Articoli

Collegio Don Bosco Borgomanero – “E al fronte restammo uomini”: Un evento in memoria della Grande Guerra

Evento al Collegio Don Bosco di Borgomanero, venerdì 24 marzo ore 21.00: “E al fronte restammo uomini”, in memoria della Grande Guerra.

***

Venerdì 24 marzo presso la Chiesa del Collegio Don Bosco di Borgomanero è in programma l’evento “…E al fronte restammo uomini”.

Durante la serata, coadiuvati dai Docenti di Italiano e Storia della Scuola Media Don Bosco, alcuni alunni delle classi terze leggeranno ed interpreteranno celebri poesie ed estratti di opere relative alla Prima Guerra Mondiale. Alternati ai testi (di Ungaretti, Corti, Rebora tra gli altri), il Coro ERATO di Novara eseguirà, con inediti e suggestivi arrangiamenti per coro misto e pianoforte, inni e brani risalenti al medesimo periodo (tra cui La leggenda del Piave, Ta-pum, Era una notte che pioveva, Il testamento del Capitano).

Le voci dei soldati riecheggeranno nella parola e nel canto, e sarà un’occasione preziosa per approfondire dal punto di vista letterario e musicale uno dei periodi più significativi della nostra storia, ma anche per riflettere su una tematica che, purtroppo, ancora ci tocca da vicino.

Inizio alle ore 21.00 con ingresso libero ad offerta.

Borgomanero: una Giornata dello Sport, al Don Bosco, in memoria di Filippo Allorio

Il Liceo Don Bosco di Borgomanero ha organizzato, lo scorso 23 febbraio 2023, una Giornata dello Sport in memoria di Filippo Allorio, lo studente di Quinta Ginnasio scomparso tragicamente in un incidente sugli sci nel dicembre 2021. Di seguito la notizia a cura del sito di Borgomanero.

***

Un’intera giornata dedicata allo sport, giovedì 23 febbraio, nella bellezza delle sue molteplici varietà: è parso il modo più bello e significativo per ricordare Filippo Allorio, lo studente di Quinta Ginnasio del Liceo Classico Don Bosco scomparso a dicembre del 2021 in un tragico incidente sulla neve ad Alagna, mentre coltivava la sua grande passione dello sci.

Si è voluto, in questo modo, rendere onore all’amore per lo sport di Filippo, coinvolgendo gli studenti di entrambi i Licei, circa 250 ragazzi, in una mattinata all’insegna della scoperta anche di discipline sportive diverse da quelle solitamente praticate.

Sono stati organizzati dunque, in collaborazione con una quindicina di associazioni del territorio che si sono rese gentilmente disponibili a titolo gratuito, stand di basket, giocoleria ed equilibrismo, teatro-danza, kung fu, parkour, yoga, pallavolo, dance fitness, crossfit, judo e difesa personale, animazione sportiva, calcio, zumba, tennistavolo, scherma storica, rugby e padel.

Gli studenti, che sono ruotati tre turni in tre diverse discipline sportive a loro scelta, hanno vissuto con impegno ed entusiasmo una mattinata che non è stata di “stacco” dalle attività scolastiche, ma l’esperienza di una scuola che s’incarica di offrire occasioni di crescita integrale della persona, in corpo e mente, suggerendo occasioni di scoperta di sé.

«Un intento dell’iniziativa era anche contribuire – spiega Silvia Sacco, docente di scienze motorie e tra le organizzatrici della giornata – alla riscoperta di quegli sport di squadra agonistici o non agonistici che sono stati particolarmente penalizzati dall’isolamento cui ha costretto la pandemia».

All’organizzazione della giornata hanno contribuito, accanto ai docenti, gli stessi studenti, particolarmente quelli del gruppo di animazione sportiva, che hanno allestito gli spazi.

I genitori di Filippo sono stati presenti alla mattinata, incontrando il direttore e il preside, i docenti e i ragazzi nel teatro della scuola, prima dell’avvio dei lavori.

Le giornate dello sport si tenevano regolarmente, negli anni recedenti alla pandemia di Covid: al Don Bosco si è ritenuto giusto farle riprendere, come ulteriore segno di ritorno alla normalità, nel pensiero di un compagno che tanto amore ha riservato verso questa dimensione della vita.

Borgomanero: gita delle II e III LCS a Berlino

Le II e le III LCS sono state in gita a Berlino, per ricordare il periodo dedicato alla Shoah e alla discriminazione degli ebrei durante quella parte della storia.

