Novena a Don Bosco 2023

Nove giornate per prepararsi a vivere la festa di don Bosco al meglio, rivivendo alcuni incontri che hanno contribuito a plasmare il piccolo Giovannino e a renderlo il don Bosco che tutti conosciamo e amiamo: una Novena a Lui dedicata pensata per i ragazzi e gli educatori della Scuola Media, contenente per ogni giornata due spunti di riflessione e un impegno quotidiano.

La lettura e la meditazione di questi incontri possano aiutare anche noi a metterci sulla strada della santità sui passi del “padre e maestro dei giovani”.

Primo giorno: Mamma Margherita

Secondo giorno: Gesù

Terzo giorno: Don Calosso

Quarto giorno: Giuseppe Maloria

Quinto giorno: Luigi Comollo

Sesto giorno: Don Cafasso

Settimo giorno: Michele Rua

Ottavo giorno: Domenico Savio

Nono giorno: Mamma Margherita

Savio Club al Colle Don Bosco: 25 febbraio 2023

Il 25 febbraio 2023 i ragazzi dalla prima alla terza media avranno la possibilità di partecipare ai Savio Club al Colle Don Bosco.

Due giorni, uno a scelta in base all’esigenza del gruppo, rivolti ai ragazzi e le ragazze che desiderano mettere in gioco la “propria stoffa” e crescere nella scelta di Dio come fedele compagno della propria vita, seguendo i preziosi consigli di Domenico Savio verso la santità.

Domenico Savio viveva così, e noi?

Per l’occasione è stata creata una landing page dedicata e lanciata una sfida: il DS Mood – Una vita a Colori, lo stile di Domenico Savio. La vita da soli perde il sapore, è insieme a qualcuno che acquista colore e diventa una splendida avventura: il vero segreto del DS Mood è l’allegria!

Programma

  • 9.30 – arrivi
  • 10.00 – inizio
  • 16.00 – S. Messa
  • 17.00 – termine

Il costo per la giornata è di 5 euro, comprensivo di utilizzo ambienti e merenda. Da portare il pranzo al sacco, una penna per scrivere e abbigliamento adatto al gioco.

Per info:

Capodanno 2022 AM ad Oulx

“Oggi ho percepito che l’incontro col povero è un po’ come la preghiera: permette di fare uno zoom out dai propri problemi per mettere al centro Dio e gli altri.”

– Lorenzo

Con questo spirito circa 30 giovani del Movimento Giovanile Salesiano hanno deciso di concludere il 2022 in un modo diverso dal solito: mettendosi in ascolto e a servizio presso il Rifugio Fraternità Massi di Oulx. Il rifugio, operativo dal 2017 è gestito da don Luigi Chiampo insieme a 10 operatori e 200 volontari. È nato in risposta allo spostamento del flusso migratorio da Ventimiglia alla Valle di Susa e offre ospitalità a tutti coloro che cercano di passare in Francia.

Ecco il racconto di questa esperienza grazie alle parole di Giulia, volontaria missionaria ed animatrice dell’MGS.

Durante la mattinata abbiamo ascoltato la testimonianza di don Chiampo, che ha raccontato come il rifugio sia un luogo di passaggio, tanto che si contano circa 15000 persone solo quest’anno. Questo ci ha aperto gli occhi su una realtà, quella migratoria, che spesso vediamo distorta: si sente sempre parlare di ingressi in Italia, mai di uscite, eppure solo il 2% di chi arriva in Italia poi vi si ferma.

La peculiarità di questo rifugio è l’aver coinvolto il territorio: don Chiampo non è un prete impallinato che opera da solo, ma c’è un forte coinvolgimento delle autorità, della croce rossa, del soccorso alpino, di altre associazioni sanitarie che cuciono intorno al rifugio una rete avente l’obiettivo di vedere il migrante anzitutto come persona, come fratello. Il passaggio che queste persone compiono è molto impervio: passa oltre i 2000 metri, lontano dalle vie principali che non sono aperte per loro.

Sulla statale, poco prima di arrivare a Oulx, c’è una scritta: “la frontiera uccide”. Il rifugio Massi si impegna a dare un pasto caldo, la possibilità di ricevere cure mediche se necessarie, di fare la doccia e di dormire una notte al chiuso. Si crea quindi un luogo di ristoro, ma anche di incontro di culture e storie diverse: chi arriva dalla rotta africana e chi dalla rotta balcanica, uomini soli, famiglie, giovani di tante nazionalità diverse. Chiediamo se ci sono stati problemi, ci rispondono con una semplicità disarmante che sì, a volte è faticoso, ma che i problemi si perdono in tutto il bene che c’è e che si fa tra quelle mura.

