Adorazione eucaristica per la pace in Ucraina: il 14 settembre in ogni Chiesa d’Europa

Aderendo all’iniziativa lanciata dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), la Conferenza Episcopale Italiana partecipa al gesto comunitario di solidarietà per l’Ucraina con un momento di adorazione eucaristica che si terrà nel pomeriggio del 14 settembre.

Nelle parrocchie e nelle diocesi di tutta Italia, si invocherà il dono della pace per l’Ucraina, terra martoriata da una guerra che dura ormai da vari mesi.

“In questo giorno in cui la liturgia della Chiesa celebra la festa dell’Esaltazione della santa Croce, ci uniamo con tutte le Chiese d’Europa per implorare da Dio il dono di una pace duratura nel nostro continente. In modo particolare, vogliamo pregare per il popolo ucraino perché sia liberato dal flagello della guerra e dell’odio”.

Sono le parole della preghiera contenuta nel sussidio preparato per l’occasione dall’Ufficio Liturgico Nazionale.

Il Papa invita ad «ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen».

Don Oleh, un salesiano sulla linea del fronte “per amore”

Don Oleh Ladnyuk, cappellano militare dal 2014, insegnante e salesiano si racconta dal fronte da dove da anni condivide proprio con i militari la dura esperienza della guerra. Di seguito la notizia apparsa su Vatican News.

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Cappellano militare dal 2014, insegnante e salesiano don Oleh Ladnyuk si racconta dal fronte da dove da anni condivide proprio con i militari la dura esperienza della guerra. Ci racconta cosa lo spinge e cosa lo aiuta della sua esperienza passata e dei “miracoli” di cui è testimone ogni qual volta è riuscito a scampare dalla morte sotto gli spari e i bombardamenti.

È l’amore che spinge un sacerdote a stare in questa situazione: avere esperienza anche militare certo non guasta perchè – dice – il pericolo è ovunque e serve comprendere la psicologia di chi ti sta accanto per aiutare i soldati e non essere anzi di intralcio. E poi serve uno stato mentale pronto a vedere morte e sofferenze, vincendo su se stessi senza sprofondare nel dolore, anzi cercando di stabilire un buon rapporto con tutti. I salesiani in questo sono facilitati ci spiega  don Oleh attingendo alla sua esperienza negli Oratori anche italiani. È qui infatti che ci si abitua a incontrare tutti senza distinzioni:

La sfida di affrontare le sofferenze

Buona abitudine dei salesiani è anche la fatica fisica, che in guerra non guasta e anche la formazione psicologica cui siamo abituati. Questa è la nostra preparazione – ci spiega – ma le sfide non mancano prima fra tutti quella di come superare la sofferenza. Me lo chiedono – ci confessa- “Come non prede la fede?” E mi dicono che vedono Dio in me. “Per me – aggiunge- questa è la sfida”.

Un grande sostegno per chi come don Oleh è in guerra, è il sapere che non è solo e c’è una comunità che prega, che spera, che lo aiuta. “Mi chiamano, mi scrivono anche dall’Italia” e i miracoli della preghiera si vedono, almeno nelle tante volte in cui si è salvato sotto il fuoco e il fragore delle bombe grazie proprio alla protezione di Maria.

Portare il Vangelo in terra di guerra

Quale oggi l’impegno più importante? Il servizio chiama don Oleh in questi giorni a dire Messa, confessare, distribuire la Comunione, più nelle retrovie che sulla linea del fronte. Poi c’è l’attività richiesta negli ospedali e nei villaggi laddove ancora molti civili sono rimasti e si prova a farli evacuare. In tutta la sua attività ci confessa di aver fatto evacuare almeno 500 persone, ma potrebbero essere molte di più, anche perchè – ricorda- nei primi mesi “caricavo il mio pulmino di tanta tanta gente e non li ho contati”. L’esperienza più toccante e difficili quella di aver portato via bambini senza i genitori: “Me li affidavano perchè si fidavano di me e volevano che li portassi in luoghi sicuri”. Per fortuna oggi si sono tutti ritrovato.

Poi l’esperienza con i giovani – ci racconta – è  quella più difficile ma anche la più vicina alla spiritualità salesiana. Quando vengono via non hanno voglia di parlare e io rispetto il loro silenzio, poi quando entrano nella nostra casa salesiana, le barriere cadono e piangono con me.