***

I due ultimi anni del Liceo Classico in gita a Berlino per ricordare delle importanti parti di storia del’900

Tra il 14 e il 17 novembre, i due ultimi anni del Liceo Classico sono andati in gita a Berlino, accompagnati anche da delle guide dell’associazione Deina, per visitare alcuni luoghi protagonisti della storia del ‘900.

Grande attenzione hanno riservato i musei, soprattutto quello dedicato alla Shoah e al popolo ebraico, non tanto sull’aspetto della Shoah in sè per sè, ma per conoscere più le abitudini, le tradizioni, la lingua; in una parola, l’identità di questo popolo sempre discriminato da vari regimi durante la Storia.

Obbligatorie le visite al Parlamento tedesco, il Reichstag al Muro di Berlino, due posti protagonisti della storia tedesca, ma anche al monumento della Porta di  Brandeburgo.

Il primo, lo sappiamo tutti, è stato protagonista prima delle contraddizioni della Repubblica di Weimar e poi del Regime Nazista, e anche protagonista della storia recente.

Il secondo, invece, è il simbolo dell’Epoca Sovietica, con la Berlino divisa nei due blocchi e nei vari settori, e il cui crollo ha portato alla caduta del Regime Comunista.

Oltre a ciò, si è potuto avere scorci su altri luoghi storici di Berlino, come il Municipio Rosso, il Quartiere governativo del Nazionalsocialismo, il Checkpoint Charlie e i memoriali alle vittime dell’Olocausto e ai Sinti e Rom.

Insomma, una visita molto densa di storia per far approfondire in luogo una delle pagine di storia più importanti del secolo scorso, che ci riserva importanti lezioni anche per il presente.

Borgomanero: pellegrinaggio al Colle Don Bosco

Gita al Colle don Bosco per i ragazzi dell’Istituto Don Bosco Borgomanero, con visita alla casetta di Don Bosco e tante attività riguardo alcuni temi importanti.

***

A metà strada tra Torino e Asti, immerso nelle colline astigiane, si trova il grandioso complesso del Colle Don Bosco, realizzato sul luogo in cui Don Bosco nacque il 16 agosto del 1815.

Tutti i ragazzi dell’istituto Don Bosco Borgomanero sono partiti in pellegrinaggio la mattinata del 18 ottobre. La giornata era organizzata con diverse attività di gruppo.

Una volta arrivati hanno fatto l’intervallo e alcuni ragazzi, rappresentanti dei gruppi, hanno organizzato degli stand, nei quali spiegavano e raccontavano con grande entusiasmo la loro esperienza all’interno dei gruppi.

Successivamente hanno visitato la casa di Don Bosco dove era venuto ad abitare, quando aveva 2 anni, con  la mamma, la nonna e i fratelli.

In seguito, hanno svolto delle attività che ci hanno fatto riflettere su alcuni temi importanti  per la nostra quotidianità come, per esempio, la pianificazione dello studio. Verso l’una hanno pranzato e si sono riposati.  Nel pomeriggio hanno fatto dei giochi di gruppo divertentissimi sfidandosi con le altre classi.

Infine, alla sera Don Giuliano ha organizzato una messa per concludere la bellissima giornata.

Nei giorni successivi hanno intervistato alcuni compagni, per ricevere un loro riscontro e raccogliere un loro pensiero sul pellegrinaggio. Ecco che cosa hanno detto:

“Mi è piaciuto molto perché sono stata con i miei compagni, abbiamo fatto delle attività interessanti, le mie attività preferite sono stati i giochi che abbiamo fatto dopo pranzo. La chiesa è molto bella.”

 

“Il posto per me era nuovo, la chiesa era talmente tanto grande da farmi sentire in soggezione.”

 

“Il posto dava un senso di pace e di tranquillità, era un bellissimo luogo.”

 

“Il viaggio è stato molto bello e noi ci siamo divertiti!”

Si può dire quindi che sono stati molto soddisfatti di aver visitato un luogo così interessante e unico tutti insieme e di conoscere colui che ha dato nome alla scuola.

Borgomanero: Lorenzo Cominoli del LES in tour tra Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente

Lorenzo Cominoli, musicista e docente del LES Liceo della Musica presso il Collegio Don Bosco di Borgomanero, si prepara per un tour che lo porterà a suonare in giro per il mondo. Di seguito i dettagli nel comunicato stampa a cura dei Salesiani di Borgomanero.

