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L’incontro dei Consigli Generali dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Valdocco

Dall’Agenzia ANS di Torino:

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Si è rinnovato ancora una volta nel pomeriggio di ieri, giovedì 22 dicembre, il fraterno incontro del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco (SDB) e del suo Consiglio Generale, con la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e il suo Consiglio Generale. L’appuntamento si è realizzato presso la Casa Madre dei Salesiani, a Valdocco, ed è stato caratterizzato dal consueto clima di amicizia e di condivisione della spiritualità salesiana.

L’incontro, che è stato coordinato dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, è ormai da anni una tradizione consolidata tra i due Consigli Generali, che si rinnova a cadenza semestrale, in estate e in inverno, quando entrambi gli organi si ritrovano per le rispettive sessioni plenarie.

A caratterizzare quest’incontro sono stati in particolare due elementi: in primo luogo, la celebrazione di ringraziamento in prossimità del Natale, che ha indirizzato i momenti comuni e i tempi di confronto nello spirito di una condivisione comunitaria e fraterna; e in secondo luogo, una condivisione sull’animazione vocazionale.

Il programma ha previsto in apertura l’accoglienza della Madre Generale, Madre Chiara Cazzuola, e delle sue Consigliere, alle 16 dell’ora locale.

Nelle sue parole di accoglienza il Rettor Maggiore ha parlato

del senso di gratitudine e semplicità per tutti i membri dei due Consigli per il dono di stare insieme nella casa del nostro padre Don Bosco, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, luogo che ci parla delle nostre radici e della nostra storia. Trovarci qui a nome di Don Bosco e Madre Mazzarello ci fa tanto bene e ci dà un grande senso di famiglia. Una vera testimonianza di fraternità per tutta la Famiglia Salesiana. Con tutto il cuore e affetto, benvenute.

Madre Chiara Cazzuola, da parte sua, ha risposto:

Siamo molte contente di essere qui. Veramente ci sentiamo a casa. Don Ángel è un segno di comunione e unità per tutti noi. È molto bello stare qui, e insieme guardare il futuro.

Durante l’assemblea comunitaria don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, ha guidato una sessione sul tema della animazione vocazionale, principio ispiratore e traguardo della Pastorale Giovanile Salesiana. Ha sottolineato la importanza di fare “l’animazione vocazionale all’interno della pastorale giovanile, e ha invitato tutti a guardare questo momento della storia della Congregazione Salesiana e dell’Istituto delle FMA come grande opportunità per promuovere la “cultura vocazionale”: con la preghiera insistente e con la testimonianza appassionata della vocazione che Dio dona a ciascuno.

Ha anche ricordato che tutti i Salesiani e le FMA sono cuore, memoria e garanti non solo del carisma salesiano, ma anche della propria vocazione, e che il vero motore della nostra vita consacrata è la sequela di Gesù Cristo. Ancora, ha aggiunto che bisogna saper custodire la presenza salesiana in mezzo ai giovani e ha sottolineato l’importanza del rinnovamento e la rivitalizzazione della vita comunitaria, il ruolo centrale della comunità educativa pastorale e la fiducia nel cuore generoso dei giovani.

Dopo la presentazione di don García Morcuende, suor Runita Borja, Consigliera per la Pastorale Giovanile delle FMA, ha aperto un momento per la condivisione a partire da alcune domande, principalmente su quale sono i segni di speranza presenti nell’animazione vocazionale delle due Congregazioni.

Il momento fraterno ha raggiunto il suo apice con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, all’interno delle Camerette di Don Bosco. Nella sua omelia il Rettor Maggiore ha sottolineato la importanza di “dare il meglio di noi a Dio e ai giovani”. Ha ricordato che Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice hanno in Don Bosco e Madre Mazzarello due esempi di santi che hanno vissuto con grande semplicità e generosità.

Alle volte – ha sottolineato il Rettor Maggiorec’è il rischio umano. Noi abbiamo fatto la scelta più preziosa nella vita religiosa: abbiamo consegnato la nostra vita a Dio. Succede alle volte che nel nostro quotidiano dimentichiamo di essere generosi, che le nostre energie vanno spese per servire l’altro”.