RMG – SDB Change Congress: tanta attesa e alte aspettative da ogni parte del mondo salesiano

A Roma si è tenuto l’SDB Change Congress, che ha visto la partecipazione degli economi delle varie ispettorie italiane, i quali si sono espressi riguardo diversi temi che segneranno la vita dei giovani nei prossimi anni, mantenendo sempre salda la spiritualità salesiana.

Dalla notizia su ANS – Roma:

Chi guida l’amministrazione salesiana a livello locale o nazionale assume oggi un compito di grande responsabilità. L’Economo è come una locomotiva che tira il treno, anche se l’Ispettore stabilisce la rotta con i suoi consigli. La nostra economia ha bisogno di tali ‘locomotive di vita’ affinché i principi fondamentali della pedagogia di Don Bosco – ragione, amorevolezza e religione – siano sempre parte dell’azione economica nelle istituzioni salesiane.

Le parole del sig. Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana, rappresentano in maniera molto chiara l’importanza di avere delle corrette impostazioni, visioni e proiezioni della Congregazione nel mondo dell’economia; e spiegano pertanto anche l’importanza dell’ormai imminente “SDB Change Congress”. (Roma, 19-23 settembre 2022).

Anche se il percorso della Congregazione in questo campo non inizia certo soltanto ora – e infatti i temi che verranno affrontati al congresso sono oggetto di riflessione e di azione già da tempo in tante Ispettorie di tutto il mondo – cionondimeno l’appuntamento dell’SDB Change Congress intende dare un forte e rigenerativo impulso a tutti i salesiani del mondo, a tutti i loro collaboratori e a quanti si adoperano per il bene integrale dei giovani: lo scopo è dare delle parole definitive e delle linee guida nette su alcuni temi che segnano e segneranno sempre più la vita dei giovani nei prossimi anni – l’Economia Sostenibile, l’Intelligenza Artificiale, la Comunicazione del futuro e la Prevenzione della corruzione – mantenendo sempre salde la Spiritualità e la leadership salesiana.

I temi di questo appuntamento sono molto interessanti – ha condiviso in un video don Martín Lasarte, Superiore della Visitatoria dell’Angolavorrei soffermarmi su due aspetti: il primo è la lotta alla corruzione, perché tanti Paesi stanno avendo seri problemi in materia di trasparenza. È un tema molto importante per noi educatori, e parte dal nostro buon esempio a vivere nella legalità e aiutando la cittadinanza a formare cittadini onesti. La seconda questione riguarda l’agricoltura, che è un tema di rilevanza per il mondo intero e particolarmente per l’Africa, per diversificare l’economia e per creare nei giovani questa sensibilità verso l’agricoltura come mezzo di sostentamento: sia come mezzo per evitare l’esodo dai campi rurali verso le grandi città, sia per preservare la natura, perché la biodiversità si sta perdendo.

Sul tema della spiritualità e della leadership salesiana ha detto la sua anche l’Ispettore della Bolivia, don Líder Justiniano Flores:

C’è il rischio che restiamo concentrati sulle cose materiali per cercare risposte alle necessità attuali. Ma è qui che entra in gioco l’Economo Generale, per ricordarci che prima di essere Economi, siamo salesiani; prima di amministrare le risorse per gestire le opere, siamo accompagnatori di persone, dei nostri destinatari; e abbiamo la missione di mostrargli Gesù e il Vangelo.

Dalle Filippine Nord (FIN), l’Ispettore don Gerardo Martin ha messo in rete le sue aspettative:

Abbiamo sicuramente sempre bisogno di un sostegno per i nostri progetti ed i nostri programmi e ciò che ci aspettiamo dalla Congregazione è di rafforzare la rete fra le Ispettorie, in modo da poter condividere contatti, risorse, donatori e benefattori e sviluppare ulteriormente ciò che facciamo.