Insieme a don Luigi c’è uno degli operatori, albanese arrivato in Italia all’inizio degli anni 90, che ci racconta la sua storia, una storia di accoglienza ricevuta e ridonata, in piena gratuità.

“Non è tanto la questione dell’emergenza, quella rimane, quello che cambia e se tu sei pronto o no a dare una risposta all’emergenza.”

– don Chiampo

Dopo pranzo abbiamo avuto la possibilità di metterci al lavoro pulendo le camere che quella notte avrebbero ospitato chiunque fosse arrivato. Al rifugio infatti non ci sono orari, la porta si apre in qualsiasi momento, tanto che anche nella nostra breve permanenza sentiamo qualche volta il campanello suonare. Non sono mancati poi i momenti di scambio e condivisione nella sala comune del rifugio, sia tra noi che con alcuni ragazzi che erano lì in quel momento e che poi sono partiti a fine giornata diretti a Claviere, da dove avrebbero cercato di passare in Francia la notte di Capodanno. Sulle pareti è pieno di fogli: alcuni sono disegni dei bambini, altri di chi voleva lasciare un’impronta del suo passaggio e della storia del suo viaggio, altri ancora contengono in moltissime lingue informazioni su dove andare una volta passato il confine.

“Aiutare gli altri non è altro che vivere il comandamento dell’amore. Questo è quello che più di tutto mi porto a casa in questa giornata”

– Eleonora

A fine giornata la condivisione ha aiutato a dare un nome a ciò che ci aveva colpito di una giornata così piena, ma anche a interrogarci e rilanciarci nello spirito di servizio per l’anno nuovo che inizia.

“A noi ha colpito così tanto stare qui qualche ora, ma c’è qualcuno che lo fa ogni giorno. Accogliere non è assistere, e accogliere ed essere accolti cambiano la vita.”

– Elena

Accogliere tutti con dignità. Su questo ha insistito don Chiampo. Mi ha fatto pensare molto alle motivazioni con cui io vivo il mio servizio”

– Giulia

Secondo incontro del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

Dopo il primo incontro, “Ri-animare l’economia”, il 18 dicembre 2022, presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice si è svolto il secondo incontro del cammino “Buoni cristiani e onesti cittadini”, con queste seconda indicazione “Profezia di un’economia umana”.

Abbiamo iniziato l’incontro con la testimonianza di un giovane partecipante dell’Economy of Francesco, che ha raccontato l’importanza del cammino intrapreso:

Economy of Francesco potrà essere importante finché riuscirà a cogliere dai giovani che riportano la voce della realtà, una profezia che si concretizza non solo domani ma soprattutto oggi”.

Abbiamo affidato il nostro “Si” a questo cammino nella preghiera soffermandoci sulla figura di Giuseppe che conosce, pensa, considera, sogna, obbedisce.

Il Signore sogna changemakers!

Tre sono stati i passaggi della prima parte dell’incontro.

Il primo: la restituzione degli accordi presi nei diversi gruppi nel gioco di ruolo sull’economia circolare con alcune sottolineature: non esiste una sola soluzione, ma tanti compromessi, la complessità è da accettare e questo è evidente nel rapporto tra gli attori coinvolti e gli effetti dei loro accordi su breve e lungo termine.

Il secondo: la restituzione e la rielaborazione delle definizioni di changemaker.

Suor Alessandra Smerilli ha spiegato quale è stata l’intuizione di Papa Francesco.

“Io posso radunare intorno al tavolo i più grandi economisti del mondo ma non ci credo che se diciamo che l’economia va cambiata, che dobbiamo passare da un’economia che uccide, che esclude a un’economia che dà vita, chi per 20 o trent’anni è stato abituato a pensare l’economia in un certo modo possa cambiare. Allora la sua felice intuizione è stata: noi dobbiamo partire dai giovani”.

Quando abbiamo cominciato a selezionare questi giovani, abbiamo capito che c’erano tre grandi categorie: gli economisti, i ricercatori, gli studenti di master o dottorato, gli imprenditori, coloro che avevano già iniziato già da giovani a lavorare in un’impresa e/o a mettere su un’impresa e quelli che abbiamo chiamato change Makers, attivisti in qualcosa per far cambiare il mondo”.