Quindi, ha concluso ricordando che Maria, la Madre di Gesù, è l’esempio della vera e generosa consegna a Dio e agli altri.

Questo tempo di preziosa e ricca condivisione è terminato dopo la celebrazione con l’agape fraterna e lo scambio dei regali.

Settimana Comunitaria a Valdocco

Partono le proposte per la Settimana Comunitaria a Valdocco, presso gli SDB o le FMA: un’occasione per confrontarsi nel quotidiano e conoscere meglio una comunità salesiana.

Quando:

  • 22-27 gennaio
  • 5-10 febbraio

Per chi:

Aperta a ragazzi e ragazze dall’annata 2003 in su.

Informazioni:

  • Assicurati i tempi di studio e lavoro.
  • Portare asciugamani, lenzuola, necessario per lo studio e il lavoro.
  • L’esperienza non ha un prezzo ma un costo: ciascuno contribuisce in base alle proprie possibilità

Per partecipare:

Contattare il responsabile del proprio centro prima di iscriversi.

24 novembre, giornata di preghiera per la pace in Ucraina

Pubblichiamo l’invito alla preghiera per la pace in Ucraina promosso dall’ufficio nazionale di Animazione Missionaria dei Salesiani in Italia e dalle FMA Italia.

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In questi mesi stiamo continuando a seguire la situazione del Conflitto in corso nell’Est  Europa. Durante i mesi estivi si sono susseguite iniziative frutto dell’impegno di ciascuna  ispettoria e di ciascun territorio, che non hanno mai smesso di rendere sostegno e vicinanza  alle Case salesiane presenti in Ucraina e a quelle della Polonia che si sono trovate da subito  in prima linea a dare il loro sostegno alle popolazioni compite dal conflitto. 

Insieme all’impegno di sensibilizzazione e di solidarietà, siamo vicini a questi nostri  fratelli e sorelle ucraini attraverso un impegno di preghiera congiunta per chiedere insieme  il dono della Pace, preghiera che si sussegue in tutti i nostri ambienti educativi come una  staffetta continua. Insieme alla guerra in Ucraina sappiamo che attualmente sono presenti altri conflitti nel mondo. 

È l’esortazione rivolta ai fedeli da Papa Francesco al termine dell’udienze generali e degli Angelus in Piazza San Pietro nelle ultime settimane. E proprio nell’Angelus di domenica  23, Giornata Missionaria Mondiale il Papa ha annunciato: “Dopodomani, martedì 25 ottobre,  mi recherò al Colosseo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo, insieme ai  rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle Religioni mondiali, riuniti a Roma  per l’incontro “Il grido della pace”. Vi invito ad unirvi spiritualmente a questa grande  invocazione a Dio: la preghiera è la forza della pace, preghiamo, continuiamo a pregare per  l’Ucraina così martoriata”. 

Come Ufficio Nazionale di Animazione Missionaria e come FMA Italia sentiamo quindi  l’urgenza di proporre uno Spazio di Preghiera comunitaria per tutte le realtà salesiane in  Italia. Per questo motivo, giovedì 24 novembre, giorno dedicato al ricordo e alla preghiera  a Maria Ausiliatrice, tutte le Comunità Educative Pastorali e le Comunità Educanti sono  chiamate a trovare un tempo per proporre in ogni ambiente educativo questa invocazione  per la Pace (es. Buongiorno, Buonanotte, Celebrazione Eucaristica, Adorazione Eucaristica,  Rosario, ecc…). Nel momento di preghiera individuato, invitiamo a inserire il testo della  preghiera per la Pace che Papa Francesco ha già utilizzato in altre occasioni. 

All’Ausiliatrice, Madonna dei tempi difficili, affidiamo la nostra Europa e il nostro  Mondo. 

 

PREGHIERA PER LA PACE 

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!  

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni 

a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi;  

tanti momenti di ostilità e di oscurità;  

tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… 

Ma i nostri sforzi sono stati vani.  

Ora, Signore, aiutaci Tu! 

Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, 

guidaci Tu verso la pace. 