***

Lorenzo Cominoli è un musicista, in particolare un fine chitarrista jazz, direttore artistico del Jazz Club Borgomanero, di Orta Jazz Festival e direttore didattico di Four Music School, la cui notorietà travalica i confini regionali e nazionali.

Da tempo è invitato a esibirsi anche all’estero, dalla Finlandia alla Corea del Sud, in collaborazione con musicisti affermati sulla scena internazionale, da Jesper Bodilsen a Steve Herberman, da Yuri Goloubev a Niklas Winter.

Al Don Bosco di Borgomanero è anima del Liceo della Musica, la nuova “curvatura” del Liceo Economico Sociale che da due anni ha arricchito il quadro dell’offerta formativa del Don Bosco.

A partire dal mese di febbraio Cominoli è in partenza per un nuovo di tour di concerti che lo porterà in giro per il mondo: si partirà dalla Slovenia per poi spostarsi, a marzo, in Israele. Tra aprile e maggio sarà la volta degli Stati Uniti, tra Washington e New York, e delle isole Canarie mentre in estate, tra luglio e agosto, Cominoli sarà chiamato a esibirsi in Svezia, in Giappone, tra Tokyo e Hiroshima, e in Corea del Sud.

L’attività didattica al Don Bosco continuerà regolarmente, arricchendosi delle suggestioni che il musicista-docente raccoglierà durante il suo viaggio. Non mancheranno anche appuntamenti in Italia, fra i quali spicca il concerto benefico, in collaborazione i service club della zona, proprio a Borgomanero, il 29 aprile, al teatro Nuovo insieme ai musicisti tedeschi Klaus Gesing e Sebastian Merk.

«Sono molto felice dello sviluppo di questi progetti professionali – commenta Lorenzo Cominoli – che attraverso varie vie, dal passaparola tra operatori del settore a scoperte casuali, come nel caso dell’organizzatore di concerti israeliano che è rimasto colpito dall’ascolto dell’album Timeline in cui suono con Roberto Olzer e ci ha invitati a Tel Aviv, si vanno di anno in anno arricchendo di nuove prospettive».

Il trait d’union di queste esibizioni – conclude Cominoli – è il suono puro e rarefatto del jazz contemporaneo, in particolare nordeuropeo, che sa aprirsi alla melodia del bel canto di tradizione italiana».

Un omaggio a quella musica, che da Borgomanero al lontano Oriente, è linguaggio universale che accomuna tutti gli uomini.

Borgomanero: orientamento al futuro universitario e professionale al Don Bosco

Alla scuola secondaria di Don Bosco Borgomanero sono stati organizzati degli incontri di orientamento al futuro universitario per gli studenti dell’ultimo anno, in collaborazione con il RotarAct di Orta e Adecco. Di seguito la notizia a cura della Casa di Borgomanero.

***

La scelta del proprio futuro, universitario o professionale, è una decisione che si è fatta via via più difficile, negli ultimi anni, per gli studenti all’ultimo anno di scuola secondaria.

Le opzioni in ambito universitario, ad esempio, si sono moltiplicate e differenziate mentre nel contesto lavorativo sono nate, e continuano a nascere, nuove professioni, assecondando le evoluzioni della società liquida. Tutto questo spesso accresce spaesamento e incertezza nei diciottenni-diciannovenni al termine della scuola.

Per questo diventa sempre più importante che le istituzioni scolastiche si facciano carico di offrire occasioni di discernimento, cioè di ragionamento critico e informato, per aiutare a fare chiarezza tra le innumerevoli opzioni di studio e di lavoro e poter scegliere con solide ragioni.

Al Don Bosco questa esigenza è stata raccolta e trasformata, in collaborazione con il RotarAct di Orta, in un percorso di incontri di orientamento. Il primo si è svolto giovedì scorso, quando è stato illustrato agli studenti degli ultimi due anni del Liceo Classico e del LES cosa significhi predisporre un buon curriculum e come ci si debba preparare a un colloquio di lavoro o di candidatura a un percorso universitario.

Gli stessi argomenti sono stati approfonditi anche mercoledì 1 febbraio grazie a un incontro dei futuri maturandi con la dottoressa Paola Ranzani, dirigente di Adecco.

