelli. L’obiettivo era quello di far capire quale fosse la loro reale importanza all’interno di un prato stabile.
Gli uccelli potrebbero essere un vero e proprio indice di biodiversità. L’attività consisteva nell’ascoltare tre tracce audio diverse, le quali contenevano rispettivamente il canto delle specie di uccelli presenti in pascoli mediterranei, collinari e alpini. Il compito del visitatore era quello di indovinare quale fosse la traccia corrispondente al tipo di pascolo.
5. Gusto: con una prenotazione, per alcuni gruppi organizzati è stato possibile partecipare a una determinata degustazione, riguardante prodotti derivati da animali alimentati da essenze provenienti da prato stabile.
Qui, si potevano trovare formaggi quali il Parmigiano Reggiano 24 mesi, un formaggio semi-duro pecorino ed un formaggio fresco ovino e mieli di alta montagna, di presidio “Slow Food” (millefiori di luoghi diversi, uno di rododendro e una melata di abete).
In questo contesto, gli studenti avevano il compito di consegnare i formaggi da degustare alle persone presenti e, in caso di necessità, di aiutare il degustatore a svolgere la sua lezione nel miglior modo possibile.
Questa esperienza, dal punto di vista lavorativo e umano, ci ha arricchiti notevolmente; non solo per essere riusciti a mostrare le nostre competenze tecniche, ma anche e soprattutto per aver avuto l’opportunità di provare ad instaurare un dialogo con persone interessate al progetto.
Desideriamo, inoltre, ringraziare per la professionalità e per la gentilezza il personale di “Slow Food” presente nello stand.
Ci auguriamo che nel prossimo futuro possano esserci altre opportunità simili, che abbiano lo scopo di farci apprendere nuove informazioni e ci introducano, gradualmente, nel mondo del lavoro con le giuste competenze.
Andrea Costanzia e Stefano Surra (IV ITA)