Apri i nostri occhi e i nostri cuori 

e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; 

“con la guerra tutto è distrutto!”. 

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti 

per costruire la pace. 

Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, 

Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, 

donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; 

donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli 

che incontriamo sul nostro cammino. 

Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini 

che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le  nostre tensioni in perdono. 

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza 

per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo 

e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. 

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare  sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen. 

(Papa Francesco)

Valdocco: l’Invio missionario della 153° Spedizione Missionaria Salesiana

Domenica 25 settembre, presso la basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, il Rettore Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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Domenica 25 Settembre, nella basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, il Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha presieduto la Messa con l’invio missionario di 19 Salesiani di Don Bosco e 9 Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Sei missionari salesiani non hanno ricevuto il loro visto in tempo. Per i Salesiani è stata la 153a spedizione missionaria, mentre per le FMA è stata la 145a spedizione missionaria.

Insieme al Rettor Maggiore e X Successore di Don Bosco, hanno concelebrato il suo Vicario, don Stefano Martoglio, il Consigliere Generale per le Missioni, don Alfred Maravilla, il Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Angel García Morcuende, 20 Ispettori e tanti altri presbiteri.

Nell’omelia, Don Á.F. Artime ha ribadito che è grazie ai missionari se oggi il carisma salesiano è diffuso in tutto il mondo; senza di loro i salesiani sarebbero pochi e presenti solo in Italia.

“Il nostro modo di vivere insieme da tutte le parti del mondo è una parola profetica”

ha spiegato, osservando poi come la circostanza dell’invio missionario fosse l’occasione propizia per dire grazie al Signore per la chiamata missionaria di questi religiosi, una chiamata particolare all’interno della vocazione comune salesiana e in grado di trasmettere entusiasmo ai giovani nel nome del Signore, con cuore salesiano.

Il Successore di Don Bosco ha quindi ripreso il dialogo avuto la sera prima con i neo-missionari SDB e FMA:

“Oggi lo sguardo non può essere lo stesso dei tempi di Don Bosco, non andiamo ad insegnare a quelli che non sanno. Invece, andiamo a condividere la vita, offrendo quello che noi siamo e sicuramente ricevere molto di più che quello che offriamo”.

Commentando la Parola di Dio, il Rettor Maggiore ha sottolineato come il Vangelo della giornata fosse chiarissimo: c’è un uomo molto ricco, di cui non si sa il nome perché ha il cuore così duro da aver perso se stesso, e un povero di nome Lazzaro. Il problema non è la ricchezza, ma il cuore morto, incapace di vedere qualcosa oltre il proprio io e sentire compassione e misericordia.

“Non dimentichiamo che siamo nati per i ragazzi più poveri, non per fare chissà cosa, ma per incontrarli lì dove si trovano i più bisognosi in ogni parte del mondo”.

A volte non si tratta di povertà materiale ma del grande vuoto nel senso della vita e la solitudine estrema, a volte non manca niente, ma manca tutto.

“Prendetevi cura di voi, ma date il meglio di voi, date la vita tutti i giorni. Tanti ci aspettano senza conoscerci!”

ha esortato il Rettor Maggiore.

A seguito della professione di fede, si è svolto il solenne mandato e la consegna delle croci missionarie per mano del Rettor Maggiore. A nome di Madre Chiara Cazzuola, Madre Generale delle FMA, che non ha potuto presenziare, è stata suor Ruth del Pilar Mora, Consigliera Generale per le Missioni, a consegnare la croce missionaria alle missionarie.

“Carissimi fratelli e sorelle, Maria, Madre e Maestra, vi accompagni e vi protegga. A nome di Don Bosco e nella memoria della Prima Spedizione Missionaria, andate e annunciate ai giovani e ai poveri del mondo la gioia di Cristo risorto”

sono state le parole di invio di Don Ángel Fernández Artime, che hanno ricordato la Prima Spedizione Missionaria del 1875.

