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Cuneo: l’MGS in pellegrinaggio notturno a Lourdes

Dai salesiani di Cuneo.

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50 giovani nel Movimento Giovanile Salesiano di Cuneo e Fossano Greco partecipato anche quest’anno al pellegrinaggio notturno a Lourdes. Partiti la sera del primo novembre, hanno raggiunto la cittadina – santuario ai piedi dei Pirenei all’alba del giorno dei defunti.

Qui hanno potuto vivere, in una bella giornata di sole, un vero tempo di ritiro spirituale con Rosari, Confessioni, S. Messa, Via Crucis, Adorazione Eucaristica e percorso sui passi di Bernadette.

Il tutto si è concluso con la tradizionale e toccante processione serale aux flambeaux“. Anche questa volta la Vergine Maria ha toccato i cuori di tutti, come testimoniato in autobus nel viaggio di rientro e come due di loro hanno voluto condividere per iscritto:

Michele

Due momenti per me molto significativi di questo pellegrinaggio: il primo durante la recita del rosario. Ognuno di noi aveva preparato una intenzione, una preghiera, un ringraziamento alla Vergine Maria. Preghiere che vengono dal cuore, che toccano le piaghe del nostro animo.

Sono grato di aver vissuto un secondo momento particolare quando abbiamo portato il nostro grande cero in mezzo a tanti, tantissime altre candele… vedere ardere tutte quelle fiamme ha significato protrarre la preghiera di ognuno in quel luogo santo.

È stata una esperienza unica anche vedere e toccare la Grotta dell’apparizione: dà senso di pace, di piena fiducia, siamo tutti uniti nella fede. Ognuno di noi ha la possibilità, nel più totale silenzio, di affidare a Maria le proprie paure, le preoccupazioni o la sofferenza che porta dentro senza paura di essere giudicato.

Ma è bello anche poter condividere con Lei una gioia del cuore, una speranza di pace e di amore. Grazie davvero.

Irene

La possibilità di ritornare a Lourdes è stata una Grazia. Ho fatto esperienza della presenza di un’amore di Madre che desidera donare pace ai cuori. È stata un’occasione per poter affidare nelle mani di Maria tante anime e le situazioni più difficili che porto in me.

Mi rendo conto che vale la pena seguire il Signore, ti chiede di perdere un po’ di te, ma ricevi tanto di più.

La bellezza della giornata l’ha confermata la gioia e la serenità impresse nei nostri volti: stanchi ma davvero contenti!

Michele Rua: pellegrinaggio al Colle Don Bosco

Dal Michele Rua di Torino.

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Tornano le iniziative dell’A.S.D. Auxilium Monterosa in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto “Sport Sano in corpore sano“, questa volta con la proposta del pellegrinaggio al Colle Don Bosco nella giornata di sabato 28 settembre 2024.

Un percorso di  complessivo di circa 37km che potrà essere eseguito tutto o a tappe, raggiungendo il gruppo durante il percorso.

Percorso e tappe

  • Ritrovo in Oratorio | ore 7.00
  • Partenza dall’Oratorio | ore 7.30
  • Arrivo all’Oratorio di Chieri | ore 11.30/12.00
  • Pranzo e relax
  • Ripartenza da Chieri | ore 12.30/13.00
  • Arrivo a San Giovanni di Riva | ore 14.00/14.30
  • Ripartenza da Riva | ore 14.30/15.00
  • Arrivo a Colle Don Bosco | ore 17.00
  • A seguire S. Messa

Materiale necessario

  • Scarpe comode
  • Bastoncini da trekking
  • Felpa
  • K-way
  • Maglietta di ricambio
  • Pranzo al sacco

Se intendi partecipare

  1. Scegli il punto di partenza
  2. Indica se hai bisogno di un trasporto per il ritorno

Informazioni

Giorgio Mitolo

Iscrizione OBBLIGATORIA entro e non oltre lunedì 23 settembre CLICCANDO QUI.

Pellegrinaggio MGS in Puglia: tutte le foto

Dall’11 al 16 agosto 2024 si è svolto il Pellegrinaggio MGS in Puglia: una profonda esperienza spirituale ma anche un momento di grande festa, di gioia intensa e di vera comunione.

Il pellegrinaggio, dal tema “Costruttori di pace“, ha toccato diverse città significative: Lecce, Alessano, S. Maria di Leuca (punto più a Sud della Puglia dove i 2 mari si incontrano), Brindisi, Bari e, nel 200° anniversario del Sogno di don Bosco, Colle Don Bosco.