Le definizioni date dai giovani hanno individuato chi sono, per cosa agiscono, quando e dove agiscono i changemakers. Per ognuna di queste categorie sono state proiettate nuvole di parole.

Un esempio di changemaker, vicino a noi ma che forse non abbiamo mai visto con questi occhi e che ha dimostrato di avere questa caratteristiche, è don Bosco che non diede definizioni ma spiegó il coraggio con il suo comportamento.  La vita di Don bosco ha incarnato ciò che la dottoressa Tiziana Ciampolini nel primo incontro ha evidenziato più volte, ovvero che “La realtà è più forte dell’idea”, criterio suggerito da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium:

La realtà è superiore all’idea. Questo criterio è legato all’incarnazione della Parola e alla sua messa in pratica”.

I giovani dopo queste prime sollecitazioni sono stati invitati a rispondere a due domande:

  • hai già agito come un/a changemaker nella tua vita?
  • quali sono gli ostacoli e i limiti che stanno tra te e la definizione di changemaker che hai dato?

Nella seconda parte dell’incontro è stato accolto Paolo Piacenza, giornalista freelance, tutor al Master in Giornalismo dell’Università di Torino, direttore editoriale per Pop Economix, associazione che promuove l’alfabetizzazione e l’informazione economica attraverso l’incontro tra teatro e giornalismo, Nadia Lambiese, Fondatrice e presidente di Mercato Circolare srl società benefit, dottoranda in Innovation for the Circular Economy all’Università degli Studi di Torino, presidente di Pop Economix.

Paolo e Nadia hanno sollecitato i giovani ad una prima riflessione sulle loro emergenze spirituali, personali, collettive attraverso la metodologia delle mappe realizzate da ciascuno e restituite in assemblea legate da parole comuni. 

Il video di Latour “Dove atterriamo?” ha permesso ai ragazzi di comprendere che per riorganizzare la società intorno alle urgenze è necessario ripensare il nostro rapporto con il vivente, con tutto ciò che ci sta intorno.

Nadia Lambiase ha poi affrontato, a partire dall’analisi di 7 personaggi del Piccolo Principe e attraverso sottolineature antropologiche sui vari personaggi, il tema della transizione ecologica e dell’economia circolare dando strumenti concreti di lettura della realtà che ci circonda.

I giovani hanno vissuto con entusiasmo e passione questo secondo incontro intenso e ricco di contenuti e riflessioni: i loro primi feedback positivi confermano un forte desiderio di discernimento di vivere come “Buoni Cristiani, onesti cittadini” a partire dalle scelte quotidiane, così come tanti giovani nel mondo stanno facendo dopo aver risposto all’invito di Papa Francesco.

Settimana Comunitaria a Valdocco

Partono le proposte per la Settimana Comunitaria a Valdocco, presso gli SDB o le FMA: un’occasione per confrontarsi nel quotidiano e conoscere meglio una comunità salesiana.

Quando:

  • 22-27 gennaio
  • 5-10 febbraio

Per chi:

Aperta a ragazzi e ragazze dall’annata 2003 in su.

Informazioni:

  • Assicurati i tempi di studio e lavoro.
  • Portare asciugamani, lenzuola, necessario per lo studio e il lavoro.
  • L’esperienza non ha un prezzo ma un costo: ciascuno contribuisce in base alle proprie possibilità

Per partecipare:

Contattare il responsabile del proprio centro prima di iscriversi.

Portogallo – “WYD DON BOSCO 23” apre le iscrizioni alla Giornata Mondiale della Gioventù

WYD DON BOSCO 23 ha annunciato l’apertura delle iscrizioni a livello mondiale per i giovani provenienti dagli ambienti salesiani.

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WYD DON BOSCO 23, l’organizzazione responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona 2023, ha annunciato l’apertura delle iscrizioni a livello mondiale per i giovani provenienti dagli ambienti salesiani. I giovani dell’MGS sono chiamati a partecipare alla GMG e i pellegrini iscritti alla WYD DON BOSCO 23 saranno ospitati in case salesiane o in famiglie legate alle comunità pastorali salesiane della regione di Lisbona.