Convegno FMA

Dal 25 al 30 settembre 2022 si terrà a Roma il convegno internazionale “Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione“. L’evento, che si terrà presso la Casa Generalizia FMA in via dell’Ateneo Salesiano 81, è organizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» e promosso dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

Inserito nel movimento in atto per sostenere il Patto educativo globale lanciato da Papa Francesco e cooperare a un nuovo modello di sviluppo attraverso l’apporto originale delle FMA all’educazione, a partire da dati storici fa il punto su alcuni aspetti dell’apporto delle FMA all’educazione, stimola il confronto con le sfide del presente, rilancia la missione educativa delle FMA nell’oggi e nel domani.

Il convegno, che si svolgerà sia in presenza che online (con traduzione simultanea in italiano, inglese, francesce, spagnolo e portoghese), è aperto alle Figlie di Maria Ausiliatrice, agli Istituti di Studi Superiori FMA, ai collaboratori delle comunità educanti, ai membri della Famiglia Salesiana, agli educatori religiosi e laici, cristiani e non cristiani, agli esponenti di organismi o istituzioni interessati all’educazione, agli studiosi di scienze dell’educazione e ai giovani.

Programma

FMA – Convegno internazionale sull’Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione

Dal 25 al 30 settembre 2022 si terrà a Roma il convegno internazionale “Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione“. L’evento, che si terrà presso la Casa Generalizia FMA in via dell’Ateneo Salesiano 81, è organizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» e promosso dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

Inserito nel movimento in atto per sostenere il Patto educativo globale lanciato da Papa Francesco e cooperare a un nuovo modello di sviluppo attraverso l’apporto originale delle FMA all’educazione, a partire da dati storici fa il punto su alcuni aspetti dell’apporto delle FMA all’educazione, stimola il confronto con le sfide del presente, rilancia la missione educativa delle FMA nell’oggi e nel domani.

Il convegno, che si svolgerà sia in presenza che online (con traduzione simultanea in italiano, inglese, francesce, spagnolo e portoghese), è aperto alle Figlie di Maria Ausiliatrice, agli Istituti di Studi Superiori FMA, ai collaboratori delle comunità educanti, ai membri della Famiglia Salesiana, agli educatori religiosi e laici, cristiani e non cristiani, agli esponenti di organismi o istituzioni interessati all’educazione, agli studiosi di scienze dell’educazione e ai giovani.

Contatti:

  • convegnofma150@gmail.com
  • segreteria.convegnofma150@gmail.com

Clicca qui per leggere il programma del convegno

5 agosto 1872 – 2022: 150° dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice

Il 5 agosto 2022 si sono celebrati i 150 anni dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Il 5 agosto 1872 infatti, a Mornese in Piemonte, 11 giovani donne, guidate da Maria Domenica Mazzarello pronunciarono il loro “sì”, alla presenza di Don Bosco, per dare vita a una congregazione religiosa che si sarebbe ispirata all’esempio di Maria Ausiliatrice e si sarebbe dedicata all’educazione e all’evangelizzazione delle e dei giovani. Di seguito la notizia riportata dal sito InfoANS.

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La data del 5 agosto è una data di grazia e un evento di forte comunione per tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) del mondo, e lo è in particolare quest’anno. Questo perché il 5 agosto 1872 – cioè esattamente 150 anni fa, domani – in quel di Mornese, in Piemonte, un gruppo di 11 giovani donne, guidate da Maria Domenica Mazzarello pronunciarono il loro “sì”, alla presenza di Don Bosco, per dare vita a una congregazione religiosa che si sarebbe ispirata all’esempio di Maria Ausiliatrice e si sarebbe dedicata all’educazione e all’evangelizzazione delle e dei giovani, soprattutto di quelle e quelli provenienti da famiglie povere.

Il nome del nuovo Istituto è oggi un simbolo di un’identità: Figlie di Maria Ausiliatrice, monumento vivo di gratitudine alla Madonna di Don Bosco.

“Per un dono dello Spirito Santo e con l’intervento diretto di Maria, San Giovanni Bosco ha fondato il nostro Istituto come risposta di salvezza alle attese profonde delle giovani. Gli ha trasmesso un patrimonio spirituale ispirato alla carità di Cristo Buon Pastore, e gli ha impresso un forte impulso missionario”

affermano le Costituzioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice (N° 1).