Conclude, infine, dall’ItaliaAntonello Vedovato, Salesiano Cooperatore e Fondatore di “Fondazione Edulife”, che sarà uno dei relatori all’SDB Change Congress:

I macro-divari ecologico, sociale, culturale e spirituale, uniti alle tecnologie dell’intelligenza artificiale e alle dirompenti economie della rete, il tutto coincidente con una fase pandemica globale e con fenomeni geopolitici inaspettati, fanno di questo tempo un’epoca di cambiamento esponenziale e globale. In questa sfida la figura dell’Economo diventa fondamentale per trovare una nuova sostenibilità nel rispetto della dimensione educativa e nella gestione delle risorse per raggiungerla. Facciamo parte della più grande rete educativa giovanile del mondo. Ogni giorno incontriamo milioni di giovani in sincera solidarietà tra generazioni. Attraverso gli occhi dei nostri giovani insieme possiamo scoprire nuove forme di sostenibilità per il futuro nel saper essere, nel saper fare e nel saper agire per il bene comune con il carisma salesiano.

RMG – Il Posizionamento ufficiale della Congregazione salesiana sull’Ecologia Integrale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione del Tempo del Creato 2022, il periodo che va dal 1° settembre al 4 ottobre, dedicato alla cura del Creato, il Settore per la Pastorale Giovanile condivide con piacere il Documento di Posizionamento della Congregazione Salesiana rispetto all’Ecologia Integrale. Lo trovate a questo link in 5 lingue.

Si tratta di un documento elaborato dal Settore Salesiano di Pastorale Giovanile e da un gruppo di esperti. Il Settore di Pastorale Giovanile assume tra i suoi obiettivi l’animazione di questo aspetto nella Congregazione. È una riflessione che da un lato sancisce la posizione dei Salesiani di Don Bosco all’interno del cammino tracciato dalla Chiesa cattolica e dall’altro offre a tutte le Ispettorie salesiane strumenti concreti per attuare insieme la “conversione ecologica”.

Ad introdurre il documento è Emanuela Chiang, del Settore Pastorale Giovanile – Ecologia Integrale:

“Vi proponiamo di rivedere anche il video del Rettor Maggiore che invita tutta la Famiglia Salesiana ad unirsi in questo percorso e vi invito ad organizzare momenti di riflessione basati su questi due strumenti (video e posizionamento) con la vostra comunità attorno a questi temi.

Video : Italiano – Inglese – Spagnolo – Francese – Portoghese

Come Ispettoria / comunità / scuola-CFP / oratorio / gruppo di animatori / centro giovanile / parrocchia/…

1. Abbiamo già iniziato il nostro cammino di conversione ecologica?

2. Come pensiamo di portarlo avanti nella nostra programmazione?

3. Come possiamo coinvolgere le diverse realtà che ruotano attorno alla nostra comunità in questo cammino, affinché sia sinodale?

Per condividere le vostre riflessioni, domande, proposte, potete scrivere a: echiang@sdb.org.

Se invece avete già iniziato il vostro cammino, vi invito a condividere una o due fotografie in alta definizione circa le iniziative che state portando avanti in questo periodo, con una breve spiegazione: le foto più belle saranno pubblicate sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram del Settore Pastorale Giovanile e le 5 foto più belle saranno premiate diventando oggetto di una pubblicazione.

Inviate le foto entro il 4 ottobre a: echiang@sdb.org

Vi ringrazio moltissimo per la collaborazione e il vostro impegno per la cura della casa comune. Buon Tempo del Creato”.

Missioni Don Bosco: giornata mondiale dell’alfabetizzazione

Di seguito il Comunicato Stampa di Missioni Don Bosco relativo alla giornata mondiale dell’alfabetizzazione.

Comunicato stampa
7 settembre 2022

8 settembre, Giornata mondiale dell’alfabetizzazione

Al centro dell’attenzione soprattutto le bambine

Missioni Don Bosco scommette sulla formazione scolastica contro la disuguaglianza di genere – Il caso del Congo

“Nelle realtà del mondo dove tocchi con mano l’impotenza di risolvere alla radice i problemi che causano povertà e marginalità, la presenza salesiana nel campo della formazione scolastica è maggiormente preziosa”

Questo il commento di don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, alla vigilia della Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione indetta dall’Unesco e dopo il viaggio nelle missioni nei due Congo, Kinshasa e Brazaville. La condizione ordinaria dei bambini e dei ragazzi in questi Paesi si costruisce nelle periferie, come Mbuji-Mayi dove solo il 20% delle famiglie può godere di acqua e di energia, e non sempre di entrambe queste risorse. La vita è per strada, necessariamente; l’abbandono dei piccoli con qualsiasi pretesto (un occhio diverso dall’altro, una malattia incomprensibile, l’albinismo) li trasforma in “stregoni” e dunque in una minaccia per le comunità. I salesiani come don Mario Perez li accolgono, li difendono e li aiutano a darsi un futuro, così come succede per i piccoli schiavi delle miniere dove si estraggono minerali, preziosi all’industria e alla vanità dei Paesi ricchi.