I partecipanti hanno esplorato temi legati alla pace e vissuto esperienze di incontro e confronto con importanti figure spirituali come don Tonino Bello e Matteo Farina.

Il percorso si è concluso al Colle Don Bosco, unendosi ai giovani del SYM mondiale.

Sulle orme di Don Bosco: un’esperienza che fa sognare

Da InfoANS.

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Il 5 giugno 2024 i partecipanti al IV livello del Corso di Salesianità hanno concluso un viaggio di 28 giorni attraverso l’Italia, sulle orme di San Giovanni Bosco.

L’esperienza è stata organizzata dal Centro Salesiano di Formazione Permanente per l’America (CSFPA), con sede a Quito, in Ecuador, ed è consistita in un pellegrinaggio attraverso i luoghi che conservano la memoria della vita e dell’opera del Santo dei Giovani, a chiusura del ciclo quadriennale di studi del corso di “Iniziazione alla Salesianità”.

L’inizio del viaggio è stato pieno di aspettative per i partecipanti.

“Poter stare nei luoghi dove siamo stati ‘fondati’, riempie il cuore di gioia, perché significa conoscere i luoghi dove è nato e si è diffuso il carisma salesiano”

ha detto don Jesús Medrano, dell’Ispettoria di Messico-Guadalajara.

Il corso ha avuto inizio a Torino ed è proseguito poi ad Annecy. Qui i pellegrini hanno visitato i luoghi significativi della vita di San Francesco di Sales, da cui i salesiani hanno ereditato la spiritualità e il nome, fermandosi in particolare nella Basilica della Visitazione, dove sono custodite le spoglie del santo vescovo ginevrino e di Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal.

A Genova, i partecipanti hanno potuto visitare la casa salesiana amata da Don Bosco come una seconda Valdocco e il porto da cui partì la prima spedizione missionaria in America, di cui l’anno prossimo ricorreranno i 150 anni.

“Qui abbiamo potuto riflettere su ciò che Gesù ci dice nella sua parola: andate in tutto il mondo ad annunciare il Vangelo, e abbiamo compreso lo scopo del nostro carisma”

ha commentato Brigildo de Deus, salesiano missionario in Argentina Sud.

Un momento speciale è stato il soggiorno al Colle Don Bosco, la casa d’infanzia del piccolo Giovannino Bosco. Lì hanno rivissuto il “Sogno dei Nove Anni” che segnò l’inizio e tutto lo sviluppo della sua missione. Questa visita ha avuto un grande impatto su tutti i partecipanti, a motivo anche del 200° anniversario di quel sogno.

“Essere qui è davvero una grazia di Dio. Don Bosco ci ha portati qui, per farci fare questa esperienza, per conoscere la sua vita semplice e vedere come da un ambiente familiare sia riuscito a costruire quello di cui ora godiamo”

ha condiviso don Melvin Severino, della Repubblica Dominicana, nell’Ispettoria delle Antille.

A Torino, nell’Oratorio di Valdocco, centro nevralgico della Congregazione, tutti si sono sentiti a casa, hanno camminato nei luoghi in cui Don Bosco visse fino alla sua morte, cogliendo in ogni angolo un ricordo, un aneddoto, un’esperienza pedagogica o spirituale. La basilica della “Maestra del sogno”, Maria Ausiliatrice, è stata come una calamita da cui molti non riuscivano a staccarsi.

L’esperienza si è infine conclusa a Roma, con un incontro con il Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di parlare da vicino con lui, oltre che di condividere la conclusione della loro formazione e di ricevere dalle sue mani i diplomi di completamento del IV livello della salesianità. Il sig. César Arrivillaga, dell’Ispettoria dell’Argentina Nord, ha detto che gli è sembrato

“di stare con Don Bosco in persona, in quanto è una presenza significativa per noi salesiani, poiché ci ispira identità e ci incoraggia a continuare nella missione salesiana”.

Durante i 28 giorni di viaggio nei luoghi che hanno segnato la vita di Don Bosco e di approfondimento del suo carisma, i partecipanti hanno vissuto un’esperienza di profonda comunione tra loro e di intensa identificazione con il dono spirituale e la missione che lo Spirito ha piantato nei loro cuori. Ora portano l’anima piena di gratitudine e di desiderio di trasmettere questa stessa vita, in mezzo ai giovani che la Provvidenza ha affidato loro.