I passi successivi del percorso saranno la compilazione, da parte degli studenti, di un questionario, per raccogliere gli interessi e le curiosità prevalenti degli studenti e organizzare, a seguire, un incontro con esperti del mondo universitario e delle professioni, al fine di illustrare nel dettaglio cosa significhi intraprendere i vari percorsi formativi.

L’interesse degli studenti è, naturalmente, molto vivo perché è forte in loro la consapevolezza che lo spazio di questa riflessione, oggi, è il cantiere della loro vita di domani.

Don Bosco Borgomanero: l’esperienza del tutoraggio al LES

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero un tutor affianca il docente per differenziare le strategie didattiche, personalizzandole per i diversi alunni. Di seguito la notizia a cura del sito di Don Bosco Borgomanero.

***

La personalizzazione del percorso didattico, ovvero la capacità di “tagliare e cucire” la proposta formativa sulle specifiche intelligenze di ogni singolo ragazzo, è una grande sfida formativa ed educativa per la scuola di oggi e del futuro.

Al Liceo Economico Sociale (LES) Don Bosco di Borgomanero la sfida è stata raccolta anche grazie alla sperimentazione, ormai entrata a pieno regime, del tutoraggio di classe. Il progetto, nato qualche anno fa, prevede la presenza di un tutor dell’apprendimento in classe sia al mattino durante le lezioni sia in alcuni pomeriggi dedicati al metodo di studio.

Il progetto si articola principalmente nel biennio, cui si aggiunge qualche ora al terzo anno, e accompagna gli studenti nel percorso di conquista della propria autonomia. Per quanto riguarda le lezioni mattutine, non si tratta di una semplice compresenza ma di una vera e propria co-docenza possibile grazie agli incontri settimanali di progettazione tra il tutor e gli insegnanti.

Il tutor svolge varie attività di supporto alla classe quali la schematizzazione dei concetti più importanti alla lavagna, consigli su come prendere appunti, l’ausilio di materiale di supporto, lo sviluppo delle strategie di studio, il lavoro differenziato per gruppi, le esercitazioni durante le interrogazioni, le verifiche in itinere, anche con modalità ludica, a fine lezione.

«La gamification – spiega la professoressa Francesca Zuddu, tutor e figura di riferimento del progetto– è utile per rendere accattivante l’apprendimento e per avere un feedback immediato dagli alunni e viene utilizzata spesso ma non tutti i giorni affinché i ragazzi comprendano l’importanza (e la bellezza) di una fatica sana, utile anch’essa nell’allenare l’apprendimento».

Dal punto di vista educativo, il tutor supporta poi il coordinatore garantendo una visione d’insieme e monitora il benessere della classe sia come gruppo sia come singoli alunni, spronandoli e motivandoli dal punto di vista didattico, guidandoli nella loro crescita personale.

Oltre alla presenza al mattino, il tutor gestisce infine gli sportelli facoltativi pomeridiani di metodo di studio: al primo anno, ad esempio, ne è previsto uno a beneficio di tutta la classe ed uno dedicato ad hoc agli studenti con un disturbo dell’apprendimento.

Le attività proposte sono varie e mirano tutte alla costruzione di un metodo di studio (o, meglio, dei metodi di studio) personale, il planning per organizzare il tempo in base alla mole di lavoro scolastico e agli impegni personali e ai loro ritmi e, non da ultimo, la simulazione di interrogazioni/test per prepararsi al meglio al momento di verifica vero e proprio.

Il progetto si è arricchito anno dopo anno sperimentando varie modalità, tramite la formazione continua dei tutors e l’adattamento delle strategie più consone alle classi, constatando quanto importante sia l’instaurarsi di un rapporto di fiducia tra il tutor e gli studenti della classe, la collaborazione e l’impegno dei quali sono imprescindibili per il successo dello strumento.

«L’obiettivo è sempre lo stesso – conclude la professoressa Zuddu – rendere gli studenti autoconsapevoli del proprio apprendimento per poterlo migliorare, instaurando il circolo virtuoso di successo e motivazione».

Don Bosco Borgomanero sponsor del concerto “Natale nel Mondo”

Domenica 11 dicembre, presso il convento di S. Nazzaro della Costa Novara, si terrà il concerto “Natale nel Mondo” dedicato alla tradizione natalizia in varie parti del mondo. A dirigere il coro Francesco Iorio, docente di musica al Don Bosco di Borgomanero, che è anche sponsor dell’iniziativa. Di seguito la notizia apparsa sul sito dei salesiani di Borgomanero.