Sono passati 150 anni e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice celebra una prolungata e ricchissima storia di amore e attenzione ai giovani. Le celebrazioni, organizzate negli ultimi tre anni, hanno dovuto far fronte al difficile contesto della pandemia di Covid-19, ma tutto questo ha costituito un momento ancora più opportuno per ripercorrere la storia dell’Istituto e per ricercare nelle proprie origini e nel proprio carisma l’ispirazione per affrontare le sfide del presente.

Come ha detto la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola:

“In questa situazione che ancora sorprende e persiste, siamo chiamate ad accettare le sfide del mondo contemporaneo per progettare il futuro con audacia e, in questo contesto, a vivere il 150° anniversario come un’opportunità di rinnovamento e di rilancio vocazionale e missionario”.

Dal piccolo villaggio di Mornese al mondo intero, nei suoi primi 150 anni di vita l’Istituto FMA ha trasportato la passione educativa di Don Bosco e Madre Mazzarello ai quattro angoli del mondo ed è oggi una tra le maggiori congregazioni religiose femminili della Chiesa.

Domani a festeggiare la ricorrenza del 150° ci saranno 11.225 FMA professe e 310 novizie, sparse in 97 Paesi dei cinque continenti, e organizzate in 69 Ispettorie e 5 Visitatorie. Esse animano la loro missione attraverso 122 centri di promozione femminile, 274 opere sociali (per migranti, rifugiati e minoranze etniche), 440 convitti e ostelli, 475 Centri di Formazione Tecnica e Professionale, 142 opere sociali per bambini e giovani in difficoltà, 2.793 oratori e centri giovanili e 3.175 scuole di vari ordini e gradi.

Per ciascuna di queste comunità o centro delle FMA vale quanto recita il motto prescelto per il 150°:

“Maria cammina in questa casa”.

Per ulteriori informazioni sull’anniversario e sulle proposte per celebrarlo, CLICCA QUI.

Mornese – 150° dell’Istituto FMA: Vicario del Rettor Maggiore presiede le professioni perpetue di quattro religiose

Venerdì 5 agosto 2022, nel 150° anniversario della Fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, alla presenza della Madre Generale dell’Istituto Chiara Cazzuola, ha presieduto una solenne Eucaristia all’interno del Santuario dedicato a “Santa Maria Domenica Mazzarello” presso Mornese, nel corso della quale quattro FMA hanno emesso la loro Professione Perpetua.

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Venerdì 5 agosto 2022, nel 150° anniversario della Fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, alla presenza della Madre Generale dell’Istituto, Madre Chiara Cazzuola, e di altre sue consorelle del Consiglio Generale, ha presieduto una solenne Eucaristia all’interno del Santuario dedicato a “Santa Maria Domenica Mazzarello” presso Mornese, nel corso della quale quattro FMA – originarie di Timor Est, Cina e Medioriente – hanno emesso la loro Professione Perpetua, atto pubblico ed ecclesiale.

Don Martoglio sin dall’inizio della celebrazione ha espresso la sua gioia per poter partecipare a un evento di fedeltà del Signore e delle FMA in una data storica tanto significativa per l’Istituto delle FMA.

“La prima grazia che chiediamo, per noi e per loro, è di essere profondamente innamorati di Dio”,

ha detto riprendendo la lettura dal Cantico dei Cantici.

“L’espressione più vera della nostra consegna al Signore è la nostra umanità, che comunica la presenza di Dio. ‘Siate sempre lieti’ (1Tes 5, 16-24), dice San Paolo”.

Commentando il brano di Vangelo, il Vicario del Rettor Maggiore ha poi sottolineato:

“Alle nozze di Cana manca il vino, manca la gioia. Se ne accorge Maria, e fa accorgere quando c’è qualcosa che si rompe. Chiama i servi e dice: ‘Fate quello che vi dirà’. L’intercessione di Maria produce miracoli”.