Per rivivere questo pellegrinaggio formativo, è possibile anche visitare il canale YouTube del Centro Salesiano di Formazione Permanente America.


Pellegrinaggio MGS in Puglia

Torna per le ragazze e i ragazzi dalla terza superiore terminata ai 26 anni la possibilità di partecipare al Pellegrinaggio MGS la prossima estate, meta di quest’anno: la Puglia.

Con il tema “Costruttori di pace“, il percorso si estenderà da domenica 11 agosto a venerdì 16 agosto 2024.

Diverse le tappe in programma:

  • Una tappa veloce scendendo, per la Santa Messa
  • Lecce: visita alla città e approfondimento sul tema della pace
  • Alessano: confronto con la figura di don Tonino Bello, nel suo paese natale
  • S. Maria di Leuca: Santa Messa nel punto più a Sud della Puglia, dove i 2 mari si incontrano
  • Brindisi: incontro con il giovane Matteo Farina (verso la beatificazione)
  • Bari: testimoni sul tema della legalità
  • Colle don Bosco: nel 200° del sogno, ci uniremo coi giovani del SYM mondiale

Si dormirà nelle case salesiane di Lecce e Bari, in saloni e palestre (portare ognuno il proprio materassino/sacco a pelo).

Il viaggio sarà in bus, con partenza al mattino presto da Valdocco e ritorno nel tardo pomeriggio del 15 agosto.

L’arrivo al Colle Don Bosco, tappa conclusiva, è previsto al mattino del 16 agosto. Lì i ragazzi parteciperanno alla S. Messa al termine del SYM Day nel bicentenario del sogno. Dopo pranzo, il rientro a casa.

Costi e pagamenti

  • Quota totale: 300 € tutto compreso
  • 1° Caparra: 100 €, da versare entro il 2 giugno
  • Saldo: entro il 3 luglio

I pagamenti avvengono come casa, non come singoli. La causale indicherà il numero di quote per le quali si invia il pagamento.

L’IBAN a cui inviare i pagamenti è:

  • IT63O0569601000000001110X54
  • Banca Popolare di Sondrio (BIC POSOIT22XXX)
  • Intestato a: CIRCOSCRIZIONE MARIA AUSILIATRICE PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
  • Causale: Puglia_casa_n. quote (esempio: Puglia_Foglizzo_n. 5)

Iscrizioni a QUESTO LINK.

Per info:

“Verso Loreto”: il pellegrinaggio degli universitari di Cuneo

Dal sito dei salesiani di Cuneo.

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Partiti da Cuneo prima dell’alba, inizia il pellegrinaggio dei giovani universitari di Cuneo per il centro Italiaguardando a Loreto come mèta finale.

Dopo le prime ore di viaggio, la prima tappa è il paese natale del novello santo Artemide Zatti, Salesiano di don Bosco.

DA CUNEO A BORETTO

«Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» (Gv 1,46) è quello che, insieme a Natanaele, ci si potrebbe chiedere pensando a un paesino piccolo come Boretto (RE).

Eppure, questo paesello di poche centinaia di anime è stato protagonista della nascita del più recente santo della famiglia salesiana, il coadiutore Artemide Zatti.

Con la sua vita semplice ma piena, Zatti ci insegna che, prima cosa fra tutti, non è fare la nostra volontà, ma la volontà di Dio. Con un sogno ben preciso in mente, il novello santo coadiutore mostrerà al mondo come sia necessario, come san Giovanni Battista, mettere da parte il proprio io, per fare più spazio a Dio: “credetti, promisi, guarii”.

BRESCELLO, TEATRO DEL “MONDO PICCOLO”

La seconda tappa del pellegrinaggio è il piccolo paese di Brescello (RE), poco distante da Boretto, il quale accoglie pellegrini e turisti con una dedica al Mondo Piccolo, ai suoi protagonisti, don Camillo e Peppone, e al suo creatore, Giovanni Guareschi.

Gli scritti del Guareschi, sui quali si basano le celebri pellicole di “Don Camillo e Peppone”, occupano una posizione di rilievo, sia dal punto di vista storico che artistico, nella letteratura italiana del ‘900.

Spesso, tuttavia, viene sottovalutata o taciuta la profonda carica spirituale e il profondo significato teologico di cui queste opere sono pregne che descrivono, con una precisione quasi profetica, la profonda lotta interiore spirituale di ogni cristiano, quella fra uomo vecchio e uomo nuovofra la Chiesa di Cristo e il mondo.