***

Domenica 11 dicembre alle 17.30, presso il convento novarese di S. Nazzaro della Costa, l’associazione Erato, nel contesto del progetto “Terza di Avvento”, promuove un concerto dal titolo significativo: Natale nel Mondo.

Si esibirà il coro Erato di Novara, diretto dal maestro Francesco Iorio, docente di musica al Don Bosco di Borgomanero, che è tra gli sponsor dell’iniziativa.

Il repertorio della serata includerà brani della tradizione natalizia di svariate parti del mondo: dalla Spagna al Galles, dalla Francia alla Nigeria, dagli Stati Uniti alla Svezia, senza naturalmente dimenticare la tradizione italiana.

Solisti il soprano Amanda Malandra e il mezzosoprano Licia Stara, accompagna all’organo Andrea Pompili.

La voce recitante, che guiderà i presenti in un itinerario che accosterà alle musiche una meditazione sul Natale francescano, sarà quella di Katia Montebuglio.

L’ingresso è libero ad offerta, e il ricavato sarà interamente devoluto ai frati cappuccini del convento.

 

 

 

Borgomanero: al LES – Liceo della Musica “Don Bosco” le piantine crescono ascoltando Mozart

La serra idroponica del LES – Liceo della Musica, Liceo del Gusto e Liceo dell’Innovazione di Borgomanero è stata dotata di un impianto musicale che diffonde i brani di Mozart, per favorire la crescita delle piantine. Di seguito la notizia a cura dei Salesiani di Borgomanero.

***

Emozione e scienza, rigore e arte: sono le competenze che si sposano nel percorso di studi del LES – Liceo della Musica. Come dimostra l’originale progetto didattico realizzato dagli studenti coordinati dal professor Lorenzo Cominoli, che hanno dotato la serra idroponica nel cortile della scuola, dove gli studenti del LES – Liceo del Gusto e Liceo dell’Innovazione hanno messo a dimora le loro piantine, di un impianto musicale che soffonde musica classica, in particolare brani di Wolfgang Amadeus Mozart.

La convinzione che li ha ispirati è che anche la vita vegetale trovi giovamento dalla fruizione delle vibranti sonorità della musica, come d’altra parte sembrano suggerire i più recenti studi della nuova branca della scienza detta neurobiologia vegetale, studiata in Italia da Stefano Mancuso.

Il progetto del Liceo della Musica si appresta a entrare nel terzo anno, dopo essersi sviluppato crescendo via via di numeri nei due anni scorsi. Agli studenti che scelgono questo indirizzo viene proposto un percorso che affianca alla pratica di strumenti polifonici (piano e chitarra), la formazione sui mezzi tecnologici legati alla musica (ad esempio la scrittura musicale digitale, l’assemblamento e l’arrangiamento di brani) e la scoperta del music business, ovvero del mondo dell’imprenditoria musicale.

«I ragazzi accolgono con entusiasmo queste proposte e dimostrano grande naturalezza – spiega Lorenzo Cominoli – nell’uso dei mezzi informatici applicati alla scrittura musicale».

Un entusiasmo che si è anche tradotto nell’energia che gli studenti hanno messo nell’allestimento del nuovo laboratorio musicale, che ospiterà le ore di laboratorio settimanale.

Il cantiere del Liceo della Musica è fervido di idee per il futuro, dalla collaborazione con conservatori e con altre istituzioni del settore al sogno di creare una piccola etichetta musicale, alle quali si sta lavorando. L’anno prossimo potrebbe essere l’anno di definitiva consacrazione di un nuovo orientamento che s’incarica di formare futuri professionisti della bellezza: una delle punte di diamante dell’eccellenza italiana.

Borgomanero: Fanuc e Cimberio vicine agli studenti

Le classi quarte dei Licei del Don Bosco di Borgomanero hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali sono state al quartier generale di Fanuc per una giornata di formazione. Cimberio spa, inoltre, aiuta il Don Bosco nella progettazione di un laboratorio di robotica ed intelligenza artificiale mettendo a disposizione un robot Fanuc. Di seguito la notizia apparsa sul sito dei Salesiani di Borgomanero.