Nel diario del viaggio di don Antúnez – che si è compiuto nelle settimane centrali di agosto scorso – le pagine si sono riempite di note e di progetti. Se le situazioni estreme richiedono di essere affrontate con una fantasia e con un coraggio speciali, quelle ordinarie chiedono una dose analoga di perseveranza e di fiducia. Come a Masina, cintura della capitale del Congo Repubblica Democratica. Un’area di 10 km2 accoglie più di 4.000.000 di abitanti con circa 2.200.000 minori. Si stima che il numero dei giovani tra i 6 ei 13 anni sia di circa 350.000 e che, tra questi, 193.000 non vadano a scuola.

A pagare più degli uomini sono le donne: l’80% degli analfabeti è costituito dalle appartenenti al sesso femminile, costrette a occuparsi della prole abbandonata dai mariti e della casa considerata uno suo esclusivo onere.

“Il messaggio che vorremmo dare nella Giornata mondiale dell’alfabetizzazione”

sottolinea il presidente di Missioni Don Bosco

“è di mettere al centro dell’attenzione la scuola soprattutto per le bambine. Attraverso di loro si fa davvero un investimento sul futuro della società”.

Le ripercussioni si vedono a proposito di educazione sanitaria, di pianificazione familiare, di cura dei bambini ma anche di coscienza civile e di imprenditorialità legata ai bisogni effettivi. Con le risorse che i salesiani del Congo, guidati da padre Ghislaine Nkiere, mettono insieme anche con l’aiuto dei donatori italiani, a Masina sono stati organizzati quattro corsi scolastici. Partendo dall’oratorio che coinvolge circa 3.000 persone, sono stati attivati 4 cicli formativi che durano 10 settimane. Sono coinvolte 124 ragazze alla volta (110 adolescenti fra i 15 e 18 anni e 14 ragazze madri dai 18 ai 20 anni) che imparano i rudimenti della lettura, della scrittura e del calcolo. Avranno così l’opportunità di approcciarsi alla vita e al futuro dei loro figli con più coscienza di sé e del mondo che le circonda. Al termine, si sottoporranno a un test di verifica.

Questo è uno dei progetti scolastici avviati da poco nei due Congo, analogo per finalità agli altri che Missioni Don Bosco sta sostenendo in questo momento in Africa a Gambella (Etiopia), a Monrovia (Liberia), a Ivato (Madagascar), a Bamako (Mali), a Namugongo (Uganda); o in India a Parulia o in Brasile a Rio de Janeiro e a Areia Branca. Sono un vettore di emancipazione in culture in cui la cura dei minori è a dir poco trascurata e la disuguaglianza di genere è pervasiva.

“Portiamo una goccia nel deserto”

osserva don Antúnez,

“ma è pur vero che qualcuno almeno riesce a dissetarsi per sopravvivere e per sostenere gli altri”.

Grazie per l’attenzione.

Antonio R. Labanca

Antonio R. Labanca

Cagliero 11 – “Per l’abolizione della pena di morte” – Settembre 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°165 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Settembre 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per l’abolizione della pena di morte

Preghiamo perché la pena di morte, che attenta all’inviolabilità e alla dignità della persona, sia abolita nelle legislazioni di tutti i Paesi del mondo.

Per la promozione del sistema preventivo salesiano in Papua Nuova Guinea

Cari Amici,

Vi saluto dal Colle Don Bosco, insieme agli altri Salesiani di diverse ispettorie che hanno chiesto di mettersi a disposizione del Rettor Maggiore e della Congregazione per essere inviati in Missione alla fine di questo mese come missionari ad gentes e ad vitam.

