Don Artime Cardinale: il Papa sul futuro della Congregazione – La Voce e il Tempo

Articolo a cura di Marina Lomunno apparso su La Voce e il Tempo.

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Don Angel Fernàndez Artime, Rettor Maggiore dei salesiani, tra i 21 scelti da Papa Francesco per essere creati cardinali nel prossimo Concistoro nel 30 settembre, ha inviato una letteraa tutti i confratelli salesiani e ai Gruppi della Famiglia Salesiana” sparsi in 133 nazioni dei 5 continenti per spiegare “chi guiderà la Congregazione salesiana”.

Il testo, datato 12 luglio e diffuso in italiano, inglese, spagnolo, spagnolo dell’America Latina, francese e portoghese all’indomani dell’incontro con Papa Francesco avvenuto nel pomeriggio di martedì 11 in Vaticano, comunica le “disposizioni” per il futuro della Congregazione che

“il Santo Padre mi ha comunicato durante un dialogo fraterno”

scrive don Artime.

“Come sempre il Papa si è mostrato attento, cordiale, profondo estimatore del carisma di don Bosco e particolarmente affettuoso. Sentimenti che, a nome mio personale e di tutta la Famiglia salesiana, ho ricambiato”. Il Papa ha stabilito che “potremo anticipare il 29° Capitolo generale di un anno, cioè nel febbraio 2025”

prosegue il Rettor Maggiore la cui scadenza come superiore dei Salesiani era prevista per il 2026.

“Il Papa ha ritenuto che, per il bene della nostra Congregazione, dopo il Concistoro del 30 settembre 2023 io possa continuare il mio servizio come Rettore Maggiore fino al 31 luglio 2024, cioè fino alla conclusione della sessione plenaria estiva del Consiglio Generale. Dopo tale data presenterò le mie dimissioni da Rettor Maggiore per assumere dalle mani del Santo Padre il servizio che mi affiderà: Papa Francesco non me l’ha ancora detto ma con questo ampio margine di tempo ritengo che sia la cosa più opportuna”

aggiunge don Artime. Dopo le sue dimissioni, secondo le Costituzioni della Congregazione nel caso della “cessazione dall’ufficio del Rettor Maggiore”, sarà il vicario don Stefano Martoglio ad assumere il governo della Congregazione ad interim fino alla celebrazione del nuovo Capitolo.

“Per tutto questo tempo continueremo a seguire il programma del sessennio stabilito per l’animazione e nel governo della Congregazione. Al fine di completare tutte le visite straordinarie programmate (comprese quelle relative all’anno 2025), il Rettor Maggiore, udito il parere dei membri del Consiglio generale, procederà alla nomina di un ulteriore visitatore straordinario. In questo modo sarà possibile arrivare al Capitolo con un quadro completo e aggiornato della situazione dell’intera Congregazione”

precisa don Artime. Che ricorda, all’inizio della lettera scritta a Torino, dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, Casa Madre dei Salesiani, come dopo

“la notizia inaspettata (soprattutto per me)” migliaia di persone si saranno domandate: “e ora cosa accadrà? Chi guiderà la Congregazione nel prossimo futuro? Quali passi l’attendono? Potete ben capire che sono gli stessi interrogativi che anch’io mi sono posto, mentre ringraziavo con fede il Signore per questo dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di don Bosco”.

Infine don Artime chiede a tutti i figli di don Bosco e alla Famiglia Salesiana di continuare a intensificare la preghiera,

“soprattutto per Papa Francesco: lui stesso l’ha espressamente richiesta al termine dell’udienza privata a me concessa. E vi chiedo anche di pregare per quello che vivremo in questo anno come Congregazione e come Famiglia Salesiana. Chiedo, infine, anche di pregare per me, posto di fronte alla prospettiva di un nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di don Bosco, accetto in filiale obbedienza, senza averlo né cercato né voluto. Il nostro amato padre don Bosco mi è testimone davanti al Signore Gesù”.

E conclude:

“Sento come rivolte a me le stesse espressioni che la Madonna disse a don Bosco nel sogno dei nove anni – di cui l’anno prossimo si celebrerà il secondo centenario: ‘A suo tempo tutto comprenderai’. E sappiamo che per il nostro padre ciò è effettivamente avvenuto quasi al termine della vita, davanti all’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù, che era stata consacrata il giorno prima, il 16 maggio 1887. Mettiamo tutto nelle mani del Signore e di sua Madre”.