Di fronte a questa lotta ogni cristiano dovrebbe chiedere al Signore Gesù, come don Camillo davanti al crocifisso: “Cosa possiamo fare noi?”, per lasciarsi poi stupire dalla risposta di Cristo stesso: «“Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme […]. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta”».

SAN MARINO: LA TESTIMONIANZA DI SUOR MARIA GLORIA RIVA

Accolti dalla comunità salesiana locale, veniamo accompagnati al cuore pulsante della Repubblica di San Marino. Qui abbiamo la possibilità di visitare il piccolo centro storico della rocca per poi essere accolti nel monastero delle Suore Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento.

Ad accoglierci è Suor Maria Gloria Riva, appassionata di storia dell’arte, la quale ci dona una preziosa testimonianza: in un mondo e un tempo sempre più confusi, fumosi, è prezioso e fondamentale per la vita interiore di ogni uomo e donna intraprendere senza paura una incessante e convinta ricerca del bello, della Bellezza autentica, della Verità, quella che parla ad ognuno di noi.

Dopo la testimonianza ci dirigiamo per la notte verso l’oratorio salesiano, dove recuperiamo le forze per la seconda giornata di pellegrinaggio, direzione Rimini.

I GIOVANI SANTI DI RIMINI: ALBERTO MARVELLI E SANDRA SABATTINI

Cosa ci si potrebbe aspettare da un giovane cresciuto in oratorio salesiano, deciso fin da piccolo a scegliere come suoi amici dell’anima e modelli nientemeno che San Domenico Savio e, qualche anno dopo, il Beato Piergiorgio Frassati?

Di tutte le cose che si potrebbero dire sulla vita del Beato Alberto Marvelli, certamente quella che lascia più a bocca aperta non è tanto il suo impegno sociale e politico -senza dubbio di grande importanza, specie per un ragazzo così giovane, il cui aiuto è stato fondamentale per decine di migliaia di abitanti di una Rimini martoriata dalla guerra-, quanto più il suo intimo rapporto con Dio.

All’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Agostino è possibile inginocchiarsi e pregare presso la sua tomba, domandando per noi la stessa fede e lo stesso slancio spirituale per raggiungere, insieme a lui, la santità: “salire, salire sempre nelle vie della perfezione, della purezza, della carità, della santità; voglio farmi santo.” (beato Alberto Marvelli)

È sempre nella città di Rimini che incontriamo una cristiana agguerrita, una brillante studentessa di medicina, una volontaria attivissima dell’associazione Papa Giovanni XXIII, la “santa fidanzata”, la beata Sandra Sabattini.

A presentarcela non sono solo i pannelli presenti nella chiesa parrocchiale di S. Girolamo -molto curati e dettagliati- ma alcune delle persone più importanti che sono state accanto a Sandra negli ultimi anni della sua vita.

Le preziose testimonianze di Guido, fidanzato di Sandra -il quale ha voluto partecipare attivamente al suo processo di beatificazione-, e delle sue amiche più strette, ci hanno permesso di conoscere Sandra nella sua vita ordinaria.

È grazie a loro se abbiamo potuto scoprire nella beata Sandra una giovane dalla vita “normale” -in famiglia, nelle amicizie, nello studio universitario, nella preghiera e partecipazione alla S. Messa quotidiane- innamorata di Gesù, che ogni giorno con fatica ha provato, riuscendoci, a dire il suo sì a Dio perché operasse cose sante in lei e con lei: “Non è mia questa vita. È tutto un dono. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora” (beata Sandra Sabattini)

LORETO: COMUNITA’ CENACOLO E LA SANTA CASA

Ultima tappa del pellegrinaggio è stato il comune di Loreto (AN). Dopo aver avuto la grazia di partecipare alla S. Messa celebrata da don Thierry all’interno della Santa Casa, siamo stati accolti dai giovani della Comunità Cenacolo di Loreto con una cena e una preziosa testimonianza che hanno reso questa seconda giornata di pellegrinaggio ancora più ricca.

Sotto la cupola della Basilica di Loreto si trova quella che la Tradizione cristiana, fin dagli albori della fede, considera la Santa Casa.

Qui è avvenuto il fatto che ha cambiato la storia del mondo: l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria e il successivo sì della fanciulla di Nazareth al progetto divino.