***

I cittadini della società futura dovranno fare i conti con l’interconnessione fra uomo e macchina, in forme rese più stringenti dall’espansione dello spazio virtuale e dal cosiddetto “internet delle cose” (l’interazione con l’uomo e fra di loro degli oggetti, dotati di identità digitale, attraverso la Rete: ovvero l’evoluzione dei processi di automazione e di domotica).

Padroneggiare le competenze nell’ambito della robotica sarà dunque una delle competenze-chiave per farsi trovare pronti a queste sfide complesse, in un ruolo da protagonisti e non da passivi fruitori. Per questo i Licei del Don Bosco hanno colto l’occasione di far conoscere ad alcuni propri allievi, particolarmente interessati all’argomento, le ultime frontiere della robotica d’oggi, e le classi quarte del Liceo Classico e del LES-Liceo dell’Innovazione hanno aderito al concorso nazionale sulle competenze digitali.

La settimana scorsa alcuni studenti, accompagnati dalle professoresse Paola Tresca e Silvia Sacco, sono stati al quartier generale di Fanuc (a Lainate) per una giornata di formazione. Fanuc è la società giapponese leader mondiale (4,5 miliardi di fatturato) del mercato della robotica che ha attivato un programma educational per le scuole, offrendo un concorso, una settimana di campus ed una giornata formativa.

“I giovani sono il motore del futuro e il loro compito è quello di continuare a esplorare. Sostenere questa sfida dell’istituto don Bosco nel campo della robotica è motivo per me e per il mio staff di enorme orgoglio, perché oggi fare impresa è cercare di stare sempre un passo avanti e guardare al domani. Perciò agli studenti e alle studentesse del Don Bosco che hanno preso parte al progetto dico: il futuro è per chi di voi lo saprà sognare con più amore, dovrete trovare quello che desiderate e spazzar via il vecchio per far posto al nuovo.”

Così Roberto Cimberio, Ceo della Cimberio spa.

Gli studenti coinvolti nell’iniziativa, Giovanni Giordani e Giovanni Bonomo di Seconda Classico, Marco Olivazzo e Rebecca Della Ragione di Quarta LES, parteciperanno ora alla quinta edizione dei Campionati dei mestieri WorldSkills Piemonte che si svolgeranno a Torino a fine novembre, dedicati di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 17 e i 24 anni che si confronteranno in prove di abilità, valutate da un panel di docenti, di esperti e professionisti, dedicate anche ai sistemi robotici integrati. In preparazione alla competizione i ragazzi coinvolti avranno inoltre la possibilità di prendere parte ad una intensa settimana di formazione presso Fanuc Italia, dove saranno seguiti da alcuni formatori.

Cimberio spa aiuta il Don Bosco nella progettazione di questo nuovo laboratorio di robotica e di intelligenza artificiale e mette a disposizione un Fanuc, simile a quelli che vengono utilizzati nella fabbrica 4.0 dell’azienda leader di San Maurizio. L’automazione dei processi produttivi grazie a queste tecnologie della meccanica avanzata ha permesso di ridisegnare la fabbrica, passando dalla catena di montaggio ad isole di lavoro.

Questo nuovo lavoro richiede una professionalità aumentata, quella del tecnico 4.0 dove l’uomo programma e controlla i robot – digitalmente – che fanno le operazioni che una volta faceva l’uomo. Quindi non una sostituzione, ma un diverso rapporto uomo / macchina, dove le competenze richieste sono quelle relative al risolvere i problemi, al lavoro di squadra, ad un approccio creativo al lavoro, alla progettazione: funzioni di cui gli algoritmi non si occupano. Gli studenti coinvolti nel progetto hanno espresso la loro soddisfazione.

«La giornata trascorsa al FANUC – spiega Giovanni Giordani – è stata davvero interessante: vedere come funzionano i robot e provarli in prima persona mi ha molto colpito, essendo un’esperienza nuova, diversa e coinvolgente. Per ciò non vedo l’ora di cominciare questa sfida».

 

«È bastato un giorno per farci rendere conto di come quella che abbiamo di fronte è una grande occasione – aggiunge Giovanni Bonomo – anche escludendo il discorso “competizione”. Abbiamo potuto osservare i futuristici automi di Fanuc e la grande gamma di tipologie e di funzioni a cui sono pronti, da quelli più veloci a quelli più precisi e a quelli più potenti. Ma sebbene questo ci abbia meravigliati e stupiti rimane solo la punta dell’iceberg che ci aspetta».