Incontro Economi e CGA: “Non ebbe a cuore altro che le anime”

“Non ebbe a cuore altro che le anime”

Questa la frase di don Bosco che ha guidato il momento formativo degli economi e i coordinatori della gestione amministrativa delle case dell’Ispettoria nella giornata di mercoledì 15 dicembre a Valdocco. Di seguito un resoconto dell’incontro.
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“La formazione carismatica – ha introdotto l’economo ispettoriale, don Giorgio Degiorgi – è ancora più importante di quella professionale, perché in qualche modo la sottende. Essere economi e coordinatori della gestione amministrativa di una casa salesiana significa guardare a questi aspetti con il gli occhi e il cuore di don Bosco. A Valdocco si faceva un “commercio di anime” per portarle al Cielo e tutto, ma proprio tutto, era al servizio della missione. Solo così sappiamo che il nostro ruolo, spesso immerso nelle cose terrene, ha un orizzonte di senso molto più alto”.

Il momento formativo è stato guidato da don Enrico Lupano:

“L’Economia al servizio del carisma e della missione, ci ricorda che il criterio ultimo delle scelte economiche e gestionali è il carisma, ovvero è la vita vissuta come hanno fatto i santi. Don Bosco “non ebbe a cuore altro che le anime”.

Il carisma è come una finestra attraverso cui si vede tutto lo spazio. C’è un modo evangelico in cui vivere l’economia e un modo che, inquinando il carisma, ci porta lontano da Dio. La Chiesa ci ricorda che «mai l’economia e la sua gestione sono eticamente e antropologicamente neutre. O concorrono a costruire rapporti di giustizia e di solidarietà, o generano situazioni di esclusione e di rifiuto». Le scelte gestionali possono essere illuminate dal carisma, o possono essere fine a se stesse o, peggio, fatte per interessi personali e logiche di potere. Non solo. Non stiamo lavorando per la salvezza di una banca o di una ditta, ma all’interno di un respiro molto più ampio: il progetto di Dio per l’umanità e quindi per ogni uomo”

La giornata di formazione è poi proseguita con la visita del Museo Casa Don Bosco con gli “occhi dell’economo” per poi concludere con la preghiera del Vespro nella comunità ispettoriale e la cena fraterna.