Infine, ha augurato a ciascuna delle professande:

“Trasforma le anfore della tua vita in una gioia piena e senza fine. Consegnati a Dio, e Lui che è la tua pace, la tua serenità, trasformerà la tua sofferenza, la tua vita, e tramite di te, la vita di tante persone. Questo è il segno di essere consacrati, consegnati”.

Successivamente si è realizzato il rito della Professione religiosa: in rappresentanza del mondo intero e sulla scia di generazioni di FMA che in 150 anni di storia hanno risposto al Signore nella donazione totale di sé, le quattro candidate hanno concretizzato pubblicamente il loro desiderio di donarsi completamente al Signore per servire i giovani secondo il progetto di San Giovanni Bosco e di Santa Maria Domenica Mazzarello, unendo per sempre la propria vita al sacrificio di Cristo. Subito dopo ciascuna ha ricevuto un simbolo prescelto: una corona di fiori, una lampada accesa, una corona del rosario.

Al termine della celebrazione e dei ringraziamenti delle Neoprofesse Perpetue, Madre Chiara Cazzuola, a nome dell’Istituto, ha ringraziato il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, per aver donato la presenza del suo Vicario in questo giorno così importante per la storia dell’Istituto, i sacerdoti concelebranti, le famiglie e tutti coloro che le hanno accompagnate nel cammino.

Nell’occasione ha ricordato anche le tante FMA che, in quello stesso giorno, in tutte le parti del mondo, hanno celebrato le Prime Professioni, le Professioni Perpetue e altri anniversari di consacrazione al Signore.

AM: Mandato Missionario 2022

Domenica 8 maggio si è svolto, presso la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice di piazza Maria Ausiliatrice a Torino, il sesto incontro del “Percorso nel Cuore del Mondo” 2021/2022.

Il tema dell’incontro è stato la vita di gruppo in missione: nella prima parte della giornata i gruppi hanno lavorato sulla conoscenza di sé e sul riconoscersi in Gesù, modello di missionarietà e primo missionario. Nel pomeriggio hanno ricevuto alcuni consigli pratici da parte di don Fabio Mamino e altri giovani partiti negli scorsi anni.

La giornata si è conclusa con un momento molto importante: la celebrazione del mandato missionario, presieduta dall’ispettore don Leonardo Mancini e con l’intervento dell’ispettrice suor Emma Bergandi. Durante la celebrazione è stata consegnata la croce missionaria ai 20 membri dei tre gruppi che partiranno quest’estate per la Lituania, la Romania e l’Albania. 

Commentando il Vangelo, don Leonardo ha ricordato ai gruppi che, come pecorelle del gregge del Signore siamo chiamati ad ascoltare e seguire Gesù e che, proprio per questo, non saremo strappati alle Sue mani e non dovremo temere nulla. Suor Emma invece ha invitato ad un cambio di prospettiva verso la missione: non una partenza per “fare qualcosa” ma per ricevere ed accogliere la ricchezza senza fine che viene dall’incontro.

Cari confratelli e laici corresponsabili,

spinti dalla luce e forza che proviene dal Cristo Risorto, nonostante le incertezze  legate alla guerra in Ucraina, accompagnati da Maria Ausiliatrice, guardiamo all’estate che arriva con speranza. 20 ragazzi e 5 accompagnatori partiranno nel periodo a cavallo fra luglio e agosto  in tre gruppi destinati in Albania, Lituania e Romania. Li affidiamo alle vostre preghiere.

(don Theo)

UPS: Giovani Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice si formano per essere testimoni credibili di vita cristiana in un mondo che cambia

Nell’ambito delle Giornate Salesiane di Comunicazione 2022, realizzate presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) venerdì 29 e sabato 30 aprile, oltre 130 giovani in formazione tra Salesiani di Don Bosco (SDB) e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) hanno vissuto un fine-settimana di crescita nella comprensione della comunicazione al servizio della missione e nella fraternità. Le attività delle Giornate Salesiane di Comunicazione (GSC) hanno approfondito il tema guida “Essere cristiani in un mondo che cambia”. Di seguito la notizia pubblicata dal sito dell’ANS.