Settembre è conosciuto come il “mese della Bibbia” in memoria di san Girolamo, primo traduttore delle Sacre Scritture in latino. Un mese che si propone di aiutarci a renderci conto che ogni giorno abbiamo bisogno di comunicare con Dio attraverso la sua Parola scritta. Quando apriamo la Bibbia, apriamo le nostre vite! La Bibbia è uno spazio propizio per avvicinarci alle Sacre Scritture, è un tempo in cui, accompagnati dallo Spirito Santo, apriamo i nostri cuori ad essere terra fertile in cui la Parola di Dio pro-duce trenta o sessanta o cento volte, ovunque noi siamo!

Con tutti i Salesiani che fanno parte della 153a spedizione missionaria auguriamo a tutti i lettori di Cagliero 11 un mese benedetto e intenso di ascolto e preghiera alla luce della Parola di Dio.

Don Reginaldo Cordeiro, SDB Membro del Settore per le Missioni Salesiane

Lettera del Rettor Maggiore sulla canonizzazione di Artemide Zatti

Si rende disponibile la lettera del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime  rivolta a tutti gli Ispettori e confratelli salesiani in merito alla Canonizzazione del Coadiutore Artemide Zatti che avverrà domenica 9 ottobre 2022 a Roma.

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Prot. 22/0287
Brasilia, 27 agosto 2022

All’attenzione degli
ISPETTORI E CONFRATELLI SALESIANI
Loro sedi

INVITO ALLA CANONIZZAZIONE DEL COADIUTORE SALESIANO ARTEMIDE ZATTI

Cari confratelli,
a ciascuno di voi giunga il mio saluto fraterno e affettuoso e il mio augurio di ogni bene nel nome del Signore.
Scrivo questa lettera da Brasilia, dove sto accompagnando l’Ispettore, i confratelli e la Famiglia Salesiana e i giovani nella celebrazione del 75° anniversario dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco” di Belo Horizonte (Brasile).

Come indicato nel titolo, questa lettera ha lo scopo di invitare gli Ispettori e i confratelli delle Ispettorie alla canonizzazione del nostro coadiutore salesiano Artemide Zatti.

Il Concistoro, presieduto oggi 27 agosto 2022 dal Santo Padre, ha stabilito che la canonizzazione avrà luogo Domenica 9 ottobre 2022 a Roma.

Inoltre, il Santo Padre, Papa Francesco, ci ha fatto il grande dono di concederci un’udienza privata alla vigilia della canonizzazione, sabato 8 ottobre alle ore 12, aperta a tutti i membri della Congregazione e della Famiglia Salesiana. Ci è stata concessa anche la possibilità di celebrare l’Eucaristia la mattina dell’8 ottobre alle ore 10.00.

Con la gioia di questa notizia, cari fratelli e sorelle, offro alcune informazioni per meglio prendere parte all’evento della canonizzazione

• Sono invitati a venire a Roma, da tutte le ispettorie del mondo, tutti i confratelli che, in dialogo con i rispettivi ispettori, intendono partecipare.

• I confratelli coadiutori di tutte le età, che intendono venire, sono invitati dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio.
Il Rettor Maggiore e il Consiglio generale sosterranno tutte le spese di vitto e alloggio, dall’arrivo fino al giorno di partenza per far ritorno alle rispettive ispettorie. La canonizzazione di Artemide Zatti sarà una grande festa per tutti noi salesiani, ma in modo particolare per i confratelli coadiutori.

• Il Rettor Maggiore ha chiesto a tutti i membri del Consiglio generale di essere presenti a questa importante giornata.
L’invito è esteso a tutti gli ispettori delle 91 ispettorie e visitatorie della Congregazione. Chiedo a tutti gli ispettori di fare lo sforzo per essere presenti in rappresentanza della propria ispettoria, insieme a qualche altro confratello.

• Il Rettor Maggiore invita anche i Vescovi, gli Arcivescovi e i Cardinali salesiani che desiderano partecipare. Sarà certamente un grande giorno per tutta la Chiesa, per le Chiese particolari e per la Congregazione salesiana.