Queste mura sono state protagoniste nientemeno che della crescita di Nostro Signore, di quella che la teologia chiama “la vita nascosta” di Gesù: gli anni della sua infanzia, adolescenza e adultità, fino ad arrivare all’inizio della sua vita pubblica.

Secondo la Tradizione, la Santa Casa sarebbe stata portata in volo per mare dagli angeli del Signore, al fine di preservarla dalle profanazioni dell’invasione musulmana in Terrasanta.

Negli ultimi decenni, ricerche e studi archeologici sulla struttura e sui materiali della Santa Casa hanno portato ad una conclusione importante: quella di Loreto è, senza ombra di dubbio, la Santa Casa di Nazareth, mèta di pellegrinaggi fin dai primi secoli dell’era cristiana.

Fa sorridere constatare, ancora una volta, come la fede e scienza non siano in contrapposizione, ma come la seconda confermi la prima e le dia al contempo una forza maggiore.

Si compie quanto detto da Gesù: “vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,40).

Finita anche questa mattinata di visita al Santuario di Loreto, dopo una breve pausa pranzo, ci dirigiamo verso i nostri mezzi in direzione Cuneo.

Una sosta a Fontanellato (PR) nella comunità monastica delle Sorelle di Maria Stella del Mattino ci permette di partecipare alla S. Messa e di recuperare le energie per iniziare l’ultimo tratto di strada che ci porterà a casa.

Grati al Signore per questo pellegrinaggio ognuno di noi può cantare e inneggiare alla Vergine Maria, come riportato sulla parte interna della cupola maggiore della Basilica di Loreto, di fronte alla grande magnificenza del mistero divino:

“Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore”

(Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, I-IX)

Crocetta: come don Bosco, in ascolto dei sogni di Dio

Dal sito dei salesiani della Crocetta.

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Tornare alle origini per guardare al futuro: mossi da questa intuizione, i giovani confratelli salesiani studenti della Crocetta si sono incamminati per due giorni sui luoghi dell’infanzia di Giovanni Bosco al Colle, per introdursi nel nuovo anno ed iniziare a pensare insieme l’itinerario formativo.

Oggi, ad abitare la nostra comunità sono 65 salesiani di 22 nazionalità diverse.

Questi giorni sono stati l’occasione per fare memoria grata dello scorso anno e delle esperienze estive, per gettare un primo sguardo al futuro, per guardare al cammino formativo che ancora si rinnova.

L’équipe formatrice ha invitato a sostare, in quest’anno bicentenario del Sogno dei nove anni, su tre parole guida che rendano concreto il sogno di Dio su di noi: ascesi, fiducia, generosità.

I giorni si son conclusi con un pellegrinaggio dal Colle a Castelnuovo, per rimettersi sulle orme di don Cafasso – che ha accompagnato don Bosco negli anni delicati della formazione – e per affidare il nostro cammino alla Madonna del Castello, a cui anche Mamma Margherita affidò Giovanni Bosco.

Sulle orme di questa storia che ci genera, iniziamo così un nuovo anno!

“Tutto per amore”: la Crocetta sui passi di San Francesco di Sales

Dal sito dei salesiani della Crocetta.

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Ancora immersi nella luce della Pasqua, questi 11 e 12 aprile abbiamo voluto metterci in pellegrinaggio in Francia, sui luoghi di San Francesco di Sales, per chiedere al nostro Santo ispiratore il dono di un cuore pastorale, negli anni della nostra preparazione al sacerdozio.

A Thorens, dove, tra le bellezze naturali, Francesco nacque e imparò a conoscere Dio nelle ordinarie pieghe del quotidiano familiare.

A Chambéry, capitale storica della Savoia, a dirci il profondo coinvolgimento di Francesco anche nella vita politica della sua gente.

Ad Annecy, dove nell’amicizia con la Chantal ha preso vita l’Ordine della Visitazione, dono alla Chiesa che parlasse al mondo della dolcezza del cuore di Cristo; dove l’incontro con Dio si è fatto servizio, apostolato, dedizione.

Portando con noi nella preghiera quanti a noi continuamente si affidano, riprendiamo con nuovo slancio accompagnati da questo nostro santo fratello nel cielo, sapendo che

“impari a parlare parlando, a studiare studiando, a correre correndo, a lavorare lavorando; e allo stesso modo, impari ad amare amando. Tutti quelli che pensano di imparare in qualsiasi altro modo stanno ingannando sé stessi”.