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(ANS – Roma) – Oltre 130 giovani in formazione tra Salesiani di Don Bosco (SDB) e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) hanno vissuto un fine-settimana di autentica crescita nella comprensione della comunicazione al servizio della missione e nella fraternità, nell’ambito delle Giornate Salesiane di Comunicazione 2022, realizzate presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) nei giorni di venerdì 29 e sabato 30 aprile. Ai lavori hanno preso parte anche don Gildasio Mendes e suor Ausilia De Siena, Consiglieri Generali SDB ed FMA per la Comunicazione Sociale.

Le attività delle Giornate Salesiane di Comunicazione (GSC) si sono svolte come da programma e hanno approfondito il tema guida “Essere cristiani in un mondo che cambia”. Nel primo pomeriggio di venerdì Padre Giulio Albanese, missionario comboniano e giornalista, ha introdotto per tutti i presenti il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2022, sul tema “Ascoltare con l’orecchio del cuore”.

“Bisogna conoscere e comprendere la complessità del mondo inteso come villaggio globale, confrontarsi sempre con la realtà. Avere il coraggio di vivere la sofferenza, continuare a cercare per credere, sperare e amare, non rinunciando a lottare. In tempo di post-Covid-19 e di guerra, e oltre, occorre scommettere di nuovo su formazione, cultura, ascolto-dialogo. Alla comunità cristiana, come d’altronde a tutte le agenzie educative in campo, spetta il compito di promuovere l’esercizio del pensiero, influenzato e illuminato, nella fede, dallo Spirito Santo”

ha affermato il missionario-giornalista. Successivamente, i partecipanti hanno rivolto alcune domande di approfondimento e sono stati quindi suddivisi in gruppi per riflettere insieme su alcuni temi generali, precedentemente individuati, relativi alla vita cristiana come giovani religiosi, alla luce del motto che ha guidato le GSC di quest’anno.

Il pomeriggio è proseguito poi con la condivisione in assemblea delle esperienze avute nei gruppi di lavori, così come degli impegni presi. In serata, dopo un momento di preghiera curato dai novizi SDB e il tempo per l’agape fraterna, sono state proiettate e discusse alcune video-interviste realizzate dagli stessi giovani in formazione ad altri giovani loro coetanei, sul valore della fede e della vita cristiana nel mondo di oggi.

La giornata è terminata con il pensiero della “buonanotte salesiana” offerto da don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’UPS. Nell’occasione don Kanaga ha sottolineato l’importanza per ogni membro della Famiglia Salesiana di essere “comunicatore della gioia che viene da Dio”, e ha anche esortato ciascuno dei presenti a vivere in modo tale che ciascuna persona che lo/la incontri sia portato a riconoscere in lui o in lei, come nell’apostolo Giovanni, “il discepolo amato”.

Sabato mattina la giornata è iniziata con l’Eucaristia, animata dalle giovani FMA e presieduta da don Gildasio Mendes.

Le attività sono poi proseguite con una sessione di laboratori paralleli, nove, su una gran varietà di temi, curati e animati da esperti dei rispettivi settori e di grande attualità, tutti comunque legati alla vita e alle difficoltà che può incontrare un giovane cristiano oggi: la testimonianza cristiana della pace, l’ecologia integrale, le sfide dell’identità di genere, gli scandali nella Chiesa, la creatività nella liturgia, l’immaginario religioso presentato nelle piattaforme audiovisive, il rapporto tra consacrati e la rete, la realtà odierna dell’universo giovanile e la credibilità dell’individuo.

Come giornate dedicate alla comunicazione, non poteva mancare un tempo congruo dedicato all’ascolto e alla valutazione delle attività da parte dei partecipanti: un feedback necessario per rendere autentica la comunicazione e per affinare sempre più, col passare delle edizioni, quest’iniziativa delle Giornate Salesiane di Comunicazione, partita ormai 10 anni fa.

L’esperienza si è conclusa con un ultimo momento di agape fraterna, e i riscontri ottenuti hanno testimoniato una generale soddisfazione per un’offerta di formazione alla comunicazione quanto mai necessari oggi e la richiesta di approfondire e strutturare ulteriormente percorsi e cammini sul tema.

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