• Tutti i partecipanti alla canonizzazione devono arrivare a Roma entro il 7 ottobre 2022 e rientrare nelle proprie sedi al termine dell’evento, ossia alla sera di domenica 9 ottobre 2022, oppure nella mattina di lunedì 10 ottobre 2022.
Chi lo desidera può certamente fermarsi più a lungo a Roma. Tuttavia, per il resto dei giorni, ognuno dovrà provvedere in modo autonomo alla propria permanenza.

• I salesiani coadiutori sono inoltre invitati a proseguire il loro pellegrinaggio per visitare i luoghi santi salesiani di Valdocco-Chieri e Colle, dal 10 ottobre (viaggio a Valdocco) fino alla mattina del 14 ottobre 2022.

• L’11 ottobre, a Torino-Valdocco, il Rettor Maggiore presiederà una Eucaristia di ringraziamento per il dono della santità di Artemide Zatti.
Tutta la Congregazione e la Famiglia Salesiana sono invitate a celebrare una Eucaristia di ringraziamento nello stesso giorno e in ogni parte del mondo salesiano, in comunione con quella che celebreremo a Valdocco.

• Un gruppo di confratelli salesiani sta lavorando da settimane per garantire l’accoglienza, l’alloggio, gli spostamenti a Roma, prevedendo per tutti i partecipanti una sistemazione adeguata.

• L’Economo Generale, il Sig. Jean Paul Muller, e l’équipe dell’Economato generale sono all’altezza della situazione e saranno attenti a coloro che possono avere bisogno di un aiuto speciale per i viaggi.

• Infine, per iscriversi e anche per rispondere a richieste logistiche, è stato attivato un sito WEB al link https://forms.gle/HhRWofVxnBfveKfp7
Per qualsiasi richiesta di ordine logistico, è a disposizione il nostro confratello Don Jesús Jurado all’e-mail: jjurado@sdb.org o WhatsApp: +39 335 848 8484.

• Il termine ultimo per comunicare la partecipazione di coloro che avranno bisogno di alloggio è il 20 settembre, registrandosi tramite il link fornito sopra.

Cari confratelli, dopo questo importantissimo invito con le prime informazioni, vi invieremo il calendario preciso, gli orari e il programma delle varie giornate.

Con questa lettera urgente (che non è stato possibile inviare prima perché mancava la decisione del Concistoro dei Cardinali con il Papa), intendo chiedervi di attivare con urgenza tutte le decisioni che dovete prendere in ogni ispettoria al fine di garantire la partecipazione all’evento e a dare adeguata evidenza nelle singole realtà locali.

Con vero affetto e uniti nel Signore e nel ringraziamento per il dono della canonizzazione, vi saluto

D. Ángel Fernández Artime, SDB
Rettor Maggiore

Artemide Zatti sarà dichiarato santo domenica 9 ottobre 2022

Il Santo Padre Francesco ha deciso che il rito di Canonizzazione del Beato Artemide Zatti, SDB, si celebrerà domenica 9 ottobre 2022. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS a cura di don Pierluigi Cameroni, SDB.

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In occasione del Concistoro Ordinario Pubblico tenutosi nella Basilica di San Pietro sabato 27 agosto 2022 per la Canonizzazione dei Beati:

– Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo;

– Artemide Zatti, laico professo della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco (Salesiani).

Il Santo Padre Francesco ha deciso che il rito di Canonizzazione dei due Beati si celebri domenica 9 ottobre 2022.

Artemide Zatti nacque a Boretto (Reggio Emilia) il 12 ottobre 1880. Sperimentò presto la durezza del sacrificio, tanto che a nove anni già si guadagnava la giornata da bracciante. Costretta dalla povertà, la famiglia Zatti, agli inizi del 1897 (Artemide aveva quindi 17 anni), emigrò in Argentina e si stabilì a Bahía Blanca.

Il giovane Artemide cominciò subito a lavorare, prima in un albergo e poi in una fabbrica di mattoni. Prese a frequentare la parrocchia retta dai Salesiani. A quel tempo era parroco il salesiano don Carlo Cavalli, uomo pio e di una bontà straordinaria. Artemide trovò in lui il suo direttore spirituale e il parroco trovò in Artemide un collaboratore eccellente. Non tardò ad orientarsi verso la vita salesiana. Aveva 20 anni quando partì per l’aspirantato di Bernal. Quelli furono anni molto duri per Artemide, che era più avanti dei suoi compagni per età ma più indietro di loro per i pochi studi fatti. Vinse però tutte le difficoltà, grazie alla sua volontà tenace, alla sua acuta intelligenza e ad una solida pietà.