Ufficio Scuola ICP: pellegrinaggio sui passi di Francesco di Sales ad Annecy

L’Ufficio Scuola dell’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta, in continuità con le belle iniziative degli scorsi anni, quest’anno ha promosso e realizzato un pellegrinaggio sui luoghi di Francesco di Sales, ad Annecy.

Una due giorni, tenutasi tra l’11 e il 12 novembre, che ha coinvolto un buon numero di presidi e catechisti delle Scuole Salesiane nonché dei direttori di centro e dei catechisti dei centri CNOS-FAP dell’Ispettoria.

I pellegrini hanno avuto modo di analizzare, approfondire ed interiorizzare la spiritualità di Francesco, sapientemente guidati da don Cristian Besso SdB, preside della Facoltà Teologica della Crocetta, in un percorso ben articolato in diverse tappe. I luoghi d’Arte e la spettacolarità del paesaggio naturalistico hanno offerto una cornice rilevante al pellegrinaggio, ma l’elemento centrale e fondamentale è stato, senza alcun dubbio, un’esperienza di fede comunitariamente vissuta.

Laici e religiosi, ancora una volta insieme, hanno accolto la proposta di interrompere per due giorni una routine di ruoli e responsabilità, per aprirsi al desiderio di guardare con più attenzione a ciò che alimenta la vita spirituale di tutti e di ciascuno.

Salesiani Cuneo: un fine ottobre alla presenza di Maria, non delle zucche

I salesiani di Cuneo, sotto la guida di don Thierry Dourland (cappellano del pellegrinaggio), della direttrice FMA sr. Cristina e del confratello di Fossano Fabrizio Spina, hanno svolto dal 28 al 30 ottobre il pellegrinaggio studentesco al santuario mariano di Lourdes. Di seguito la notizia a cura del sito della casa.

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Si è svolto dal 28 al 30 ottobre il pellegrinaggio studentesco al santuario mariano di Lourdes.

Giunto ormai alla quattordicesima edizione, l’iniziativa nasce da un’idea del professor di Religione Cattolica Giovanni Ravalli dell’istituto “Federico Albert” di Lanzo Torinese: uno dei suoi studenti, quasi per scherzo, propose di vivere una festa “alternativa” alle celebrazioni di Halloween che si tengono in questo periodo dell’anno.

Raccogliendo la provocazione e il desiderio dei ragazzi di conoscere più da vicino Maria, affittarono un autobus e partirono alla volta del santuario mariano con circa 40 ragazzi. Negli anni l’iniziativa si è diffusa fino a raggiungere centinaia iscritti. Non solo i ragazzi del professor Ravalli, ma negli anni si sono iscritti anche genitori, adulti e numerosi giovani di diversi oratori del Piemonte.

L’edizione di quest’anno ha visto pellegrini una comitiva di oltre 40 giovani delle superiori e dell’università delle case salesiane della Granda, accompagnati anche quest’anno dal direttore dei salesiani don Thierry Dourland (cappellano del pellegrinaggio) insieme alla direttrice FMA sr. Cristina e al confratello di Fossano Fabrizio Spina.

Dopo una notte di viaggio, i giovani dell’oratorio hanno vissuto una giornata di “full immersion” nella preghiera: passaggio alla grotta, confessioni e rosario, Santa Messa celebrata nella Basilica dell’Immacolata, Via Crucis lungo i sentieri della collin, visita ai luoghi di Bernadette, processione e adorazione eucaristica con i malati, rosario delle 18 alla grotta in diretta con Tv2000 e infine la tradizionale processione con i flambeaux per terminare la giornata di pellegrinaggio.

Il viaggio nella notte, con il cuore colmo di gioia e il corpo ben affaticato, ha permesso alla comitiva di rientrare a Cuneo domenica mattina. Uno dei partecipanti ha testimoniato:

“In questo viaggio ci è stata metaforicamente data la possibilità di decollare, proprio come gli aerei dell’aeroporto poco distante dalla grotta, per allontanarci dalle pressioni e dallo stress del mondo circostante e vivere una giornata intensa di preghiera, pace e serenità, avvicinandoci al cielo e entrando in diretto contatto con il Signore e con Maria. L’aria santa che si respira al Santuario ci ha rigenerato, e tornati da questo viaggio ripartiremo sicuramente con una marcia in più!”