Il processo di iscrizione verrà suddiviso in tre fasi. In primo luogo, l’iscrizione avviene tramite un modulo, che sarà messo a disposizione dal Centro MGS o dalla casa salesiana frequentata dai giovani. Successivamente, il coordinatore locale della pastorale invierà le iscrizioni al responsabile Ispettoriale designato, che provvederà a registrare il gruppo presso la WYD DON BOSCO 23. Al termine di questo percorso, l’équipe del segretariato della WYD DON BOSCO 23 convaliderà i dati ricevuti e continuerà il processo di registrazione direttamente con l’organizzazione della GMG Lisbona 2023.

Le quote di partecipazione per i pellegrini variano da 255 euro a 130 euro, a seconda del tipo di pacchetto scelto (con o senza alloggio, con o senza vitto, con o senza trasporto). Esistono anche pacchetti extra che aumentano l’offerta iniziale e che, oltre a dare la possibilità di partecipare al “SYM DAY”, la giornata dell’MGS, e ai principali eventi della GMG, coprono giorni ulteriori di vitto e alloggio.

Il grande obiettivo è che l’invito fatto da Papa Francesco a questo grande incontro giovanile possa davvero raggiungere tutti.

WYD DON BOSCO 23 è il nome dell’organizzazione del Movimento Giovanile Salesiano responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani dei vari ambienti salesiani del mondo alla GMG di Lisbona 2023, perché possano viverla secondo il carisma di Don Bosco. Per questo, WYD DON BOSCO 23 vuole motivare i giovani a intraprendere questo viaggio come un pellegrinaggio che rafforzi la loro fede, e vuole anche lanciare una salutare sfida ai giovani più lontani dalla fede a conoscere Gesù Cristo vivo.

Il nome WYD DON BOSCO 23 deriva dalla combinazione dell’acronimo in inglese che si riferisce alla Giornata Mondiale della Gioventù (World Youth Day) e della parola “with”, che in inglese significa “con”; ad esso si aggiungono poi il riferimento a Don Bosco, come forza unificante della Famiglia Salesiana, e la data dell’appuntamento.

Il Movimento Giovanile Salesiano è un movimento di comunione di vari gruppi e associazioni giovanili integrati nella pastorale giovanile dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, uniti dalla proposta educativa ed evangelizzatrice ispirata allo spirito e allo stile di Don Bosco e di Maria Domenica Mazzarello.

MGS DAY Valdocco – 20 novembre 2022

Domenica 20 novembre 2002, circa 800 ragazzi dalla prima alla quinta superiore si sono radunati per l’MGS DAY nell’oratorio di Valdocco.

Un’occasione desiderata dai ragazzi per ritrovarsi insieme ad altri giovani della loro casa, ma anche con altri coetanei conosciuti ai campi di quest’estate e non solo.

Lo special guest di questa edizione è stato il campione paralimpico nei 100 m stile libero, Antonio Fantin:

La mia vita non è mai stata solo mia

Ha regalato la sua testimonianza e il suo augurio a tutti, nel Teatro Grande Valdocco, per poi dedicare un momento a chi desiderava porgli domande e curiosità.

La giornata è poi proseguita in allegria con giochi, balli e un momento per le confessioni, divisi in biennio/triennio, per concludere con la celebrazione della messa insieme. Tutto organizzato dagli animatori che con dedizione sono riusciti a regalare ai giovani una giornata bella e piena.

Questa volta ho percepito in modo ancora più evidente come il “successo” di una giornata così è dovuto all’aiuto di ogni singolo animatore, sia che abbia un ruolo molto visibile sia che abbia un incarico molto nascosto.
Penso anche che sia stato, e non a caso, un modo molto bello di onorare la festa di Cristo Re: servendo i più piccoli.

Don Alberto

Oratorio Don Bosco Agnelli: testimonianza missionaria

Venerdì 4 novembre presso l’oratorio salesiano Don Bosco Agnelli si è svolta una testimonianza da parte di tre ragazze partite in missione quest’estate ai ragazzi di gruppi formativi ForMe e ForUs dell’oratorio.

Erano presenti Giulia Meucci partita per la Lituania, Sara Busato e Sara Scrivo partite per la Romania e anche Andrealisa partita qualche anno per l’Africa.

Dopo un primo video di presentazione e un breve racconto dell’esperienza è stato lasciato lo spazio ai ragazzi per porre domande a coloro che erano partite. Per quest’ultime è stata una bella occasione per rivivere l’esperienza vissuta e donarla anche ad altri ragazzi; per riflettere sulle motivazioni che le hanno spinte a partire e sul loro ritorno dalla missione.