Assistendo un giovane sacerdote tubercolotico, egli ne contrasse purtroppo la malattia. L’interessamento paterno di don Cavalli – che lo seguiva da lontano – fece sì che si scegliesse per lui la Casa salesiana di Viedma dove c’era un clima più adatto e soprattutto un ospedale missionario con un bravo infermiere salesiano che in pratica fungeva da “medico”: Padre Evasio Garrone. Questi si rese subito conto del grave stato di salute del giovane e nello stesso tempo intuì le sue virtù non comuni. Invitò Artemide a pregare Maria Ausiliatrice per ottenere la guarigione, ma suggerì anche di fare una promessa:

“Se Lei ti guarisce, tu ti dedicherai per tutta la tua vita a questi infermi”.

Artemide fece volentieri questa promessa e misteriosamente guarì. Accettò con umiltà e docilità la non piccola sofferenza di rinunziare al sacerdozio (a causa della malattia contratta). Dalla sua bocca né allora né in seguito, uscì mai un lamento per questa meta non raggiunta.

Emise come confratello laico la sua prima Professione l’11 gennaio 1908 e quella Perpetua il 18 febbraio 1911. Coerentemente alla promessa fatta alla Madonna, egli si consacrò subito e totalmente all’ospedale, occupandosi in un primo tempo della farmacia annessa dopo aver conseguito il titolo di “idoneo in farmacia”. Quando nel 1913 morì padre Garrone, tutta la responsabilità dell’ospedale cadde sulle sue spalle. Ne divenne infatti vicedirettore, amministratore, esperto infermiere stimato da tutti gli ammalati e dagli stessi sanitari che gli lasciavano man mano sempre più libertà d’azione. L’ospedale fu per tutta la sua vita il luogo dove esercitò, giorno dopo giorno, la sua virtù fino al grado eroico.

Il suo servizio, non si limitava all’ospedale ma si estendeva a tutta la città anzi alle due località situate sulle rive del fiume Negro: Viedma e Patagones. Usciva abitualmente con il suo camice bianco e il borsello delle medicine più comuni. Una mano al manubrio e l’altra col rosario. Preferiva le famiglie povere, ma era chiamato anche dai ricchi. In caso di necessità si muoveva ad ogni ora del giorno e della notte, con qualunque tempo. Non si fermava al centro della città, ma andava anche nei tuguri della periferia. Faceva tutto gratuitamente, e se riceveva qualcosa, andava per l’ospedale.

Artemide Zatti amò i suoi ammalati in modo davvero commovente, vedeva in loro Gesù stesso. Fu sempre ossequiente verso i medici e i titolari dell’ospedale. Ma la situazione non era sempre facile, sia per il carattere di alcuni di loro sia per i contrasti che potevano sorgere tra i dirigenti legali e lui che lo era di fatto. Egli però li seppe conquistare tutti e col suo equilibrio riusciva a risolvere anche le situazioni più delicate. Solo un profondo dominio di sé poté rendergli possibile la vittoria sull’affanno e sulla facile irregolarità di orario.

Egli fu un edificante testimone della fedeltà alla vita comune. Meravigliava tutti come potesse questo santo religioso, così indaffarato nei suoi molteplici impegni all’ospedale, essere nello stesso tempo il rappresentante esemplare della regolarità. Era lui a suonare la campana, era lui a precedere tutti gli altri confratelli negli appuntamenti comunitari. Fedele allo spirito salesiano e al motto – “lavoro e temperanza” – lasciato in eredità da Don Bosco ai suoi figli, egli svolse un’attività prodigiosa con abituale prontezza d’animo, con spirito di sacrificio specie durante il servizio notturno, con distacco assoluto da ogni soddisfazione personale, senza mai prendersi vacanze e riposo. Da buon salesiano seppe fare dell’allegria, una componente della sua santità. Appariva sempre simpaticamente sorridente: così lo ritraggono tutte le foto pervenuteci. Fu un uomo di facile rapporto umano, con una visibile carica di simpatia, sempre lieto di potersi intrattenere con l’umile gente. Ma fu soprattutto un uomo di Dio. Lo irraggiava. Uno dei medici dell’ospedale ha detto:

“Quando vedevo il Sig. Zatti la mia incredulità vacillava”.

E un altro:

“Credo in Dio da quando ho conosciuto il Sig. Zatti”.

Nel 1950 cadde da una scala e fu in occasione di questo incidente che si manifestarono i sintomi di un cancro che egli stesso lucidamente diagnosticò. Continuò tuttavia ad attendere alla sua missione ancora per un anno, finché dopo sofferenze eroicamente accettate, si spense il 15 marzo 1951 in piena coscienza, circondato dall’affetto e gratitudine di una popolazione che da quel momento cominciò a invocarlo come intercessore presso Dio. Al suo funerale accorsero tutti gli abitanti di Viedma e Patagones in un corteo senza precedenti.

La fama di santità si estese rapidamente e la sua tomba cominciò ad essere molto venerata. Ancora oggi, quando la gente va al cimitero per i funerali, passa sempre a visitare la tomba di Artemide Zatti. Beatificato da S. Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002, il Beato Artemide Zatti fu il primo salesiano coadiutore non martire ad essere elevato agli onori degli altari.

Terza tappa del corso di preparazione alla professione perpetua nei luoghi di Don Bosco

Dal 16 al 22 agosto si è svolta la terza tappa di preparazione alla professione perpetua dei giovani confratelli d’Italia, vissuta in Piemonte sui luoghi di Don Bosco. Sono stati 18 i partecipanti, più il predicatore e il direttore.

La settimana di esercizi spirituali ha avuto inizio con il compleanno di Don Bosco, vissuto a Valdocco semplicemente con un vespro pregato nella Chiesa di San Francesco di Sales come inizio significativo per tutto il gruppo, seguito da un ritiro spirituale di cinque giorni presso la Casa di Spiritualità delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea ad Andrate (TO), predicato da Don Enrico Stasi, direttore del postnoviziato a Nave. Il tempo di silenzio, riflessione e condivisione fraterna e il posto tranquillo con un incredibile panorama hanno aiutato il clima di rigenerazione spirituale.

Domenica 21, penultimo giorno, i confratelli hanno vissuto a Colle Don Bosco una “giornata di deserto” con la celebrazione penitenziale e il sacramento di riconciliazione, concluso con la santa messa celebrata nel santuarietto di Maria Ausiliatrice del Colle. Il corso si è concluso lunedì a Torino Valdocco, dove ciascuno ha potuto meditare i posti di Don Bosco con calma e tranquillità.

Per concludere, si è celebrata la messa con il rinnovo della professione nella chiesa di San Francesco di Sales, ricordando Don Bosco che celebrava lì l’eucaristia ai suoi ragazzi e invocando San Francesco di Sales nell’anno giubilare del quattrocentesimo anniversario della sua morte.

FMA – Convegno internazionale sull’Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione

Dal 25 al 30 settembre 2022 si terrà a Roma il convegno internazionale “Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all’educazione“. L’evento, che si terrà presso la Casa Generalizia FMA in via dell’Ateneo Salesiano 81, è organizzato dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» e promosso dall’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA).

Inserito nel movimento in atto per sostenere il Patto educativo globale lanciato da Papa Francesco e cooperare a un nuovo modello di sviluppo attraverso l’apporto originale delle FMA all’educazione, a partire da dati storici fa il punto su alcuni aspetti dell’apporto delle FMA all’educazione, stimola il confronto con le sfide del presente, rilancia la missione educativa delle FMA nell’oggi e nel domani.

Il convegno, che si svolgerà sia in presenza che online (con traduzione simultanea in italiano, inglese, francesce, spagnolo e portoghese), è aperto alle Figlie di Maria Ausiliatrice, agli Istituti di Studi Superiori FMA, ai collaboratori delle comunità educanti, ai membri della Famiglia Salesiana, agli educatori religiosi e laici, cristiani e non cristiani, agli esponenti di organismi o istituzioni interessati all’educazione, agli studiosi di scienze dell’educazione e ai giovani.

Contatti:

  • convegnofma150@gmail.com
  • segreteria.convegnofma150@gmail.com

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