Primo incontro del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

“Se non state dove si prendono decisioni la storia vi passerà sopra.”

Il 13 novembre 2022, presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, 62 giovani provenienti dalle case salesiane del Piemonte, hanno risposto ad un invito: partecipare ad un cammino per riconoscere, interpretare, scegliere e vivere la propria identità Cristiana nel cuore del mondo come “buoni cristiani e onesti cittadini“.

Hanno scelto così di inserirsi nel cammino, già intrapreso da giovani da tutto il mondo, economisti, imprenditori e changemakers convocati in prima persona da Papa Francesco “per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita”.

Dopo aver scritto le loro aspettative, i giovani si sono fatti coinvolgere in un gioco di ruolo come attori di un processo economico-sociale all’interno di un’isola che andava “salvata dallo sfruttamento turistico e dalle sue gravi conseguenze”.

Il gioco ha consentito loro di entrare nelle dinamiche e contenuti del primo incontro. La testimonianza della dottoressa Tiziana Ciampolini, esperta di innovazione sociale ed economia civile, ha accompagnato i giovani nella comprensione del processo che ha dato vita alla Economy of Francesco.

Grazie alle diverse sollecitazioni, i giovani si sono chiesti come essere changemakers e sentinelle nella propria comunità. Il collegamento da Sarajevo con Daniele Bombardi, responsabile Caritas Balcani, ha offerto esperienze attuali dell’incarnazione e della dimensione profeticadi di una proposta economica di pace, sociale e solidale, come invocato da Papa Francesco.

Ecco alcune idee che i giovani hanno scelto di portarsi a casa:

  • changemakers
  • visione profetica
  • concretezza
  • comunità
  • incarnazione
  • sguardo dei poveri
  • creatività
  • capability approach
  • educazione al cambiamento
  • soluzioni generative
  • rivoluzione positiva
  • valore sociale e relazionale dell’economia
  • principio di reciprocità
  • leadership
  • intraprendenza
  • “La realtà supera sempre l’idea”.

L’incontro è terminato con un momento di preghiera in cui è stato affidato il proprio impegno a essere cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia, il progresso e per combattere la cultura dello scarto e dar voce a chi non ne ha.

“Sai sognare?”: eletto il nuovo coordinamento del MGS Italia

“Noi ci s(t)iamo”… lo hanno ribadito con entusiasmo i 38 partecipanti all’ultima Consulta del MGS Italia che si è radunata nella propria sede presso il Centro Nazionale salesiano di Roma dal 21 al 23 ottobre scorso.

Obiettivi del primo dei tre raduni annuali: mettere a fuoco identità e i compiti della consulta (composta dalle 7 Consigliere FMA di PG, dai 6 Delegati SDB di PG, dalla rappresentante dei Salesiani Cooperatori e da 24 giovani provenienti dalle 6 zone in cui è suddiviso il territorio italiano), condividere l’intensa vitalità estiva, predisporre il cammino di preparazione alla prossima GMG di Lisbona, elaborare la proposta pastorale per il prossimo anno e eleggere il nuovo coordinamento nazionale.

Giornate intense di confronto a gruppi provocate da quel “sai sognare?” che don Bosco rivolge a ciascun giovane perché nella vita non si accontenti di razzolare ma sappia puntare a mete degne dei “figli di Dio”. I sogni di don Bosco sono stati riletti come particolare forma con cui il Signore lo ha accompagnato diventando una vera scuola di spiritualità salesiana.

La Segreteria MGS uscente si è congedata tra i ringraziamenti commossi di tutta la Consulta che ha poi eletto il torinese Fabio come nuovo Coordinatore Nazionale. Elena, che ha coordinato in questi anni tutto il lavoro del MGS in Italia con una dedizione encomiabile, ha così salutato il nuovo coordinamento a nome della Segreteria che conclude il suo mandato: “Don Bosco è diventato parte della nostra vita; anch’io quando cucio un bambino dopo averlo operato (è chirurga pediatrica ndr) mi sento di prolungare l’azione di quel sarto che ci è padre, maestro e amico. Possiate anche voi sentirvi fieri di essere figli di don Bosco e rendergli onore vivendo nel mondo con quella fede, quella speranza e quella carità che lui ci ha trasmesso. Noi ci s(t)tiamo!”.